Una “fiaba sulla precarietà” e sulle inquietudini dell’esistenza in scena con “Simposio del Silenzio”, la nuova creazione di Lucrezia Maimone, anche protagonista insieme con Elie Chateigner in cartellone DOMANI (sabato 20 novembre) alle 20.30 (turni A e B) all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari sotto le insegne della Stagione di Danza 2021-2022 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna. Un viaggio fantastico tra le figure dell’inconscio, con lo spettacolo della compagnia Oltrenotte: le artiste interagiscono e si muovono tra «una serie di grossi libri enigmatici» mescolando danza e acrobazie, elementi di clownerie e giochi di magia nello stile del nouveau cirque in un’atmosfera surreale, per raccontare una ricerca interiore e l’aspirazione all’armonia.
S’intitola “Simposio del Silenzio” la nuova creazione di Lucrezia Maimone per la compagnia Oltrenotte in cartellone DOMANI (sabato 20 novembre) alle 20.30 (turni A e B) all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari sotto le insegne della Stagione di Danza 2021-2022 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna. Tra atmosfere oniriche e fiabesche lo spettacolo indaga – sottolinea l’artista «le nostre inquietudini e le nostre speranze, mostrandoci le paure che risiedono nei nostri cuori, chiedendoci infine di non lasciar scappare la magia dell’infanzia neanche quando saremo vecchi»: un viaggio nel “mondo oscuro” dell’inconscio tra senso di precarietà e desiderio di realizzare un’armonia.
Sotto i riflettori la stessa Lucrezia Maimone insieme con Elie Chateigner in una performance intrigante che sposa i differenti linguaggi della scena, danza e teatro, acrobazie, clownerie, effetti illusionistici e giochi di luci e ombre con la cifra immaginifica e seducente del nouveau cirque: le artiste abitano e animano lo spazio con geometrie di corpi in movimento tra rari ma significativi elementi scenici – come «una serie di grossi libri enigmatici» – nell’ambiente sonoro elaborato da Lorenzo Crivellari e con il disegno luci di Tommaso Contu, per evocare figure reali o inventate, tra suggestioni letterarie, ricordi, emozioni, pensieri e “notturne” fantasticherie.
“Simposio del Silenzio” è una moderna fiaba sulla fine della giovinezza e l’inizio della vita adulta, attraverso quella fase di profonde e sconvolgenti metamorfosi rappresentata dall’adolescenza e sulla necessità di riscoprire la libertà e la dimensione ludica dell’età dell’innocenza per vincere i timori e la noia della routine: la maturità e una più lucida coscienza di sé regalano l’amara consapevolezza dell’ambiguità delle passioni e della complessità dell’umana natura, alle prese con angeli e demoni, tentazioni e debolezze, in cui ciascun individuo può divenire vittima e insieme carnefice nell’eterno conflitto tra il bene e il male.
Fragili equilibri sempre sul punto di spezzarsi, in una danza “oltre lo specchio” che separa la vita e il sogno in una narrazione per quadri che racconta di pulsioni segrete e (forse) inconfessabili, di esitazioni, di slanci, di avventure temerarie e improvvisi smarrimenti e abbandoni: una drammaturgia originale e avvincente, densa di mistero, in cui è possibile a tratti riconoscersi, o ritrovare esperienze e sensazioni conosciute per poi ritrovarsi – come l’Alice di Lewis Carroll – in un Paese delle Meraviglie alle soglie dell’ignoto.
«Il sogno è la porta d’ingresso in un mondo fiabesco di nuvole antropomorfe che amoreggiano, orchi e gigantesse, animali fantastici, neri conigli e uccelli rapaci» sostiene l’illustratore e fumettista Lorenzo Mattotti – alle cui opere si ispirano le geografie oniriche di “Simposio del Silenzio”, dove due figure femminili si interrogano sul significato dell’esistenza, in un «viaggio verticale alla ricerca di sé» tra frammenti d’infanzia e incerte aspirazioni. Un poetico “romanzo di formazione” tra ostacoli, imprevisti, prove da superare e l’aspirazione verso un «luogo sicuro» e un nuovo ordine da conquistare: due giovani donne, le “eroine” di una storia che sono forse proiezioni differenti di una stessa anima, aspetti complementari di un io diviso, esplorano un universo sconosciuto, intraprendono un percorso individuale – o duale – di crescita e di conoscenza, superano confini concreti e invisibili per diventare finalmente artefici del proprio destino.
PROSSIMI APPUNTAMENTI
La Stagione di Danza 2021-2022 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari prosegue fino ad aprile con una particolare attenzione alla danza contemporanea e alle creazioni più interessanti e originali di giovani e affermati coreografi del panorama italiano e internazionale.
