“Dall’Europa segnali inequivocabili di una tendenza progressiva al depotenziamento dell’istituto della continuità territoriale che, in queste settimane, ha toccato il punto più basso di una crisi che si trascina ormai da anni. La Sardegna oggi è ostaggio di una burocrazia europea che sta minando il sistema dei collegamenti con l’Isola. Il Governo promuova un nuovo negoziato con la Commissione per cambiare condizioni e criteri per la stesura dei bandi”.
Lo afferma il deputato Andrea Vallascas de l’Alternativa c’è che ha presentato un’interrogazione al Governo affinché promuova un negoziato con la Commissione europea con l’obiettivo di rimodulare i parametri in base ai quali vengono predisposti i bandi di gara.
“In questi anni – spiega Vallascas – la Commissione europea ha dimostrato di avere un atteggiamento di chiusura rispetto alle esigenze dei Sardi con un’interpretazione restrittiva della normativa sul riconoscimento degli Oneri di servizio pubblico a quelle rotte che sono a rischio di fallimento di mercato”.
“Un atteggiamento – prosegue – che ha portato a ripetute richieste di rimodulazione dei proposte italiane e, in alcuni casi, anche di revoca dei bandi di gara, con la minaccia dell’avvio di indagini informali per presunti aiuti di stato illegittimi”.
“Questa situazione – aggiunge – si è riproposta più volte negli ultimi anni, producendo un inaccettabile ritardo nella predisposizione dei bandi”.
“Considerato che Francia spende ogni anno per i 345.000 abitanti della Corsica 80 milioni di euro mentre l’Italia solo 50 milioni per il milione 600 mila sardi – conclude Vallascas – è evidente l’assenza di un’interlocuzione autorevole da parte del Governo presso la Commissione europea, volta a fare riconoscere il ruolo determinante della continuità territoriale aerea per la Sardegna”.
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