Il Parco ha una nuova sede: inaugurazione a Santadi, in Località San Pantaleo. La nuova collocazione individuata dalla legge istitutiva e dallo statuto del parco
Il Parco Naturale della Sardegna di Gutturu Mannu ha una nuova sede. Nei giorni scorsi si è svolta l’inaugurazione dei locali, individuata dalla legge istitutiva e dallo statuto del parco, a Santadi, in località San Pantaleo.La sede amministrativa ospiterà gli uffici del parco e un centro informazioni utile per orientare la visita nel Parco e in cui trovare pubblicazioni, depliants e acquistare gadget. Poco distante, in un altro edificio, grazie a un finanziamento comunitario, nascerà invece un centro visite in cui verranno sviluppati racconti tematici che evidenzieranno particolari aspetti del parco.
All’inaugurazione hanno partecipato i sindaci dei 10 comuni del parco, il presidente dell’unione dei comuni, la presidente del WWF Italia, i rappresentanti del corpo forestale di vigilanza ambientale e dell’Agenzia regionale Forestas.
LA STORIA DELLA NUOVA SEDE
La nuova sede si trova in un edificio storico in cui erano ospitati gli uffici della Società francese di proprietà della ditta Petin et Gaudet. Essa, alla fine del 1800, impiantò, in località Pantaleo (Santadi), una fiorente e avanzatissima industria per la distillazione secca del legno con produzione di carbone vegetale, acido acetico, acetone e alcool metilico, oltre ai prodotti secondari derivanti dalla lavorazione del catrame del legno, creosoto e guaiacolo.
Industria che rivoluzionò il processo della carbonizzazione del legno, fino ad allora praticato, in Italia, soprattutto nelle carbonaie; creò ricchezza e occupazione – diverse centinaia di addetti – e divenne floridissima senza distruggere il soprassuolo boschivo, che, ancora oggi, pressoché integro, ricopre validamente le vallate e le pendici di quei territori, ricompresi attualmente nelle foreste demaniali di Pantaleo e Gutturu mannu.
Il compendio boscato era collegato al mare mediante una ferrovia a scartamento ridotto di circa 28 chilometri che collegava Pantaleo a Porto Botte. L’attività terminò nel 1920.