I rappresentanti del Comune di Oristano, della Fondazione Oristano, dell’Istituzione Sartiglia e dei Gremi di San Giovanni e San Giuseppe e dell’Associazione Cavalieri si sono incontrati questa sera a Palazzo Campus Colonna e hanno ribadito la ferma volontà di lavorare perché nel 2022 la Sartiglia si possa svolgere regolarmente.
“L’incontro si è svolto in un clima di grande collaborazione ed è servito per affrontare alcuni temi specifici legati alla prossima edizione della giostra – osserva il Sindaco e Presidente della Fondazione Oristano Andrea Lutzu -. Tra questi quelli legati alle scuderie e dei contributi ai cavalieri. Per le scuderie la Fondazione Oristano si farà carico di sistemare strutture provvisorie per risolvere il problema di quelle pariglie che al momento non ne dispongono. Per i contributi e i premi, invece, la Fondazione Oristano attende la pubblicazione della Legge Omnibus che le assegna le risorse per la Sartiglia 2020. Compiuto questo passaggio la Fondazione si attiverà per liquidare le somme dovute”.
“Per quanto riguarda la prossima edizione della Sartiglia tutti siamo concordi nel volerla organizzare – prosegue il Sindaco Lutzu -. Nonostante una ripresa dei casi, l’evoluzione della situazione sanitaria ci fa ben sperare e i tempi sono maturi per iniziare a prendere qualche impegno in vista della prossima edizione della giostra. Tutti siamo concordi nel voler procedere uniti nell’organizzazione della manifestazione”.
“Un progetto di sicurezza oggi può solo ipotizzare degli scenari, ma al momento è difficile poterlo concretizzare perché la situazione, e conseguentemente la normativa, è in continua evoluzione – ha aggiunto il Sindaco Lutzu -. Al momento, viste anche le novità in materia di capienza e di accesso ai luoghi della cultura e dello spettacolo, e con tutta la prudenza necessaria per l’evolversi della situazione sanitaria, possiamo dire che esistono le condizioni perché nei due percorsi tradizionali, via Duomo e via Mazzini, la Corsa alla Stella e la Corsa delle Pariglia si possano correre”.