Regione Sardegna, Corte dei Conti: no a cda enti e agenzie
‘Moltiplicazione costi’. Fasolino: specificheremo esborso identico
Cagliari – “Perplessità” dalla Corte dei conti di Cagliari sul possibile ritorno dei Consigli di amministrazione in enti, agenzie, istituti e aziende regionali e di altri enti pubblici che operano nell’ambito della Regione, contenuto in un disegno di legge della giunta regionale.
“Comporterà necessariamente una moltiplicazione dei costi che nei precedent esercizi avevano subito una significativa riduzione con l’introduzione della figura dell’amministratore unico- ha evidenziato questa mattina il procuratore regionale della Corte, Bruno Tridico, durante il giudizio di parifica del rendiconto della Regione per l’esercizio 2020-.
Detta modifica dovrà, necessariamente, essere vagliata, nella legittimità sua e dei relativi esborsi finanziari, alla luce del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, ovvero della regola dell’amministratore unico che può essere derogata con la nomina di un Consiglio di amministrazione solo sulla base di una delibera assembleare motivata con riguardo a specifiche ragioni di adeguatezza organizzativa e tenendo conto dell’esigenza di contenimento dei costi”.
Rassicurazioni in questo senso sono giunte dall’assessore al Bilancio, Giuseppe Fasolino: “La questione si potrà risolvere facilmente- spiega alla ‘Dire’- specificando in norma che il costo dei cda sarà identico a quello dell’amministratore unico”.