Il balzo record dell’inflazione preoccupa 3 imprese su 4 (75%) alle prese con la gestione dei costi dell’energia che salgono del 30,7% su base annua. E quanto emerge dall’indagine dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) in riferimento agli ultimi dati Istat sull’aumento generale dei prezzi a novembre 2021 con livelli che non si vedevano dal settembre 2008.
Fra le imprese cooperative che temono un peggioramento dei costi – spiega Uecoop – più della metà (55%) crede che l’effetto sui bilanci sarà molto rilevante, il 20% ritiene che si sentirà abbastanza mentre 1 su 4 (25%) pensa che l’impatto pur presente si sentirà, ma in misura ridotta.
Il caro carburanti e il caro bollette sono però temuti dall’84% delle imprese intervistate considerato che – sottolinea Uecoop – si tratta di costi influenzati per la maggior parte dall’andamento dei mercati internazionali più che da una efficiente gestione delle spese all’interno dell’azienda.
Cooperative italiane salvagente per l’economia d’era pandemica
Il balzo record dell’inflazione arriva dopo oltre un anno di pesante impatto pandemico sull’economia al quale ha fatto argine la tradizionale resilienza del sistema delle imprese cooperative italiane che – conclude Uecoop – può contare su quasi 80mila realtà con oltre un milione di occupati e con una presenza trasversale su più settori produttivi e servizi, dalla logistica al turismo, dall’alimentare alla sanità, dalla scuola agli spettacoli.