Cagliari, 19 ott. – “Ancora errori, da parte del Governo, sul fronte delle misure di contrasto all’epidemia di Covid. È assurdo che, a distanza di oltre un anno e mezzo dall’inizio della pandemia, si acquistino partite di mascherine non a norma. Un rischio per la salute dei cittadini, ma anche un vergognoso spreco di denaro pubblico, in una fase in cui le risorse dovrebbero essere utilizzate sicuramente con maggiore attenzione”.
Lo afferma Andrea Vallascas, deputato de l’Alternativa c’è, che ha presentato un’interrogazione al ministro della Salute in merito all’acquisto, autorizzato a fine agosto dal generale Figliuolo, Commissario per l’emergenza Covid, di uno stock di circa 30 milioni di mascherine FFP2, nel quale sono presenti alcuni lotti che non rispetterebbero i requisiti di sicurezza.
“Almeno due lotti di mascherine – spiega Vallascas – non risulterebbero a norma, o quanto meno, non garantirebbero requisiti di sicurezza, stando anche ad alcuni test cui sono stati sottoposti. Pure essendo vendute come FFP2, hanno un livello di protezione più blando e insufficiente rispetto alle specifiche del bando della struttura commissariale”.
“Ma c’è di più – aggiunge – alcune non avrebbero neanche il marchio CE, contraddicendo quanto scritto nella determina, perché sarebbero state validate dall’Inail con una procedura straordinaria e in deroga, introdotta nel 2020. Una procedura condotta, non effettuando test sul prodotto, ma solo attraverso una verifica della documentazione che li accompagna”.
“È inaccettabile – conclude Vallascas – che a distanza di oltre un anno e mezzo dall’inizio dell’emergenza pandemica, non si siano elaborati adeguati protocolli per l’acquisto, anche in emergenza, di dispositivi di protezione individuali in grado di garantire salute e sicurezza dei cittadini e una più oculata gestione delle risorse pubbliche”.