Dopo il successo alla 78. mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Deandré#Deandré, Storia di un impiegato con Cristiano De André. Produzione artistica e arrangiamenti:
Cristiano De André / Stefano Melone, Un film di Roberta Lena. Il racconto inedito sul rapporto speciale tra un padre e un figlio, il loro comune sentire, il commovente passaggio di testimone. Nei cinema italiani solo il 25, 26, 27 ottobre
CON LA PARTECIPAZIONE
DI DORI GHEZZI E FILIPPO DE ANDRÉ
Trailer: https://youtu.be/3uW-u5kYOi0Kit fotografico, pressbook e clip del film https://we.tl/t-TwoazSBcke
In Sardegna aderiscono i seguenti cinema:
SARDEGNA |
Alghero | Miramare |
SARDEGNA |
Cagliari | Uci |
SARDEGNA |
Iglesias | Madison Cineworld |
SARDEGNA |
Nuoro | Multiplex Prato |
SARDEGNA |
Sassari | Moderno |
SARDEGNA |
Sestu | The Space Cinecity |
“Mio padre è una tachipirina per l’anima!“
Cristiano De André
Presentato in anteprima come evento speciale nella sezione Fuori Concorso della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, “DEANDRÉ#DEANDRÉ Storia di un impiegato”, il film documentario diretto da Roberta Lena, prodotto da Intersuoni, Nuvole Production e Nexo Digital, arriva nei cinema italiani solo il 25, 26, 27 ottobre (elenco sale su www.nexodigital.it).
Il film si basa sul concerto/spettacolo del concept-album di Fabrizio De André (scritto con Giuseppe Bentivoglio e Nicola Piovani e pubblicato nel 1973) che il figlio Cristiano – apprezzato sullo stesso palco sia dal pubblico che dal padre Fabrizio – ha sapientemente riarrangiato e portato in tour con grande successo per due anni.
Alla base di “DEANDRÉ#DEANDRÉ Storia di un impiegato” ci sono musica, documenti inediti e la partecipazione esclusiva di Cristiano De André, Dori Ghezzi e Filippo De André. La regista Roberta Lena (già autrice dello spettacolo/concerto) indaga, attraverso la memoria di Cristiano, il suo rapporto col padre, fornendoci uno sguardo diverso sul grande cantautore e una visione contemporanea di un’opera che rappresenta un’eredità artistica e politica per ognuno di noi.
Dal fulcro dell’opera, vengono svelati le memorie mai confessate, i sentimenti che hanno ispirato la creazione, la comunità di artisti e amici che sono diventati famiglia: i grandi artisti di quel tempo che riempivano la casa di Portobello in Sardegna, dove l’album è stato in parte concepito e che circondavano il bambino Cristiano.
Nel film tutte le vicende di Faber, filtrate dalla memoria del figlio, appaiono improvvisamente arricchite, approfondite dal più forte dei legami, fino a diventare un racconto completamente inedito, per contenuti e carica emotiva. Una sorta di biografia, attraverso il rapporto speciale tra padre e figlio, del loro comune sentire, del loro comune pensiero sociale, delle sofferenze condivise, fino ad arrivare a un riconoscimento totale e alla simbiosi, al passaggio di testimone, all’eredità.
“Voi non avete fermato il vento gli avete fatto perdere tempo” diceva Fabrizio De André rivolto al potere parlando di cosa era rimasto del ’68. E aggiungeva che la creazione dell’album “Storia di un impiegato” – scritto nel 1973 con Giuseppe Bentivoglio e Nicola Piovani – gli aveva fatto compiere la sua più grande rivoluzione: “Già è stato difficile da borghese diventare anarchico, ma il vero lavoro è stato da individualista diventare collettivista”.
Per questo, il film esplora il conflitto atavico che è stata la rivoluzione di Fabrizio e che è diventata quella di Cristiano, con uno sguardo ai nuovi movimenti sociali del mondo in quegli anni e a quelli del mondo contemporaneo.
DEANDRÉ#DEANDRÉ Storia di un impiegato” sarà distribuito al cinema da Nexo Digital solo Il 25, 26, 27 ottobre in collaborazione con i Media Partner Radio Capital, MYMovies.it e Rockol.it