Mentre i leader mondiali si riunivano a Glasgow per la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP26 (31 Ottobre – 12 Novembre 2021) per discutere di un futuro più sostenibile, Twinkl Educational Publishing ha chiesto ai futuri leader di tutto il mondo di disegnare la loro proiezione del mondo futuro tramite il progetto scolastico: “Il Mondo che vorrei”.
Gli istituti scolastici sardi IC 2 G. Dessì di Villacidro e IC 2 Don Antonio Sanna di Monte Angellu hanno dato il loro prezioso contributo nel rappresentare l’Italia insieme ad altre 14 scuole italiane durante la durata dell’iniziativa. Utilizzando un modello vuoto di disegno, ai bambini partecipanti è stata lasciata la libertà di raccontare su carta le proprie speranze e preoccupazioni per il mondo, nonché di dare sfogo all’immaginazione.
La docente Loredana Muscas, dell’Istituto Comprensivo n° 2 “G. Dessì” di Villacidro:
“Il nostro Istituto è da sempre attento a realizzare percorsi che coinvolgano gli alunni nell’acquisire competenze di cittadinanza attiva. Il progetto “Il Mondo che vorrei” ha favorito il dialogo sulle tematiche ambientali, sulle azioni da compiere e ha contribuito a rendere più consapevoli e responsabili i nostri bambini sull’attuale crisi climatica.”.
Più di 1000 disegni della Terra ideale provenienti da quasi 20 paesi
Dalla Turchia all’India, dalla Grecia all’Egitto e qui in Italia, il messaggio è arrivato forte e chiaro. I bambini credono che serva un cambiamento immediato per far sì che la Terra e le nostre condizioni di vita migliorino in futuro. I disegni inviati sono fortemente caratterizzati da preoccupazioni climatiche come il riscaldamento globale, l’inquinamento, un’eccessiva dipendenza dalla tecnologia, la pesca eccessiva e la deforestazione, dimostrando la loro consapevolezza sui problemi che interessano il nostro pianeta.
Tuttavia, nonostante i timori per lo stato attuale del pianeta e la sua preoccupante traiettoria da qui a 50 anni, nei disegni dei bambini è trapelato un travolgente messaggio di speranza per il futuro. La stragrande maggioranza ha disegnato un mondo naturale, pieno di animali e piante, nell’immaginario di un mondo ideale.
È chiaro che i bambini non sono ignari della crisi climatica e stanno già pensando a come adoperarsi per ottenere il loro mondo ideale. “Un mondo con neve, pattinaggio sul ghiaccio, cibo illimitato e arcobaleni” o “un mondo che è felice e che balla” potrebbe essere raggiungibile dopo tutto, se iniziamo ad attuare cambiamenti reali già da ora.