La settima edizione di Lucido, Festival teatrale indipendente, si svolgerà a Cagliari dal 18 al 21 novembre, e porterà sul palco la diversità al femminile.
“Sono palestinese, musulmana, donna, disabile e per non farmi mancare niente, vivo nel New Jersey!Se non vi sentite meglio con voi stesse, credetemi, magari dovreste.”
Maysoon Zaiyd
A questa frase della straordinaria comica statunitense si ispira la settima edizione del Lucido Festival, ideato e diretto dalle attrici e drammaturghe Michela Sale Musio e Tiziana Troja (Le lucide), da sempre dedicato al femminile, quest’anno consacrato alle donne extra-ordinarie.
“Maysoon Zaiyd è un faro nel marasma della lotta per i diritti – spiegano Le lucide –, è vicina al nostro sentire e al nostro modo di comunicare con il pubblico. Amiamo ironizzare su tutto, a volte lo facciamo talmente “forte” da scuotere l’opinione pubblica. Ma nella nostra comicità, siamo serissime. Così vuol essere il festival, pervaso dalla “leggerezza tagliente” che ci caratterizza, che è la cifra del nostro modo di fare spettacolo”.
E così l’edizione 2021 sarà dedicata al femminile e alle sue diverse forme di dis/abilità. Si tratta di temi difficili, a volte scomodi, ma molto attuali: il diverso, quello che non si comprende fa paura e respinge ma spesso succede perché accoglierlo significa riconoscere, prima, la propria diversità.
Lucido Festival avrà luogo dal 18 al 21 Novembre in uno spazio tanto insolito quanto simbolico, l’aeroporto di Cagliari–Elmas.
Non luogo per eccellenza, invisibile a chi lo percorre come invisibili sono, le une alle altre, le persone che lo “abitano” per il tempo che serve per passare da una partenza e un arrivo, l’aeroporto è simbolo del movimento e della velocità che ci rende disattenti gli uni agli altri e ancor più a chi è diverso da noi. Ma contemporaneamente è il luogo in cui l’incontro è possibile, in cui si incrociano tutte le diversità, entrano in contatto, si sfiorano: basta solo che qualcuno ci aiuti a fermarci un momento a riflettere.
Questo farà Lucido Festival per quattro straordinarie giornate in compagnia di moltissime donne extra-ordinarie.
Quattro giornate dunque, fra incontri digitali (trasmessi sui canali del Festival e da EjaTv, canale 172 del digitale terrestre), spettacoli dal vivo, proiezioni e laboratori in cui verranno utilizzati non solo i consueti linguaggi della scena ma anche quelli della danza, della tecnologia, della musica, dell’arte contemporanea, della saggistica e della fotografia.
“Gli spettacoli di quest’anno apriranno lo sguardo su mondi poco trattati – raccontano le organizzatrici – .
Lo faranno attraverso la femminilità, la comicità, l’ironia, la forza e l’irriverenza che ci contraddistingue e che valorizza il nostro festival. Pensiamo che per accogliere il diverso sia necessario essere liberi. E per trattare in libertà temi di disabilità sia fondamentale essere sgombri da “buonismo”. La nostra proposta teatrale non sarà buonista. I nostri artisti sono lungimiranti, efficaci, talvolta crudi, ma tutti coinvolti in una poetica toccante. L’obbiettivo non è fare solo centro sul tema della disabilità e parlarne impunemente, ma far centro sui molteplici sguardi che su di essa si posano; perché talvolta la logica e i sentimenti non sono dalla parte della comprensione e dell’integrazione”.
Sarà l’occasione per assistere in presenza allo spettacolo “HEDY! The Life & Inventions of Hedy Lamarr” con Heather Massie o “L’esperimento” di e con Monica Nappo.
Si potrà assistere, dal vivo e online, ai dibattiti con la campionessa mondiale paraolimpica di arrampicata sportiva Alessia Refolo, intervistata da Roberta Celot di Giulia Giornaliste o a quello con l’attrice Irene Serini (fondatrice della compagnia Atopos, composta da persone transessuali, transgender ed eterosessuali) e Maria Francesca Chiappe in dialogo con Flavia Vago sul tema dell’identità di genere, intervistate da Le Lucide o ancora all’incontro “Libertà, uguaglianza, sorellanza. Le nemiche occulte” con Alessandra Quattrocchi in dialogo con Cathy La Torre e con Le Lucide.
Ci saranno poi due spazi digitali sempre attivi: uno dedicato alla performance dal titolo “Donne mito” curato da Angelo Trofa (Batisfera Teatro) che propone delle “pillole di mitologia interattiva” una vera e propria performance realizzata insieme al pubblico del web; e uno curato dal centro Antiviolenza del Campidano (Centro Donna Ceteris) che sarà un vero e proprio sportello informativo, dedicato alle domande del pubblico.
“Siamo convinte che ognuno di noi abbia una diversità che lo riguarda – continuano Le lucide –, che a volte lo mette in difficoltà, che vorrebbe nascondere, sia essa un moto dell’anima, una diversità relazionale, psichica o semplicemente comunicativa. Le diversità… Le disabilità sono tante e per comprendere quelle fuori di noi bisogna guardare prima quelle dentro di noi. Siamo sicure che chi cerca: trova”.
E così le Donne Extra-ordinarie di Lucido Festival 2021 ci racconteranno le storie di chi ce la fa, di chi si fa conoscere, riconoscere e comprendere, di quelle donne che sono state in grado di costruire una storia nuova, diversa, che la diversità la riconosce, la accoglie, la integra e la fa comprendere. Per guardare al mondo da un nuovo punto di vista che ci metta in grado di scoprire e comprendere per prime le nostre diversità.
L’arte e il teatro sono strumenti formidabili di conoscenza e di consapevolezza, in grado di far comprendere meglio i termini della questione e di far dialogare fra loro mondi solo apparentemente distanti.
Forte di una lunga esperienza nell’ibridazione dei linguaggi della cultura, LucidoSottile propone una contaminazione originale dei registri espressivi dell’arte e delle sue finalità.
Teatro, musica, cinema, danza, giornalismo, informazione, media e scienza si ritroveranno anche quest’anno assieme, senza soluzione di continuità tra le giornate del programma.
Per l’edizione 2021, ciascun artista e ospite è chiamato a partecipare al festival per tutta la sua durata, così da creare un legame tra partecipanti e pubblico e tra le diverse discipline che intercorrono nella creazione di un festival così fortemente trasversale ed eterogeneo.
Lucido Festival ormai da anni è un luogo di dibattito e di confronto, dove diverse sensibilità ed esperienze convergono per offrire una visione nuova e innovativa della questione femminile e di genere. Un confronto che parte delle esperienze locali per arrivare ad esperienze di livello internazionale.
Si pone come territorio di scambio al centro del bacino Mediterraneo, forte di una posizione equidistante dalle coste del versante europeo tanto quanto da quelle nord africane e americane, capace di portare un plusvalore in termini di accoglienza e ospitalità, qualità che caratterizzano già l’isola sarda dal punto di vista turistico.