A Vittoria (Ragusa) il candidato del Centrosinistra, Francesco Aiello, ha il 56% dei voti la sua elezione già è certa a sindaco.
L’ex dirigente del Pci, dal ’78 ad oggi sette volte sindaco, si è ricandidato e ancora una volta è uscito vincente. Un motto ripetuto come un mantra durante l’ultima campagna elettorale alla fine ha avuto l’esito agognato “Nuovo fa rima con vuoto. E io ho il tempo per fare tre rivoluzioni”
Francesco ” Ciccio” Aiello, il leone di Vittoria, è tornato a competere e a vincere per un Palazzo nel quale debuttò da primo cittadino nel 1978, alla vigilia del rapimento di Aldo Moro. Da allora l’ex dirigente del Pci ha indossato per sei volte ed ora per la settima volta la fascia tricolore e per altre due si è candidato senza fortuna. Nove volte in corsa, record assoluto. La sua elezione è un caso unico in Italia di riconquista dello stesso scranno a 42 anni di distanza dall’esordio.
Aiello è stato comunista, pidiessino, diessino, quasi PD. Nel 2007 partecipò alla fase costitutiva del partito democratico e poi la lasciò: oggi si definisce progressista e basta. E’ solo, senza simboli, da 12 anni. Ma la gente a Vittoria lo conosce come un buon amministratore, punto e basta.
Non ha vinto le ultime due sfide elettorali di Vittoria nel 2011 e nel 2016, ” ma l’impresa è stata rimanere in piedi”. E come dargli torto? L’ultimo sindaco, il meloniano Giovanni Moscato nel 2019 è stato condannato per corruzione elettorale dopo lo scioglimento del Comune per condizionamento mafioso; il predecessore Giuseppe Nicosia è tuttora sotto processo. Anche Aiello assieme a Moscato e Nicosia nel giugno del 2016 ricevette un avviso di garanzia per voto di scambio: ma è stato prosciolto delle accuse.
Oggi più che mai il neosindaco Aiello avrà l’opportunità di far risollevare la sua Vittoria con l’augurio di riportarla ai vecchi splendori di un tempo…
Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi