Roberto Deriu, consigliere regionale del Partito Democratico, è il primo firmatario di una nuova interrogazione presentata in queste ore alla Regione in merito alle ultime gravi notizie provenienti dal reparto cardiologico del San Francesco di Nuoro.
“A differenza di quanto previsto e disposto dall’Assessorato regionale alla sanità, nella cardiologia dell’ospedale San Francesco di Nuoro molti turni di novembre e dicembre risultano essere scoperti.
Una situazione che, se confermata, non permetterà al reparto di garantire il servizio necessario”.
L’interrogazione è stata sottoscritta da tutto il centrosinistra dai consiglieri del Movimento 5 Stelle (con Roberto Deriu hanno firmato Gianfranco Ganau, Daniele Cocco, Francesco Agus, Giampietro Comandini, Salvatore Corrias, Giuseppe Meloni, Cesare Moriconi, Rossella Pinna, Valter Piscedda, Eugenio Lai, Laura Caddeo, Maria Laura Orrù, Gianfranco Satta, Massimo Zedda, Antonio Piu, Diego Loi, Michele Ciusa, Roberto Li Gioi, Alessandro Solinas e Desirè Manca).
“L’Assessore alla sanità, in seguito alle nostre iniziative, ha garantito che la carenza di personale della cardiologia del San Francesco sarebbe stata coperta da medici provenienti da altre cardiologie dell’isola (Cagliari e Sassari) – spiega Deriu –. Rispetto alle notizie recenti, però, questo non sembrerebbe affatto confermato”.
Allo stato attuale risulterebbero scoperti ben cinque turni notte nel mese di novembre e dieci nel mese di dicembre.
“Con l’organico attualmente presente (tredici unità) le condizioni di lavoro sono logoranti e precarie, tanto da compromettere il diritto alle cure dei pazienti, dovendo gestire un reparto con due sale, un hub per l’emodinamica e i posti letto”, aggiunge il consigliere dem.
“Il presidente Solinas e l’assessore Nieddu ci dicano se le notizie sulla mancata copertura dei turni nel reparto di cardiologia a Nuoro, contrariamente a quanto previsto e disposto in precedenza, siano vere. È indispensabile intervenire con urgenza – conclude Roberto Deriu –, al fine di salvaguardare un reparto e un ospedale che svolgono un ruolo irrinunciabile, non solo per il territorio di riferimento, ma per tutta la Sardegna”.