“Bene i 437 milioni ricevuti dall’Europa alla Sardegna per il settore agricolo, uno stanziamento dovuto”- così afferma Tore Piana, Presidente del Centro Studi Agricoli.
“Questo in quanto il COVID 19 non ha permesso all’Europa di programmare il nuovo settennio di investimenti per gli anni dal 2021 sino al 2027, infatti il vecchio PSR Sardegna 2014/2020 terminava appunto il 31 Dicembre 2020.
Pertanto l’Europa ha previsto la cosiddetta PAC Ponte 2021 e 2022, facendo slittare al 2023 l’inizio del nuovo ciclo di programmazione, lasciando le regole previste nel PSR scaduto.
Quindi oggi e sino al 2022 non si possono rimodulare nuovi Bandi con nuove regole, ma solamente aprire nuove domande con le regole vecchie, cioè del PSR Sardegna 2014/2020. La Sardegna dalla contrattazione di questi due anni è riuscita a strappare poco più di 20 milioni in più, non essendo riuscita a farsi riconoscere, come dal Centro Studi Agricoli più volte richiesto, maggiori fondi ( circa 100 milioni in più) per il fatto che la Sardegna oggi è nell’Obiettivo 1 ( Regioni in carenze strutturali) e per insularita’.
Oggi la Regione è in forte ritardo nella spendita di questi fondi, rispetto alle altre Regioni Italiane, per una serie di motivazioni cui la politica regionale ha le sue colpe, si immagini che la pratica che doveva avere il via libera da parte della commissione Agricoltura del Consiglio Regionale, non è riuscita a convocare e discutere l’argomento ed è stata esitata per decorrenza di termini, facendo perdere così circa 2 mesi. Abbiamo visto, che una volta avuto l’approvazione della UE e Della Governo, la Giunta Regionale in data 28 Ottobre 2021 ha deliberato l’impegno dei fondi, destinando a trascinamento ingenti risorse per finanziare le domande sui PSR del 2016 accolte ma non finanziate per insufficienza di fondi, si tratta di misure a investimento nello specifico 4.1- 4.2 – Insediamento Giovani ( 35 mila euro al giovane entro i 40 anni a fondo perduto che si insedia per la prima volta in azienda) e del Pacchetto Giovani dove il giovane entro i 40 anni oltre a insediarsi fa investimenti, con contributi a fondo perduto sino al 50%) .
Ora- conclude Tore Piana- non c’ è più tempo da perdere, chiedo che entro il mese di Novembre vengono pubblicate l’apertura delle domande e vengano pagati gli agricoltori inseriti in graduatoria che dal 2016 stanno attendendo, oggi la politica regionale non ha più nessun alibi sui ritardi che maturerà.”