“Nei giorni scorsi il Governo ha deciso il piano di riparto dei fondi, i 630 milioni del PNRR, destinati alle opere infrastrutturali all’interno delle Zone Economiche Speciali d’Italia. Un piano che sarà esaminato entro il 2 dicembre prossimo sul tavolo della Conferenza Stato – Regioni e all’interno del quale, la Regione Sardegna, farà, purtroppo, la magrissima figura dell’ultima della classe”.
“Delle otto Zes previste nel Sud Italia, soltanto una, quella della Sardegna, non è stata ancora istituita. E quali siano le motivazioni di questa incomprensibile situazione di stallo resta ancora un mistero. Le ultime notizie da parte del Presidente Solinas a riguardo risalgono allo scorso 23 giugno quando il Governatore celebrò l’approvazione da parte della Giunta di un ulteriore aggiornamento del Piano di Sviluppo Strategico. Il Presidente dichiarò inoltre che ‘con l’ultimo adeguamento al documento viene quindi eliminato un altro ostacolo di carattere tecnico che rischiava di rallentare l’esito della procedura per l’istituzione della Zes”.
“Sono trascorsi mesi da allora e nessun passo in avanti è stato ancora compiuto.
Mentre nelle casse delle altre regioni italiane, tra le quali Campania, Puglia, Basilicata, arriveranno centinaia di milioni di euro del PNRR, alla Sardegna ne spetteranno soltanto 10 milioni.
Questo governo regionale che tanto celebra la fiscalità di vantaggio per i sardi ne ha, di fatto, decretato il fallimento”.
Così i consiglieri pentastellati Michele Ciusa, Alessandro Solinas, Desirè Manca, Roberto Li Gioi, hanno presentato un’interrogazione al Presidente Solinas e alla Giunta per conoscere lo stato dell’arte dell’iter del Piano di Sviluppo Strategico finalizzato all’istituzione della fiscalità di vantaggio per la Sardegna.
“L’impegno tanto profuso dal Presidente Solinas per l’introduzione del principio di insularità in Costituzione – concludono – viene svilito dalla realtà dei fatti, che indicano invece la totale mancanza di capacità dimostrata nel perseguire altre strade, anche già disponibili, finalizzate a colmare il gap che ci separa dal resto d’Italia. La Sardegna non avrà accesso ai fondi che merita ma si dovrà accontentare delle briciole”.