Opera di Valter Malosti
Dopo i successi a Torino, Roma e Milano nel 2019 interrotti però dalla pandemia, l’opera di e con Valter Malosti approda quindi nell’isola e torna nei teatri di 15 città d’Italia. Lo spettacolo è prodotto da ERT / Teatro Nazionale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi Primo Levi, il Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Primo Levi, il Polo del ‘900 e Giulio Einaudi editore in occasione del 100° anniversario dalla nascita di Primo Levi (1919 – 1987).
Incontro con il pubblico e con gli studenti
Inoltre, giovedì 25 novembre alle 17,30 nella sala della Fondazione di Sardegna in via San Salvatore da Horta, 2, a Cagliari, il regista Valter Malosti, il presidente del Centro internazionale Primo Levi, Fabio Levi, la storica del teatro, Roberta Ferraresi – con il coordinamento di Walter Falgio dell’Istituto sardo per l’antifascismo – incontreranno il pubblico nell’ambito del ciclo I Pomeriggi della Fondazione – gli attori raccontano: ingresso consentito con green pass e sino a esaurimento dei posti. Venerdì 26, dalle 9 alle 11, su iniziativa dell’Istituto sardo per la storia dell’antifascismo, Malosti e Levi dialogheranno con gli studenti del Convitto nazionale “Vittorio Emanuele II”, sempre a Cagliari, alla presenza del rettore Paolo Rossetti e delle docenti Lucia Cossu e Laura Stochino.
Passaggio cruciale del ‘900
Se questo è un uomo è il racconto della violenza estrema di Auschwitz. Ma non solo. Grazie alle qualità di Primo Levi testimone e scrittore, è anche, come precisa l’autore, prezioso documento “per uno studio pacato di alcuni aspetti dell’animo umano”. Così il racconto di un passaggio cruciale della storia del ‘900 diventa luogo di conoscenza e di riflessione sulla condizione umana, oltre il tempo di quegli avvenimenti, fino a noi e dopo di noi. Come è per i grandi classici della letteratura.
Forza e sobrietà
Se questo è un uomo a teatro, nella versione diretta e interpretata da Valter Malosti, su testo dello stesso Malosti e di Domenico Scarpa, riprende ed esalta gli obiettivi del libro. Perché rispetta fino in fondo le intenzioni e la lettera del testo concepito dall’autore e, nello stesso tempo, perché sa valersi con forza e sobrietà dei mezzi offerti dalla scena per coinvolgere lo spettatore.
L’opera va incontro ai suoi numerosi pubblici. In primo luogo ai ragazzi più giovani, che potranno scoprire nelle parole di Levi le ricchezze della storia e i suoi abissi insondabili, il gusto delle verità che ci interrogano, nella concretezza dei fatti, su cosa sia bene e cosa sia male. E rivolgendosi poi a chi, meno giovane, già porta con sé le pagine di Levi nel proprio bagaglio culturale ma potrà sperimentare ad una nuova rilettura, in condizioni o in età diverse, il sapore di una piacevole riscoperta.
Un evento culturale
Si può dunque comprendere come le repliche a teatro di Se questo è un uomo a Cagliari e in varie parti d’Italia promettano di essere un vero evento culturale: ad un tempo novità sorprendente e richiamo ad un passato che ci riguarda tutti; strumento di conoscenza e occasione per mettere alla prova le proprie interpretazioni del presente. Se questo è un uomo a teatro è infatti molto di più di un semplice spettacolo. E proprio per questo il Centro Internazionale di Studi Primo Levi affianca Emilia Romagna Teatro nella promozione, accanto alle repliche sui palcoscenici, di incontri di riflessione con il pubblico e in particolare con gli studenti.
ERT / Teatro Nazionale e Centro Primo Levi di Torino rivolgono dunque un invito alle istituzioni culturali, alle associazioni, agli insegnanti e a tutti gli amici di Primo Levi perché offrano un contributo di sostegno e di partecipazione. L’intento è che siano in molti a conoscere, a ricordare, e soprattutto a non arrendersi alle risposte troppo facili e rassicuranti.
La messa in scena al Teatro Massimo di Cagliari in via De Magistris, 12 avrà la seguente programmazione:
– dal 24 al 27 novembre alle 20,30
– il 28 novembre alle 19