Nuova Pubblicazione per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, Pelle e Ossa di Aleksandr Malinin (a cura di Paolo Galvagni)
I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno sono lieti di comunicare l’uscita del nuovo libro di poesia di Aleksandr Malinin dal titolo “Pelle e Ossa” a cura di Paolo Galvagni.
“Nel libro di Aleksandr Malinin il sentimento si emancipa dall’individuo per diventare ritmo. Il titolo, oltre a condensare una descrizione, indica chiaramente la ricerca: «ossa e pietre, /tutto ciò di cui siamo ricchi».Il soggetto poetico si assottiglia, minuscolo «come un formaggino», «Rosso e secco», viene ricordato attraverso le tracce adipose: «Esca da me questo grasso, chiamato ansia, chiamato ardore, definito spavento… colando su un piatto vuoto». L’intervento poetico consente al soggetto, «noi tali», di perdere peso attraverso situazioni quotidiane: «usciremo senza alcun battito, /durante la tosse».
Non si tratta di poesia funeraria, l’autore si appella, al contrario, all’«abbondanza» del reale. L’attenzione alla fisicità porta a collegamenti edilizi inaspettati: «Si scosta dall’anima la nuova carta da parati/e non c’è nulla sotto di essa, /una muratura sconnessa… stringiti a questa fessura, come allo spioncino:/è così buio nel tuo corpo». (dall’introduzione di Alberto Pellegatta)
Aleksandr Malinin è nato nel 1991 a Joškar-Ola; attualmente vive a San Pietroburgo. Suoi versi sono pubblicati nei siti letterari “Polutona”, “Literratura”, “TextOnly”, “Novaja karta russkoj literatury”, nelle riviste “Vozduch”, “Nosorog”, “Paradigma”, “Kontekst”. Ha pubblicato le raccolte poetiche Legkij vzmach reki [Il lieve battito del fiume] (2016), Nevod [La rete a strascico] (2016).
Ha partecipato al tredicesimo Festival dei nuovi poeti (San Pietroburgo 2018). Suoi versi sono apparsi in traduzione italiana nella rivista “Atelier”, nell’antologia Planetaria (Taut 2020), alla cui presentazione milanese è stato invitato (febbraio 2020). Conoscitore della lingua italiana, ha tradotto in russo alcuni poeti italiani contemporanei.