“Le proteste dei sedicenti ‘patrioti’ sono goffe e inconcludenti: è assolutamente normale e rientra nell’autonomia delle scuole ampliare l’offerta didattica approfondendo temi di attualità non solo politica ma soprattutto sociale. Chi più competente del collega Zan per parlare di una legge che ha occupato i media e coinvolto cittadini e associazioni per settimane? E non si instaurino paralleli impropri con chi ci pubblicizza i propri libri.
Forse la destra suppone che con l’affossamento proditorio della legge debba anche calare una cortina di silenzio sull’omofobia e analoghe violenze o intolleranze, ma si rassegnino perché il tema dei diritti resterà sempre di attualità. E non perché lo dice il Pd ma perché le persone con i loro problemi e le loro esigenze non spariscono a comando della destra”. La presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd) replica agli esponenti di FdI che annunciano un’interrogazione al ministro dell’Istruzione per la presenza in una scuola di Oristano del deputato Alessandro Zan.
“Nascondere, rimandare, dirottare le grandi questioni del costume civile in Italia – aggiunge la deputata dem – è stato uno dei grandi limiti che ha impedito alla destra di essere un interlocutore dinamico della società, interprete invece solo delle istanze di conservazione. Ai surreali riferimenti alla ‘propaganda comunista’ non mette conto rispondere, tanto sono ridicoli e fuori dalla realtà, o forse – conclude Mura – un curioso sintomo di nostalgia per il passato”.