“Con le nostre mani” di Emanuel Cossu ha vinto il premio ‘Miglior Regia Anteprima Mondiale’ al Social Film Festival ArTelesia di Benevento.
Giunto alla tredicesima edizione, il Festival ha portato ancora una volta sul grande schermo la cultura della differenza. Le pellicole vincitrici hanno affrontato con grande sensibilità tematiche diverse: donne vittime di violenza, bambini coraggiosi che sfidano i propri disagi, uomini sprofondati nel baratro della povertà, la malattia e la narrazione di chi la affronta quotidianamente, la vita in un futuro distopico e dissociato, la pandemia dell’arte, i social media e gli effetti sulle generazioni, le barriere sociali.
Emanuel Cossu nel documentario “Con le nostre mani” racconta la vita quotidiana dei suoi genitori.
Una storia di barriere e limiti superati, un’immersione quotidiana nella vita di due anziani, affetti entrambi da discapacità fisiche, con la voglia di realizzare il loro desiderio di rimettersi in viaggio per abbracciare i propri cari.
Anna e Giovanni sono una coppia di invalidi ormai anziani che hanno scelto con determinazione, energia ed allegria di non rinunciare ad una vita di affetti e di normalità. Sposati da trentaquattro anni, hanno una casa tutta loro e un figlio, il regista, che si è laureato anche grazie ai loro sacrifici. Traguardi di vita che sembrano normali ma che sono straordinari per come sono stati raggiunti. La loro è una vita vissuta con passione infinita, costruita attraverso sacrifici, battaglie e successi personali perché Anna e Giovanni sono affetti da poliomielite sin dai primi mesi di vita.
Costretti ad utilizzare stampelle e sedie a rotelle per potersi muovere e ad adattare la casa alle loro esigenze hanno lottato contro tutto e tutti per far valere i propri diritti e superare tutte le barriere architettoniche, culturali e sociali. Con l’avanzare degli anni l’invalidità peggiora e la coppia, adesso, si trova costretta a ricorrere ad un aiuto domestico e a non potersi più muovere autonomamente come era abituata. Il loro desiderio è poter ritornare a Bosa, il paese natale di Giovanni, ove in passato hanno trascorso tanti momenti felici e dove vivono ancora dei parenti che non vedono più da tanto tempo.
Sul suo lavoro Emanuel Cossu ha scritto. ” Con le nostre mani” è un documentario su mia madre e mio padre, Anna e Giovanni. Ne hanno dovute sopportare tante, negli anni, e non hanno mai mollato. Purtroppo i tempi del cinema spesso son diversi da quelli della vita, e babbo ci ha lasciato pochi mesi fa, senza sapere ancora della prima proiezione pubblica del loro documentario. Prima di andarsene l’ha visto ed era molto orgoglioso e soddisfatto. E io son già contento così”.
“Con le nostre mani” è una produzione Karel Film and Video Production di Cagliari distribuita da Emera Film con il sostegno di MIBACT, Regione Autonoma della Sardegna, Sardegna Film Commission.
Il film è scritto e diretto da Emanuel Cossu. Con Giovanni Cossu, Anna Maria Loi e Annamaria Ortensia. Fotografia: Luca Melis Karel. Musiche: Marco Rocca. Aiuto regia: Enrico Mura. Montaggio: Emanuel Cossu e Davide Melis. Make up artist: Serena Trevisi Marceddu, Francesca Bruno.
Assistente operatore: Marco Petrucci. Fonici di presa diretta: Elvio Melas, Andrea Melas. Location manager: PierPaolo Castello. Fotografa di scena: Valeria Masu. Produttore esecutivo: Luca Melis Karel per Karel film production & communication. Prodotto da Emanuel Cossu e Luca Melis.
Emanuel Cossu è nato a Cagliari nel 1984. Lavora come regista, sceneggiatore, autore e aiuto regista, collaborando alla realizzazione di numerosi lungometraggi, cortometraggi, documentari, web-serie e videoclip. Appassionato di linguaggio cinematografico, dopo la Laurea triennale in Lettere Moderne all’Università di Cagliari, si diploma nel 2011 in Regia Cinematografica nella scuola di cinema Bande a Part di Barcellona. Nel 2012 vince una borsa di studio della Regione Autonoma della Sardegna e si trasferisce a Bologna per conseguire il Master di Specializzazione in Teoria e Tecnica di Sceneggiatura e Regia del Giffoni Film Festival.
Nel 2014 diviene Dottore in Semiotica all’Università di Bologna, laureandosi in Semiotica del Cinema e dei Nuovi Media. Appassionato di sport, è tra i fondatori della rivista di approfondimento sportivo online Crampi Sportivi.
Attualmente sta lavorando con Gianluca Caboni e Marco Camba alla produzione del documentario “Le voci del Sant’Elia” sullo storico stadio del Cagliari Calcio, raccontato attraverso le voci dei protagonisti e dei suoi tifosi.
Bruno Mossa
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