“La povertà energetica è un problema per tutti gli europei, in tutti gli Stati membri. Alla vigilia dell’inverno, stiamo assistendo a un aumento dei prezzi dell’energia, e i cittadini e le imprese sono comprensibilmente preoccupati – ha sottolineato Sassoli -. Come per il COVID-19, dobbiamo unire gli sforzi e fornire una risposta europea coordinata. La nostra esposizione alla volatilità dei prezzi globali del gas sottolinea l’importanza del nostro piano per costruire un forte settore domestico delle energie rinnovabili. Il Parlamento europeo è determinato a lavorare per arrivare al massimo entro il 2050 a una società a impatto climatico zero, ed è pienamente impegnato a trasformare l’Unione in una società più sana, sostenibile, equa, giusta e prospera”.
“La transizione ecologica coinvolgerà tutte le politiche dell’UE e inciderà in vari modi su tutte le regioni dell’UE. Pertanto, solo un approccio olistico e inclusivo all’attuazione del Green Deal consentirà di realizzare le nostre ambizioni. E’ per questo motivo che il Parlamento europeo è favorevole a una cooperazione rafforzata con le città e le regioni europee nel suo lavoro – ha aggiunto il presidente -. E’ fondamentale che le istituzioni dell’UE, i deputati al Parlamento europeo, i governi nazionali e i politici locali uniscano le loro forze per garantire che la transizione energetica e climatica non lasci indietro nessuno e migliori la qualità della vita di tutti i cittadini europei, creando nuove opportunità e rafforzando la coesione sociale”.
“L’UE deve continuare ad agire da leader nell’azione per il clima ed è chiamata a svolgere, con la sua diplomazia, un ruolo di primo piano nel convincere altri attori globali, come la Cina e l’India, ad accrescere le proprie ambizioni alla COP26 di Glasgow e a trasformare gli impegni in misure politiche concrete – ha concluso Sassoli -. Il fattore tempo è essenziale e un’azione globale è fondamentale per il successo della lotta contro i cambiamenti climatici”.
(ITALPRESS).