Duro attacco della Deputata Mara Lapia alla Giunta Solinas per la riforma sanitaria appena annunciata. Una critica alle 180 pagine presentate dalla Giunta regionale sarda alla Sesta commissione sanità che verrà proposta ai sindaci il 16 novembre, quella dell’Onorevole Lapia, in cui si mette in dubbio viste le sconcertanti affermazioni dei giorni scorsi sulla grave carenza di medici, la possibilità stessa che tale riforma si possa attuare.
«Nella Sanità sarda solo tanta incoerenza: ieri si chiedeva aiuto al Governo, oggi si presenta una riforma faraonica» ha affermato La Deputata Mara Lapia.«Le manifestazioni di protesta dei comitati cittadini sono sempre più frequenti e si svolgono in tutta l’Isola – spiega Lapia – non passa giorno che i giornali non riportino notizie di disservizi, chiusure e smantellamenti di prestazioni o interi reparti ospedalieri. Solo ieri il presidente Solinas attribuiva la causa della disastrosa situazione al numero chiuso della Facoltà di Medicina e incredibilmente oggi apprendiamo di una imminente riforma sanitaria con numeri da capogiro»
La deputata Lapia, molto impegnata nella battaglia per garantire a tutti i sardi il diritto alla salute, nei giorni scorsi ha partecipato alla manifestazione organizzata davanti al poliambulatorio di Siniscola: «La Giunta parla di 24 Distretti socio sanitari, 74 Case di Comunità, 35 Ospedali di Comunità 24 Centrali Operative territoriali e annuncia una complessa attività di informatizzazione con Telemedicina e fascicolo sanitario elettronico – puntualizza la deputata sarda – ma non è nemmeno capace di ripristinare un servizio fondamentale come la somministrazione delle terapie oncologiche a Siniscola, eppure il medico è lì, che aspetta solo di potersi prendere di nuovo cura dei suoi pazienti».
«Diventa difficile dopo l’appello che la Giunta ieri ha rivolto al Governo, perché intervenisse, vista la carenza di medici in Sardegna, credere che sarà possibile mettere in pratica una riforma con questi numeri. A Oliena mancano tre medici di base, che però ci sono, basterebbe sbloccare l’iter burocratico par la loro assunzione. Dov’è la coerenza? – conclude Lapia – come si fa a promettere una riforma sanitaria di quelle dimensioni se non si riesce nemmeno a risolvere un problema burocratico? Dobbiamo davvero pregare per un miracolo».