Giovedì 2 dicembre nella Galleria Siotto di Cagliari inaugurazione di “Haiga, dalla parola al gesto”, personale di Tiziana Contu
Giovedì 2 dicembre alle 18 nella Galleria Siotto di Cagliari (via Dei Genovesi 114) sarà inaugurata Haiga, dalla parola al gesto, mostra personale di Tiziana Contu.Curata dalle storiche dell’arte Elena Calaresu e Alice Deledda, e con gli allestimenti realizzati dal visual Fabiano Alciator, l’esposizione propone diciasette opere in cui l’artista cagliaritana elabora a suo modo gli haiga giapponesi, la secolare forma d’arte in cui brevi componimenti poetici sono affiancati da illustrazioni pittoriche.
Dal Giappone, Tiziana Contu ripropone le poesie tradotte, qui accompagnate però da illustrazioni ricavate con il cucito, il ricamo, l’applicazione di materiali diversi.
“L’haiga risuona in tutto il fascino del mondo orientale, filtrato dallo stupore degli occhi occidentali di Contu – scrivono Calaresu e Deledda nel testo critico che accompagna la mostra- Sibilline e meditate, le parole di una letteratura antica si imprimono nel lavoro dell’artista, la quale rispetta con rigorosa metodicità e con un impianto fisso e seriale il continuo susseguirsi dei versi. (…)
Nella laboriosità del gesto del cucire, l’artista non sconfina in una lettura autoreferenziale o solitaria, bensì riporta e trascrive una memoria antica, collocando il proprio lavoro a favore di un bilanciamento sapiente del suono dei versi e di una resa visiva contemporanea, immediata e rispondente al contenuto”.
L’esposizione rimarrà aperta sino al 19 dicembre e potrà essere visitata dal giovedì alla domenica dalle 18 alle 20.
Informazioni: [email protected]
Tiziana Contu vive e lavora a Cagliari. Interessata agli aspetti creativi delle attività artigiane approdo, negli anni, allo studio della ceramica (tornio e “raku”), della pittura su tessili, della tessitura col maestro Paolo Marras, e col maestro Luciano Ghersi, presso la Fondazione Lisio di Firenze, per la tessitura col telaio “ewe”.
Mi dedico allo studio del canto Polifonico e del canto lirico. Con alcune appassionate in ambito corale, ho fondato l’associazione culturale “Tirirìnnia” (in sardo “tela di ragno”), con obiettivo di studiare relazioni fra ritmo del telaio e ritmo vocale/musicale, dando vita ad azioni sceniche in cui voci e suoni generati dalla tessitura si fondono ispirandosi alla tradizione del “telaio cantato”.
Nel mio laboratorio di Cagliari creo delle opere a carattere aneddotico, unendo tessitura, ceramica, carta ad objets trouvèes, ricerco il potenziale evocativo di fili ingarbugliati e dipanati di cotone, di lino, di seta, con fili di rame e ferro. Partendo dall’incontro/scontro dei materiali accostati per attrazione tattile, cromatica e olfattiva, racconto, come fa la penna di uno scrittore, emozioni di vita.