Teatro del Segno
Teatro Senza Quartiere
PER UN QUARTIERE SENZA TEATRO
(2017 – 2026)
Teatro Senza Quartiere – Stagione 2021-2022
OfficinAcustica
100 per cento Nino Rota
L’amico magico di Fellini
di e con Anna Lisa Mameli (voce) e Corrado Aragoni (pianoforte)
e con Tonino Macis (corde) – Remigio Pili (fisarmonica) – Simone Floris (fiati)
Anna Maria Viani (violino) – Karen Hernandez (violoncello) – Massimo Maso Spano (contrabbasso)
Alessandro Garau (batteria e percussioni)
TsE di Is Mirrionis – via Quintino Sella – Cagliari
domenica 24 ottobre – ore 19.30
Ritratto d’artista tra parole e note con “100 per cento Nino Rota – L’amico magico di Fellini”, intrigante spettacolo-concerto firmato OfficinAcustica in cartellone domenica 24 ottobre alle 19.30 al TsE di Is Mirrionis in via Quintino Sella a Cagliari per la Stagione 2021-2022 di “Teatro Senza Quartiere” organizzata dal Teatro del Segno: sotto i riflettori Anna Lisa Mameli (voce) e Corrado Aragoni (pianoforte) con Tonino Macis (corde), Remigio Pili (fisarmonica) e Simone Floris (fiati), Anna Maria Viani (violino), Karen Hernandez (violoncello), Massimo Maso Spano (contrabbasso) e Alessandro Garau (batteria e percussioni).
“100 per cento Nino Rota” racconta la vita del celebre compositore, autore di colonne sonore per il cinema ma anche di opere liriche, pagine sinfoniche e cameristiche, canzoni e ballate, composizioni di musica sacra: realizzato in occasione dei cent’anni dalla nascita dell’artista (vincitore del David di Donatello per “Casanova” e del Premio Oscar per “Il padrino II”) lo spettacolo-concerto propone un’antologia di melodie indimenticabili, dai films di Federico Fellini – come “Amarcord” e “8 ½” a “La dolce vita”, “La strada” e “Le notti di Cabiria” – a “Romeo e Giulietta” e “Il Gattopardo”, “Il Padrino” e perfino il “Gian Burrasca” di Lina Wertmüller.
per informazioni: [email protected] – cell. 391.4867955 (anche whatsapp)
S’intitola “100 per cento Nino Rota – L’amico magico di Fellini” lo spettacolo-concerto firmato OfficinAcustica in cartellone domenica 24 ottobre alle 19.30 al TsE nel cuore di Is Mirrionis in via Quintino Sella a Cagliari per la Stagione 2021-2022 di “Teatro Senza Quartiere” organizzata dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda: sul palco la cantante e attrice Anna Lisa Mameli (voce) anche autrice dei testi originali e Corrado Aragoni (pianoforte) – sua anche la direzione musicale – con l’ensemble formato da Tonino Macis (corde), Remigio Pili (fisarmonica) e Simone Floris (fiati), Anna Maria Viani (violino), Karen Hernandez (violoncello), Massimo Maso Spano (contrabbasso) e Alessandro Garau (batteria e percussioni) per un viaggio sul filo delle note e delle emozioni.
Tra parole, suoni e visioni per un omaggio al celebre compositore – in occasione della Giornata Nazionale dello Spettacolo promossa dal MiC / Ministero della Cultura: un affascinante ritratto d’artista, tra ricordi e aneddoti di una vita dedicata alla musica e un’antologia di melodie indimenticabili, mentre sullo sfondo scorrono le immagini di capolavori della storia del cinema, in un ideale itinerario tra le atmosfere oniriche e poetiche dei films di Federico Fellini – che chiamava Nino Rota “l’amico magico – da “Amarcord” e “8 ½” a “La dolce vita”, “La strada” e “Le notti di Cabiria” e l’eleganza ottocentesca de “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, la favola tragica di “Romeo e Giulietta” nella versione di Franco Zeffirelli, le sequenze de “Il Padrino” di Francis Ford Coppola e de “Il giornalino di Gian Burrasca” diretto da Lina Wertmüller.
“100 per cento Nino Rota” – un progetto pensato per il centesimo anniversario della nascita dell’artista milanese (1911-1979), autore di centocinquanta colonne sonore per il cinema oltre che di opere liriche – come “Il cappello di paglia di Firenze” e “La notte di un nevrastenico”, “Aladino e la lampada magica” e ancora “Lo scoiattolo in gamba” e “Napoli milionaria” su libretto di Edurdo De Filippo, partiture sinfoniche e corali e pagine cameristiche, di canzoni e ballate, musiche di scena e musica sacra – da “Mysterium” alla sacra rappresentazione su “La Vita di Maria” – ripercorre i momenti più significativi, gli incontri e i successi di una lunga e intensa carriera, dopo gli esordi da enfant prodige con “L’infanzia di Giovanni Battista” e “Il principe Porcaro” – di quello che un giornalista del New York Times ha definito «il Mozart del XX secolo».
Dopo “Treno Popolare” di Raffaello Matarazzo (1933), per cui compose anche la canzone diventata leitmotiv del film, Nino Rota – allievo di maestri come Alfredo Casella e Ildebrando Pizzetti – continua a comporre musica per il cinema, collaborando con registi di fama internazionale – oltre a Federico Fellini e Luchino Visconti, Franco Zeffirelli e Francis Ford Coppola, King Vidor, Mario Monicelli, René Clément, Sergej Bondarčuk, Elio Petri, Mauro Bolognini, Mario Monicelli, Luigi Zampa, Mario Soldati, Lina Wertmüller e pure Eduardo De Filippo ottenendo importanti riconoscimenti – dal Premio Oscar al Golden Globe, un Premio BAFTA e un Grammy Award, il David di Donatello e ben cinque Nastri d’argento.
Artista poliedrico Nino Rota ha saputo trovare di volta in volta la chiave più adatta per restituire le suggestioni di opere diversissime, dalla commedia al dramma, dai films in costume alle trame avventurose, le cronache del presente e le storie d’amore o di guerra, esaltandone di volta in volta lo stile e il carattere, oltre al ritmo narrativo, con una cifra personale e inconfondibile pur nella molteplicità di temi e generi, con una inesauribile vena creativa.
Tra le collaborazioni, da segnalare anche la creazione delle musiche per il ballet-comédie “Le Molière imaginaire” del coreografo Maurice Béjart.
«Musicista di straordinario talento, amatissimo dal pubblico italiano e internazionale, meno dalla “critica” musicale nazionale (che lo definiva “inattuale”), Nino Rota ha lasciato un patrimonio di composizioni impressionante» – sottolinea Anna Lisa Mameli nella presentazione -. «Ma il suo grande successo fra il pubblico deriva dalla sterminata produzione di musica per il cinema; le sue oltre centocinquanta colonne sonore hanno segnato gran parte della sua vita artistica e lasciato un segno indelebile nella storia musicale del ‘900».
«Lo spettacolo “100 per cento Nino Rota”, allestito nel 2011 per celebrare il centenario della sua nascita, vuole rendere omaggio alla figura del musicista e dell’uomo, attraverso le suggestioni dei temi che hanno contraddistinto le colonne sonore di pellicole ormai passate alla storia. Ecco quindi che le note magiche di Rota e le immagini diventano un tutt’uno inscindibile.
Note che hanno contribuito a creare quelle atmosfere surreali e quell’aura d’incanto, di sogno, di candida semplicità popolare, e che sembrano scritte oggi come in un tempo indefinito e indefinibile; e i temi più belli prendono vita e diventano canzoni, con i tratti ora clowneschi, sognanti e irridenti dei felliniani “Amarcord”, “8 ½”, “La dolce vita”, ora struggenti motivi de “La strada” e “Le notti di Cabiria”. E dentro questo grande cilindro troviamo anche i temi d’amore di “Romeo e Giulietta” e “Il Padrino” (che gli valse il premio Oscar nel 1975); passando per i valzer ottocenteschi del viscontiano “Gattopardo” e i giocosi ed esilaranti motivetti del “Gian Burrasca” televisivo della Wertmüller».
“100 per cento Nino Rota” – conclude l’attrice e cantante, co-fondatrice di OfficinAcustica – «è anche un immaginario viaggio nel tempo e nei ricordi, per tentare di raccontare (molto sommariamente e frammentariamente) una certa Italia, a volte eroica, spesso cialtrona, forse mai compiutamente unita (dopo centocinquant’anni), e così ben descritta e fotografata nei capolavori dei nostri più grandi registi».
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
La prima tranche della Stagione di “Teatro Senza Quartiere” 2021-2022 al TsE di Is Mirrionis a Cagliari proseguirà fino a novembre, per poi riprendere nei primi mesi del 2022 (sempre nel rispetto delle regole su Green Pass, distanziamento, mascherine e contingentamento dei posti).
Dopo l’ouverture con “Spogliarello” e il viaggio tra parole e note di “100 per cento Nino Rota”, riflettori puntati su Giovanni Carroni, protagonista – sabato 30 ottobre alle 21 – di “Bachisio Spanu. Epopea di un contadino sardo alla grande guerra” del Bocheteatro con drammaturgia e regia di Marco Parodi, liberamente tratto da “Un anno sull’Altipiano” di Emilio Lussu con inserti da “Roccu u stortu” di Francesco Suriano (tradotti in Campidanese da Rossana Copez), per una lucida ricostruzione del conflitto in tutta la sua brutalità e ferocia. Il pathos della tragedia rivive nella testimonianza del fante Bachisio Spanu, tra i dettagli della vita in trincea, l’eroismo dei soldati e l’inadeguatezza degli alti comandi: «tutti gli ufficiali della Brigata Sassari attendono con lucida consapevolezza che arrivi “il tempo dell’assurdo”» – scrive Parodi – «degli assalti furibondi e disperati… esacerbati dalla continua e immediata visione di una morte certa e infeconda».