Cronaca poetica e immaginifica di una metamorfosi sabato 27 novembre alle 20.30 (turno A) e domenica 28 novembre alle 18.30 (turno B) all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari – nell’immaginifico “Lili Elbe Show” con le coreografie di Sasha Riva & Simone Repele: si ispira alla vicenda del pittore paesaggista Einar Wegener e della moglie, la ritrattista Gerda Wegener (da cui è stato tratto un libro e poi un film, “The Danish Girl”) il racconto di una trasfigurazione. In una progressiva scoperta della sua vera personalità e delle sue reali inclinazioni, Einar diventa Lili Elbe, dapprima per gioco, posando come “modella”, per assumere infine l’identità femminile. Una femme fatale rappresenta la sua anima, messa a nudo, e una cornice segna il confine tra vita e sogno.
Coreografie d’autore – sabato 11 dicembre alle 20.30 (turno A) e domenica 12 dicembre alle 18.30 (turno B) con “Spellbound 25” proposto da Spellbound Contemporary Ballet, che accosta “Unknown Woman” di Mauro Astolfi, emozionante “solo” interpretato da Maria Cossu, diario di una collaborazione tra sguardi e silenzi, e “Wonder Bazaar” in cui Astolfi descrive un «avamposto di una umanità servo assistita da una tecnologia desueta, un emporio a buon mercato dove cercare di riparare i danni di una vita», “Äffi” di Marco Groecke con Mario La Terza, in una sublimazione dell’angoscia, fino a tradurla in bellezza, e “Marte” di Marcos Morau, una pièce “corale” dedicata al pianeta rosso e iscritta nel corpo dei nove danzatori, sul conflitto tra individuo e collettività.
Tutta la sensualità del flamenco e il fascino delle danze tradizionali spagnole – sabato 8 gennaio alle 20.30 (turno A) e domenica 9 gennaio alle 18.30 (turno B) – con “A Night with Sergio Bernal”: riflettori puntati sull’artista madrileno, stella della danza internazionale, già primo ballerino del Balletto Nazionale di Spagna, in una performance ammaliante e ricca di pathos, con le coreografie create da Ricardo Cue per la Sergio Bernal Dance Company. Tra ritmi di flamenco e di bolero e i passi della jota e della sevillana, Sergio Bernal incarnerà sulla scena lo spirito inquieto e malinconico, il misterioso “duende” di Federico Garcia Lorca, alternando gli stilemi dei balli popolari e gli spettacolari assoli espressione della cultura gitana a pezzi neoclassici, sposando la perfezione e l’eleganza della danza classica e il fuoco e il senso del dramma delle danze d’Andalusia e Spagna.
Sulle note di Ludwig van Beethoven sabato 19 febbraio alle 20.30 (turno A) e domenica 20 febbraio alle 18.30 (turno B) con “La nona (dal caos, il corpo)”, una creazione di Roberto Zappalà, incastonata nel progetto Transiti Humanitatis e interpretata dai danzatori della Compagnia Zappalà, che esprime il sentimento della fratellanza universale (Premio Danza & Danza 2015 – Produzione Italiana dell’Anno). Una partitura per corpi in movimento, spiriti danzanti che incarnano sentimenti e stati d’animo, tra paure e speranze, allegria e tristezza, in un gioco di luci e ombre dove la musica, nella trascinante e virtuosistica trascrizione per due pianoforti di Franz Liszt e il canto dell’“Inno alla gioia” conducono verso una perduta e forse finalmente ritrovata armonia.
Infine “My Ladies Rock” del coreografo francese Jean-Claude Gallotta, esponente di spicco della “nouvelle danse” – sabato 2 aprile alle 20.30 (turno A) e domenica 3 aprile alle 18.30 (turno B) all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari – rende omaggio alle artiste come Brenda Lee, Aretha Franklin, Janis Joplin, Patti Smith che con le loro canzoni, la loro personalità e la loro determinazione, perfino i loro eccessi le loro trasgressioni, hanno saputo imporsi sulla scena e nella vita. Una creazione originale con una colonna sonora “a tema”, affidata alle voci delle “regine del rock” – da Wanda Jackson e Brenda Lee a Marianne Faithfull, da Laurie Anderson a Nina Hagen e Tina Turner, Nico, Joan Baez e Lizzy Mercier Descloux e tutte le altre – che hanno contribuito a scrivere la storia della musica del Novecento.
La Stagione di Danza 2021-2022 all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari è organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, dell’Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Cagliari con il prezioso contributo della Fondazione di Sardegna e il supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dalla Sardegna.
INFO & PREZZI
CAGLIARI
Biglietti
PRIMO SETTORE
intero 30 euro – ridotto 25 euro (Over65 / Under25 – ERSU – Carta Giovani)
SECONDO SETTORE
intero 27 euro – ridotto 22 euro (Over65 / Under25 – ERSU – Carta Giovani)
prevendite online: vivaticket.it
prevendite al BoxOffice Sardegna – viale Regina Margherita n. 43 – tel. 070 657428
Per informazioni: cell. 345.4894565 – [email protected] – www.cedacsardegna.it