Innovazione, sviluppo locale, creatività:
tutto pronto per l’ottava edizione di Smart Cityness,
il festival che promuove le innovazioni sociali, i processi creativi e i progetti virtuosi dalla Sardegna
La prossimità tra Rurale e Urbano sarà la chiave dell’edizione 2021 ma le intenzioni, sono le stesse che ormai da otto anni animano il festival: presentare le migliori innovazioni che emergono dai territori dell’Isola, creare informazione, conoscenza e facilitare la collaborazione.
Anche quest’anno ritorna quindi Smart Cityness dal 20 al 23 ottobre, con un’ottava edizione il quale tema – Rurale Urbano – avrà prima il fine di avviare una riflessione sul rapporto tra città e campagna, sul futuro delle aree rurali in Sardegna e sulla qualità della vita; poi, sarà utile a favorire un cambio di sguardo, un’ulteriore prospettiva sul rapporto tra territori e sul valore dei progetti dal basso.
Festival dell’innovazione nei territori e della collaborazione locale, il progetto – idea dell’organizzazione cagliaritana Urban Center – nasce infatti (e continua a esistere) per promuovere le innovazioni sociali, i processi creativi e i progetti virtuosi dei territori della Sardegna, con l’obiettivo di alimentare il confronto, sperimentare nuove pratiche e generare dibattito sui temi dello sviluppo locale, della cittadinanza attiva e della creatività. Il tutto, attraverso il coinvolgimento di attori chiave del territorio regionale e la partecipazione di ospiti nazionali ed internazionali.
Novità di quest’anno è che Smart Cityness sarà itinerante: i luoghi dove la creatività ha portato innovazione saranno palcoscenico dell’intero festival e avranno il compito anch’essi di raccontare, insieme a ospiti provenienti da ogni angolo dell’Isola (e oltre), il processo virtuoso che li ha resi punto di riferimento sardo di cittadinanza attiva e rinnovamento di comunità e territori.
Cagliari, Quartu, Villanovaforru e Laconi saranno quindi le tappe di un’edizione in movimento, suddivisa in quattro giornate di attività (tutte gratuite) che coinvolgono una serie di eccellenze regionali, i loro rappresentanti e gruppi tematici, costituiti a seconda della tappa e composti da esperti, artisti, intellettuali e comunicatori.
Transizione ecologica, economia circolare, comunità energetiche e nomadi digitali: ogni tappa avrà uno o più focus attorno al quale ruoteranno esperienze, dibattiti e tavole rotonde di confronto; in conclusione, spazio nell’ultima giornata all’arte, da sempre uno dei linguaggi utilizzati dal festival per veicolare visioni, suscitare riflessioni e promuovere il talento artistico giovanile. Nel dettaglio, appuntamenti e ospiti:
Giornata 1 – Cagliari, 20 ottobre – Università di Cagliari – Aula Magna di Economia – dalle ore 16
Si inizia nel capoluogo con un convegno, Innovazione sociale – formazione e sviluppo locale, che apre l’ottava edizione del festival Smart Cityness e chiude la prima edizione di Social Innovation Academy, chiamando a raccolta alcune delle figure e degli attori chiave del territorio e del panorama nazionale sui temi dell’innovazione sociale.In quest’occasione verrà presentata una pubblicazione con il racconto ed i risultati dell’academy, con inoltre una mappatura delle realtà di innovazione sociale in Sardegna e una serie di contributi da parte di operatori del settore e della pubblica amministrazione.
Tra i relatori presenti Enrica Cornaglia (Venture and Fellowship Program Manager di Ashoka, realtà internazionale che raggruppa gli innovatori sociali di tutto il mondo), Stefano Mameli (direttore generale della Città Metropolitana di Cagliari), Francesco Morace (docente di Social innovation al Politecnico di Milano) e Antonello Chessa (responsabile di Europe direct Regione Sardegna).
Giornata 2 – Quartu, 21 ottobre – In Our Garden – dalle ore 10
La seconda giornata del festival è dedicata ai temi dell’agroalimentare, del turismo esperienziale e dell’economia circolare e si svolge a Quartu, nell’impresa agricola multifunzionale In Our Garden.
Protagonisti di questa giornata saranno anche i “cittadini temporanei”, ovvero persone individuate sulla base del proprio profilo – legato ai temi della tappa – che vivrà insieme una giornata di attività in natura e di confronto, trasmesso anche in diretta sui canali social del festival. Le attività previste, che saranno parte integrante del momento di dialogo, sono la raccolta delle olive, la raccolta delle mandorle e la creazione del latte di mandorla.
Tra le esperienze anche un Laboratorio per bambini sulla scoperta degli animali stagionali, a cura dell’Associazione Punti di Vista, mentre tra gli ospiti (oltre la padrona di casa Ramona Bavassano) Mario Sannia di Kentu Travel Sardinia, Paola Demurtas di There Sardinia ma anche Jessica Cani e Claredda, influencers made in Sardinia.
Giornata 3 (mattina) – Villanovaforru, 22 ottobre – Museo Civico Archeologico Genna Maria – dalle 10 alle 13:30
Focus su transizione ecologica, comunità energetiche ed economia verde, per la terza giornata il festival si sposta nella comunità energetica di Villanovaforru. La transizione verso modi di produzione e consumo più sostenibili è diventata una delle grandi sfide dei nostri tempi.
Le comunità energetiche sono coalizione di utenti che, tramite la volontaria adesione ad un contratto, collaborano con l’obiettivo di produrre, consumare e gestire l’energia, attraverso uno o più impianti energetici locali. In Sardegna sono due le amministrazioni locali che si sono attivate in tal senso, Villanovaforru e Ussaramanna.
Tra gli ospiti di questo terzo appuntamento ci saranno infatti Maurizio Onnis, sindaco di Villanovaforru, Gianluigi Zedda, presidente della Comunità energetica di Ussaramanna, ma anche Energit e Legambiente. Una tavola rotonda dove ospiti e cittadini temporanei potranno confrontarsi sulle prospettive delle comunità energetiche.
Giornata 3 (pomeriggio) – Laconi, 22 ottobre – Treballu – dalle ore 17
Nel pomeriggio a Laconi affronteremo invece i temi legati a lavoro, smart working, coworking, nomadi digitali e south working. Nel primo spazio di coworking e coliving rurale, Treballu, porteremo avanti un confronto tra operatori e nomadi digitali, sempre tenendo a mente il tema perno del festival, ovvero le prossimità tra Rurale e Urbano, e considerando in questa occasione anche il recente fenomeno che fa dei borghi, contesti nei quali ricercare una maggiore qualità della vita.
Tra le voci che contribuiranno al dibattito Sabine Tiefenthaler, PhD, ricercatrice tedesca a Cagliari, Chiara Saba di Spacebility, Andrea Pinna e Francesca Setzu di Re.coh – Recupero e Cohousing , la psicologa Roberta Vacca e Maurizio Orgiana di Cadossene Lab.
Giornata 4 – Cagliari, 23 ottobre – Galleria del sale – dalle ore 16
A conclusione il festival ritorna a Cagliari, per un pomeriggio dedicato all’arte e all’esplorazione di un luogo tra il rurale e l’urbano, la Galleria del sale. Insieme al curatore Daniele Gregorini è in programma una visita guidata (italiano e spagnolo) alla prima galleria d’arte contemporanea a cielo aperto della città di Cagliari.
La visita (durante la quale saranno presenti anche dei buyers internazionali) coincide col termine della realizzazione dei nuovi murales che due artisti del network hOMe – Sardomuto e Ema Jones – faranno per l’evento.
Dichiarazione di Stefano Gregorini, presidente di Urban Center:
“Smart Cityness diventa finalmente itinerante per coinvolgere e far conoscere da vicino realtà che stanno cambiando in meglio i territori della Sardegna, su tematiche cruciali per gli scenari contemporanei; è una scommessa alla quale lavoriamo da anni, ma che la pandemia aveva momentaneamente bloccato.
Questa ottava edizione è un giro di boa per il festival, che negli ultime edizioni si è sempre svolto a Cagliari: la Sardegna ha un enorme patrimonio di buone pratiche da valorizzare, far conoscere e connettere con altri protagonisti del cambiamento; questa è la sfida del festival che negli anni ha coinvolto migliaia di cittadini e centinaia di operatori locali e che quest’anno esce da un unico spazio eventi per articolarsi nei territori della nostra isola.
Tutte le attività in programma, incluso il convegno di apertura su formazione e innovazione sociale, hanno l’obiettivo di contribuire allo sviluppo dell’Isola attraverso un’idea di società e di economia che parte dai bisogni delle persone, dei territori e delle comunità. Nei prossimi anni come Urban Center continueremo a lavorare su questi temi, al fianco di pubbliche amministrazioni e privati, attraverso le leve della creatività e dell’innovazione.
Il festival rappresenta la vetrina annuale di progetti virtuosi e la cornice per attivare nuovi processi di collaborazione, senza la quale non ci può essere sviluppo.”