Una storia in noir – sabato 13 novembre alle 21 – con “Volevo vedere il cielo” di Massimo Carlotto con Miana Merisi e la partecipazione di Michela Cidu per la regia di Maria Assunta Calvisi (produzione L’Effimero Meraviglioso): una donna (si) racconta, mette a nudo sogni infranti e amarezze di una vita trascorsa con il miraggio del facile successo dei format televisivi. «Un’infelicità annegata nel vermouth», unico sollievo allo squallore delle periferie e alla quotidiana lotta per la sopravvivenza, tra spese al discount, un lavoro da colf, un marito spesso lontano e una figlia ribelle. Le aspirazioni della “ragazzina” non coincidono infatti con quelle della madre «che la vorrebbe velina o concorrente del Grande Fratello», da questa ennesima delusione, nascono incomprensioni e litigi, fino al drammatico finale.
Il sipario si chiude su “Il Sistema Periodico” dal libro di Primo Levi, con adattamento e regia di Stefano Ledda, anche protagonista sulla scena sulle note del sax di Juri Deidda per un doppio appuntamento – sabato 20 novembre alle 21 e domenica 21 novembre alle 19.30 – con lo spettacolo del Teatro del Segno che affronta, attraverso la similitudine con gli “elementi”, in un gioco di specchi tra le leggi della fisica e i comportamenti umani, il tema della Shoah. Un’antologia di racconti del chimico e scrittore, tra ricordi della giovinezza e memorie del lager, da cui emerge una costante sfida con «la materia, madre o nemica»- come scrive Stefano Ledda nella presentazione: l’autore si confronta con «il mestiere di vivere; ricco di sconfitte, di vittorie e di miserie, di avventure e di incontri», con la sua prosa luminosa e essenziale, in una serie di affascinanti apologhi «capaci di impegnare in pari misura la ragione e la fantasia».
La Stagione di “Teatro Senza Quartiere” 2021-2022 si inserisce nel progetto pluriennale “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” 2017-2026 a cura del Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda – in collaborazione con la Parrocchia di Sant’Eusebio di Cagliari e con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Verde Pubblico del Comune di Cagliari, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Fondamentale l’apporto di partner e sponsor privati, a partire dal main sponsor TECNOCASA di Roberto Cabras che sostiene l’intero progetto quinquennale, come dell’azienda Fratelli Argiolas carpenteria metallica, grazie alla quale sono stati realizzati alcuni degli adeguamenti tecnici del palcoscenico e del teatro e il partner tecnico DUBS Organizzazione Tecnica per lo Spettacolo di Bruno Usai.
Il progetto “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” 2017-2026 vede in prima fila, accanto al Teatro del Segno, l’Accademia Internazionale della Luce, il Teatro Tages, il Comitato Casa del Quartiere, Teatro impossibile, La compagnia Salvatore della Villa, l’Associazione Culturale Musicale Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt”, la Compagnia dei Ragazzini di Cagliari diretta da Monica Zuncheddu, l’Associazione Culturale CORDATA F.O.R. e il CeDAC (Centro Diffusione Attività Culturali) che organizza il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
La compagnia:
Fondato il 12 Gennaio 2009, il Teatro del Segno / Laboratorio di Produzione Teatrale nasce dall’esigenza dei suoi fondatori e del direttore artistico Stefano Ledda, di dirigere in maniera più spiccata la propria produzione artistica e la propria attività didattica verso il teatro sociale e verso interventi mirati alla diffusione della cultura teatrale.
Il Teatro del Segno è una compagnia professionale di produzione, un gruppo aperto ai diversi aspetti dell’espressività che ricerca attraverso la sperimentazione di percorsi creativi diversi, il segno scenico indispensabile alla comunicazione dell’emozione e del senso.
Il Teatro del Segno cura progetti come “Rovinarsi è un Gioco” e “Senza Fiato” e organizza, oltre alla Stagione di “Teatro Senza Quartiere” e alla rassegna “Teatro e Marmellata” al TsE, il Festival “Percorsi Teatrali” a Santu Lussurgiu e il Festival “Palcoscenici d’Estate” ad Allai, nell’ambito di Intersezioni / rete di festival senza rete a cura di Fed.It.Art. Sardegna.
INFO & PREZZI
biglietti: intero € 13,00 – ridotto* € 10,00
(*) riduzioni per residenti quartiere Is Mirrionis / under 25 / over 65 / abbonati CeDAC
Card x 3 spettacoli a scelta € 30,00
per informazioni: [email protected] – M. 391.4867955 (anche whatsapp)