La quantità di arresti per spaccio e soprattutto quelli per coltivazione illegale di infiorescenze che immetteranno droga nelle nostre comunità è la dimostrazione che l’attuale tendenza a mettere il profitto prima dei valori, il profitto prima della salute, il profitto prima della persona, è l’unica ideologia portata avanti da chi vuole un decadimento della società.
Anche negli ultimi sette giorni, in Sardegna, gli articoli relativi ad arresti dovuti a questo tipo di attività sono stati davvero numerosi. Inoltre, come sempre nel caso delle sostanze stupefacenti, non son mancati articoli che parlano di persone che si sono messe alla guida pur essendo sotto l’effetto di stupefacenti. Nonostante questo, la tendenza a sminuire e giustificare chi alimenta spaccio, consumo e “ludicità” di certi tipi di droga, non manca di farsi sentire imputando alle ideologie il fatto che sia largamente consentita la coltivazione di certi tipi di infiorescenze. Potrebbe non essere un problema se si parlasse dell’impiego della canapa in ambito tessile, ma quando si parla di fumare le infiorescenze derivanti dalla stessa, lo sforzo primario dovrebbe essere indirizzato a far comprendere quali e quanti siano gli effetti negativi derivanti dal consumo di marijuana e qualsiasi altro tipo di droga. Invece gli schiavi dell’ideologia de “il profitto al primo posto” si schierano contro la salute delle persone.
Non certo i volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga che, a partire da lunedì 8 e per i giorni successivi, distribuiranno materiale informativo contro l’uso di qualsiasi stupefacente a Cagliari, Decimomannu e Nuoro per continuare a informare i ragazzi su cosa davvero sia la droga. “La droga è l’elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale” disse il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard. Lo scopriamo tutti i giorni e i volontari in particolare, quando effettuano le iniziative di prevenzione, vengono a conoscenza si storie legate alla droga che danno immediata comprensione del motivo per cui ci ritroviamo di fronte ad un lento declino culturale della nostra società. Se gli sforzi intesi a prevenire il consumo e quindi lo spaccio di droga fossero pari a quelli effettuati per la repressione, è certo che in pochi anni potremmo ottenere le nostre comunità libera dalla droga.