“Per rilanciare il Partito democratico sardo abbiamo messo a disposizione di tutte le democratiche e i democratici il nostro contributo al percorso congressuale.”
Questo ha dichiarato la deputata Romina Mura (Pd) rilanciando i contenuti della proposta congressuale sottoscritta da duecento esponenti dem, sintetizzata in una lettera agli iscritti e agli elettori del Pd sardo.
“Per fermare un presidente di Regione rassegnato e distratto dai giochi di palazzo siamo convinti che il partito si debba riappropriare della sua originaria dimensione popolare, e che si debba avviare una discussione pubblica, franca e leale. Perciò alle mozioni congressuali proponiamo un processo politico chiaro e di cambiamento, incentrato sui temi e sulla nuova classe dirigente che quei temi dovrà interpretare, con la credibilità e la reciproca fiducia che nascerà dalla condivisione”.
“Negli ultimi giorni abbiamo aperto un dibattito di idee che può essere integrato, migliorato, confutato ma – precisa la parlamentare dem – assolutamente non ignorato. Le eventuali convergenze o divergenze avvengano sulle proposte concrete, non sulle fisionomie personali”.
Tra i punti richiamati nella lettera, oltre all’alternativa a Solinas, all’agenda sociale, alle aree interne e alla forma partito, Mura evidenzia la “questione sarda, che comprende lo sviluppo dell’autonomia regionale e il rapporto con i movimenti e i partiti dell’autodeterminazione”, e il tema della scelta del prossimo candidato alla Presidenza della Regione, che deve avvenire “con un metodo democratico e partecipato da tutte le forze della futura coalizione”.