In Italia più di una famiglia su 4 (25,3%) non dispone di un accesso Internet a banda larga in grado di supportare massicci flussi di dati e collegamenti audio video necessari alla DAD la didattica a distanza.
E’ quanto emerge dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat in riferimento al ritorno alla DAD per studenti e docenti se in classe si verificano contagi Covid mentre la nuova variante sudafricana Omicron spaventa sempre più.
Con la pandemia è esplosa la didattica a distanza che si scontra però – evidenzia Uecoop – con il divario digitale che colpisce maggiormente le regioni del Sud. Le regole di distanziamento e le precauzioni per limitare il diffondersi del contagio hanno comportato – sottolinea Uecoop – uno stravolgimento globale della scuola fra turni di ingresso, rimodulazione degli spazi e delle lezioni.
Ma l’impatto della pandemia sulle lezioni e i cicli di apprendimento degli studenti – conclude Uecoop – rischia di costare al Paese uno svantaggio competitivo importante e a lungo termine con il resto del mondo.