Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna
Stagione di Prosa 2021-2022
Atir / Teatro Ringhiera
Le allegre comari di Windsor
di William Shakespeare
adattamento Edoardo Erba
con Annagaia Marchioro, Chiara Stoppa, Cristina Parku, Virginia Zini
alla fisarmonica Giulia Bertasi
regia Serena Sinigaglia
venerdì 12 novembre – ore 21 – Teatro Comunale – San Gavino Monreale
sabato 13 novembre – ore 21 – Padiglione Tamuli – ex Caserme Mura – Macomer
domenica 14 novembre / lunedì 15 novembre – ore 21 – Teatro Civico – Alghero
Nell’Isola per la Stagione di Prosa del CeDAC “Le allegre comari di Windsor” di William Shakespeare nell’adattamento di Edoardo Erba con la regia di Serena Sinigaglia (coproduzione Fondazione Teatro di Napoli / Teatro Bellini e Atir / Teatro Ringhiera): una moderna rilettura in chiave femminile della celebre commedia, in scena DOMANI (venerdì 12 novembre) alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, sabato 13 novembre alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer e infine un doppio appuntamento domenica 14 e lunedì 15 novembre alle 21 al Teatro Civico di Alghero.
La pièce è incentrata sulla figura di Falstaff, assente ma evocato insieme a mariti, fidanzato e amanti, in una conversazione all’ora del the in cui la signora Page, la signora Ford, la giovane Anne Page e la serva Quickly immaginano una crudele beffa per “punire” lo sfrenato viveur e sedicente, maldestro seduttore: sotto i riflettori Annagaia Marchioro, Chiara Stoppa, Cristina Parku, Virginia Zini con Giulia Bertasi alla fisarmonica (che interpreta anche il ruolo en travesti di Fenton, innamorato di Anne).
«Per la sua ostentata dissolutezza in Falstaff si possono scorgere dei tratti di Don Giovanni e respirare aria buona di libertà» – sottolinea la regista Serena Sinigaglia: «nella sua evidente “decadenza” si rispecchia quanto di più umano e disarmato si possa concepire».
COMUNICATO dell’11.11.2021
Ritratto di un seduttore ne “Le allegre comari di Windsor” di William Shakespeare nell’adattamento di Edoardo Erba con la regia di Serena Sinigaglia, scenografia di Federica Pellati, costumi di Katarina Vukcevic, disegno luci di Giuliano Almerighi e consulenza musicale di Federica Falasconi (coproduzione Fondazione Teatro di Napoli / Teatro Bellini e Atir / Teatro Ringhiera) in cartellone DOMANI (venerdì 12 novembre) alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, sabato 13 novembre alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer e infine un doppio appuntamento domenica 14 e lunedì 15 novembre alle 21 al Teatro Civico di Alghero sotto le insegne della Stagione di Prosa 2021-2022 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Un’intrigante rilettura della celebre commedia elisabettiana (nata nell’ambito di Glob(e)al Shakespeare, il progetto di Gabriele Russo per affermare l’universalità del Teatro coniugando l’opera di Shakespeare con temi e linguaggi della scena contemporanea e vincitrice del Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro nel 2017), declinata in chiave rigorosamente “femminile”, dove la signora Page, la signora Ford, la giovane Anne Page e la serva Quickly progettano una crudele beffa ai danni di sir John Falstaff, reo di aver tentato di corteggiare in modo maldestro le due dame, inviando loro lettere identiche: una punizione esemplare per il nobiluomo dagli smodati appetiti, licenzioso e bugiardo ma tutt’altro che privo di spirito, amico del Principe di Galles, suo compagno di avventure in gioventù, che ne ammirava il carisma oltre alla immensa joie de vivre.
Sotto i riflettori Annagaia Marchioro, Chiara Stoppa, Cristina Parku e Virginia Zini insieme con la fisarmonicista Giulia Bertasi (che interpreta anche il ruolo en travesti di Fenton, fidanzato di Anne Page) per una mise en scène divertente e originale, in cui l’intricata vicenda tra amori, gelosia, tradimenti e inganni viene ricostruita attraverso le parole delle protagoniste, intente a pianificare con cura la loro vendetta.
Sinossi
Fulcro della vicenda anche se assente, costantemente evocato nella conversazione dalle quattro donne, insieme a mariti, fidanzati e amanti, è proprio l’emblematico personaggio shakespeariano, che fa la sua comparsa in un dramma storico come l’“Enrico IV” (poi di nuovo citato nell’“Enrico V”) al quale Giuseppe Verdi ha dedicato l’omonima commedia lirica: uomo formidabile, eccessivo in tutto, amante del cibo e del vino oltre che delle belle donne, riunisce in sé la vanità del “miles gloriosus” e l’arguzia di un raffinato viveur, ma pur con i suoi vizi e le sue debolezze è capace comunque di suscitare una certa simpatia.
«Per la sua ostentata dissolutezza in Falstaff si possono scorgere dei tratti di Don Giovanni e respirare aria buona di libertà» – sottolinea la regista Serena Sinigaglia: «nella sua evidente “decadenza” si rispecchia quanto di più umano e disarmato si possa concepire».
Un tranquillo pomeriggio tra chiacchiere e pettegolezzi all’ora del the si trasforma nel momento della verità in cui le due amiche – due donne più o meno felicemente sposate, ma comunque soddisfatte della propria posizione – si rivelano reciprocamente d’essere oggetto delle attenzioni di Falstaff, il quale non si è fatto scrupolo di scrivere loro delle missive ardite e piccanti con esplicite profferte amorose, per giunta usando le stesse parole, del tutto incurante del loro buon nome. Ne “Le allegre comari di Windsor” l’ingombrante (anti)eroe appare come un personaggio anticonformista e amorale, perfino grottesco, ma fin troppo ingenuo nel confidare nelle proprie doti di seduttore – e forse nella noia della provincia – per entrare nelle grazie delle due dame: trovandosi a corto di mezzi, tanto da dover licenziare i servitori, egli spera nella generosità delle donne, lusingate illudendosi che le due signore siano facili conquiste.
Nel rimontare il meccanismo comico ricco di “trovate” tra falsi appuntamenti, mariti gelosi e fughe precipitose e disonorevoli dello sfortunato sir Jonn, Serena Sinigaglia porta in scena un microcosmo femminile in cui gli uomini vengono costantemente nominati e perfino “interpretati” dalle rispettive consorti o nel caso di Falstaff da Quickly e l’unico ad apparire è il giovane Fenton, interpretato da una donna, in un rovesciamento della tradizione del teatro elisabettiano (in cui le attrici non erano ammesse e le parti femminili erano interpretati da attori en travesti).
Seppur tradito dal suo aspetto, che denuncia i pasti abbondanti e le molte libagioni, Falstaff non pare dubitare del proprio fascino e senza tema del ridicolo insiste a (rap)presentarsi nei panni di futuro amante, così da rendere possibile e plausibile lo scherzo: un falso abboccamento in cui egli verrà raggiunto e tormentato da una schiera di “folletti”, umiliato e deriso, oggetto dello scherno dell’intera comunità.
Tra farsa e tragedia “Le allegre comari di Windsor” racconta la caduta di un grand’uomo – in senso letterale – vittima in primo luogo delle proprie inclinazioni e debolezze: un gaudente che ha sperperato le sue ricchezze, se mai ne ha possedute e si ingegna di sopravvivere, mantenendo almeno le apparenze, all’altezza del suo rango ma scivolando sempre più in basso, circondandosi di bari e malfattori, non disdegnando di farsi mantenere e finendo alla gogna, per aver osato troppo. Ma in fondo, come suggerisce nel finale dell’opera Giuseppe Verdi, le cui musiche risuonano durante lo spettacolo in un gioco di citazioni e rimandi, «Tutto nel mondo è burla».
INFO & PREZZI
SAN GAVINO MONREALE
Biglietti
intero 15 euro – ridotto 12 euro
prevendite online: www.vivaticket.it
per informazioni: cell. 340.4041567 – [email protected] – www.cedacsardegna.it
MACOMER
Biglietti
intero 15 euro – ridotto 12 euro
prevendite online: www.vivaticket.it
per informazioni: cell. 340.4041567 – [email protected] – www.cedacsardegna.it
ALGHERO
Biglietti:
palchi: intero 13 euro – ridotto 10 euro
loggione 7 euro
info e prenotazioni: 3494127271 – iousaidaniela@tiscali.itm
www.cedacsardegna.it