Dal giorno 11 dicembre 2021, presso Villa Marisa Bed, Breakfast & Books, piccola realtà ricettiva sita nella città di Pavia, sarà ospitata una personale dell’artista Maria Jole Serreli.
Il filo conduttore dell’esposizione esalta la centralità del libro come testimone della memoria personale e collettiva, la cui preservazione costituisce il nucleo vivo della poetica dell’artista, attraverso il recupero, l’intreccio e l’elaborazione degli oggetti quotidiani in emozionanti opere di intima e intensa bellezza. L’esposizione si avvale di opere inedite, create su commissione per Villa Marisa Bed, Breakfast and Books, che vanno a completare un progetto nato nel 2015 dall’incontro dell’artista con Gisella Trincas, presidente U.N.A.SA.M. Il progetto prosegue nella dimensione intima della dimora il cui concept, dedicato alla memoria familiare, denota una forte impronta culturale, avvalendosi di un’imponente biblioteca privata interamente a disposizione degli ospiti e, a partire dall’incontro con Serreli, di spazi dedicati alla fruizione dell’arte come elemento di connessione umana.
L’esposizione è a cura di Lara Cerutti, editor e patron della struttura. È a disposizione un catalogo curato dalla stessa insieme a Barbara Santoni, con prefazione di Loris Cereda, e in collaborazione con la Casa Editrice ExCogita.
La sua è una poetica archeologica: l’artista scava, rovista, fruga con mani da bambina nel ciarpame delle soffitte polverose e negli scantinati della memoria; memoria che, con la perizia del ragno, Serreli intesse con quel filo sanguigno che ricompone i reperti di un mondo perduto, restituendoli a nuova vita.
In mano all’artista, i libri d’epoca della collezione privata di Trincas mutano da beni di consumo a oggetti di culto, facendosi silenziosi compagni, testimoni del fluire del tempo privato e di un passato che riverbera nel presente e pone domande sul futuro.
In questa sezione elaborata durante il lockdown, il libro è autentico genius loci di una narrazione in bilico tra tormento e pacificazione, dove solitudine e isolamento fungono da amplificatori di senso: la nostalgia del passato, l’incertezza del futuro, il ritrovato valore del tempo, la fragilità esistenziale.
Nel rispetto delle recenti disposizioni in materia di contenimento dell’emergenza COVID-19, l’inaugurazione, alla presenza dell’artista (prevista inizialmente nel giorni 11 e 12 dicembre 2021), verrà procrastinata in data da definirsi. