La Nuova Ricostruzione si fa solo se i partiti capiscono che non possono bruciare la carta Draghi.
Farebbero bene i gattopardi dei partiti italiani a ricordarsi che se vogliono continuare a fare propaganda si ritroveranno sul banco degli imputati per il fallimento dello Stato. Se anche un signore come De Luca che ha percentuali di spesa dei fondi europei da microscopio, si permette di esortare a non seguire le indicazioni del governo che ha salvato il Paese, si prova un senso di smarrimento e di paura. Vuol dire che siamo davanti a un sistema impazzito. In molti dei Comuni del Sud le riforme della pianta organica non sono mai state fatte, non ci sono più ingegneri, non ci sono più tecnici. Non si sa bene che cosa sia l’intelligenza artificiale. Nei ministeri tranne pochissimi siamomessi malissimo. Non ci sono manager veri. Non ce ne è uno di ministero che ha un ufficio studi, un database giuridico, una forma moderna di organizzazione del lavoro. Il gioco di squadra Franco-Garofoli-Mazzotta mette un argine a tutto ciò e Draghi tiene la rotta ferma. I partiti giochino questa partita, non altre
di Roberto Napoletano, Direttore del Quotidiano del Sud – l’Altravoce dell’Italia
L’Europa ha mandato un segnale preciso al Parlamento italiano sulla legge annuale della concorrenza. Non ci provate ad andare oltre ciò che Draghi vi ha concesso. Signori parlamentari, non ci mettete le mani per fare i vostri soliti giochetti perché allora facciamo saltare tutto. Quando arriviamo lì, limiamo, aggiustiamo ancora, non chiediamo i dati: questo è il sottinteso dei partiti e dei loro gattopardi che non vogliono fare alcunché. Invece no. L’Europa ci ha detto: siete già fuori regola, più di così non andate. Per fiducia in Draghi vi consentiamo di fare prima l’operazione trasparenza, ma non di fare come avete sempre fatto, cioè di continuare a non fare niente. Anche perché oggi rispetto a ieri le procedure di accesso ai finanziamenti europei sono vincolate step su step dall’attuazione degli impegni assunti di riforme di struttura e di impiego effettivo delle risorse secondo il calendario di programma concordato. Rendicontazione dietro rendicontazione anche sui singoli atti amministrativi.
Per leggere la versione integrale dell’editoriale del direttore Roberto Napoletano clicca qui: