Con l’approvazione della legge Omnibus si interviene finalmente con l’istituzione di un fondo di rotazione per il 2021 di 10 milioni di euro, e 2 milioni per il 2022 e 2023, in favore delle aziende agricole e zootecniche della Sardegna, per fronteggiare i rischi in agricoltura assicurati dai Consorzi di difesa delle produzioni intensive delle province di Cagliari, Oristano e Sassari.
Questo intervento, dichiara il Consigliere Emanuele Cera di Forza Italia proponente e primo firmatario dell’emendamento approvato dal Consiglio Regionale “, è stato sostenuto e condiviso dall’Assessora all’Agricoltura Gabriella Murgia, che aveva recepito positivamente i contenuti della “risoluzione” approvata dalla quinta commissione attività produttive presieduta da Piero Maieli.
Con questo intervento si pone fine ad un annoso problema strutturale relativo ai ritardi cronici accumulati da Agea e dal Ministero dell’Agricoltura nel pagamento dei danni patiti dalle aziende agricole e zootecniche, coperti con le polizze assicurative obbligatorie. Basti pensare che queste misure intervengono per ristorare i danni provocati da calamità naturali, quali ad esempio le piogge torrenziali della stagione invernale 2020/2021 che hanno cagionato incalcolabili danni agli agricoltori e in particolar modo alle colture da campo quali carciofi, carote, patate, fragole, cavolfiore, verdure a foglia, erbai, oppure alla esigenza di smaltire le carcasse degli animali degli allevamenti a fronte di epizozie.
La V Commissione Attività produttive del Consiglio Regionale, di cui sono componente, già nei mesi scorsi e a seguito di numerose interrogazioni e interpellanze, ha dichiarato il Consigliere Emanuele Cera “aveva condiviso all’unanimità la necessità di trovare una soluzione al problema e aveva dato il suo via libera al provvedimento, con il preciso intento di porre fine a questa incresciosa situazione patita dal settore agricolo a causa dei gravi ritardi di oltre 5 anni nel pagamento dei danni a ristoro di eventi calamitosi, causati delle inefficienze nella gestione delle misure statali.
Basti pensare prosegue il Consigliere Emanuele Cera il corto circuito in cui si sono venuti a trovare i Consorzi di difesa, che li ha costretti ad anticipare in nome e per conto degli associati agricoltori e allevatori, un insostenibile esborso finanziario complessivo che nel periodo 2015-2020 compreso è stato di € 11.368.378,67 per premi da liquidare e gestiti da: