CAGLIARI – “Non posso dire parolacce. Sono incavolato nero. Un delitto pareggiare una partita così, i tifosi hanno usato parole che condivido e noi dobbiamo fare di più, punto”. Diretto. Secco. Persino aspro. E’ il commento di Walter Mazzarri nel ventre della Unipol Domus per un pareggio che interrompe i sogni di risalita del Cagliari. La conferenza stampa potrebbe finire dopo le prime parole, poi l’analisi si fa più lucida. “Ho fatto mosse tattiche che avevano pagato, poi non ho capito cos’è successo, i ragazzi mi guardavano e ho tolto Keita perché ho visto un cambio di atteggiamento, anziché tentare il 2-0 ci siamo ritirati. Parlerò con i ragazzi alla ripresa degli allenamenti. Avevo messo la terza punta per raddoppiare e pressare di più ma non ho visto quello che avrei voluto. Mi sembra quasi una sconfitta, ma avrei accettato il pareggio se la Salernitana avesse fatto qualcosa di straordinario”. Invece, la storia è un’altra. Altri due punti buttati al vento. “I tifosi ci hanno motivato, ci hanno detto di dare di più ed è quello che dobbiamo fare. Ormai dovrò dire ai ragazzi di non esultare più dopo un gol ma di aspettare il 95′. Non parlo mai dei singoli, nel caso specifico l’errore di Nandez, ma a me interessa che atteggiamento abbiamo avuto come squadra e a me fa arrabbiare il fatto che ci siamo ritirati e non abbiamo più spinto. E non me lo spiego”. I cambi? “Ho tolto Grassi perché stava male e il medico mi ha detto di toglierlo. Nel secondo tempo ho invertito gli esterni e ho inserito Pavoletti, per dare un segnale. Possiamo essere superiori alla Salernitana, a parole, solo che poi bisogna dimostrarlo. A Sassuolo ci abbiamo provato fino alla fine, oggi no. Il Presidente? Era con noi, ci mettiamo tutti la faccia, siamo tutti responsabili. Avremo un confronto con i giocatori – conclude Mazzarri – e a Verona dobbiamo andare a fare risultato”. Stefano Colantuono può sorridere: “Speravo che la rimettessimo in piedi come a Venezia – evidenzia il trainer della Salernitana – Questa squadra se la vuole giocare fino alla fine, siamo contenti del pareggio che ci tiene vivi”.
Luciano Pirroni
Luciano Pirroni