Dichiarazione del consigliere regionale del gruppo UDC Cambiamo! Antonello Peru
Il governo non può decidere da solo sul futuro del sistema energetico sardo e deve consentire che la Regione possa essere parte attiva nel decreto Sardegna. Le scelte contenute nel provvedimento del Governo sembrano infatti orientate verso un totale disequilibrio tra Sud e Nord dell’isola.Scegliere che il sud della Sardegna possa contare su un target di stoccaggio di gas triplo rispetto al capo di sopra significa che da una parte si possa andare ad una velocità medio-alta, nell’altra invece con limiti di velocità pesanti.
È vero che la presenza di tutta la filiera energivora e dell’alluminio nell’area di Portovesme giustifica un target superiore ma se le proporzioni presenti nel decreto fossero queste ci sarebbe una sperequazione inaccettabile.
È una fase delicatissima quella che stiamo vivendo, una fase in cui ci sono a disposizione importanti risorse economiche e si gettano dunque le basi per consolidare gli insediamenti produttivi esistenti ma anche per favorire quelli futuri.
Su questi temi è stato ampiamento detto che il Governo non può decidere da solo, senza coinvolgere la Regione. Se dovesse farlo saremmo noi questa volta a poter impugnare il decreto davanti alla corte costituzionale.
E allora chiedo che la giunta regionale alzi subito la voce e chieda immediatamente di essere parte attiva nella stesura del decreto e che le proporzioni tra le capacità di stoccaggio e lavorazione del gas siano più equilibrate rispetto a quanto emerso fino ad oggi. È necessario un intervento urgente perché se davvero si tratta di un provvedimento già pronto e confezionato deve essere rivisto immediatamente.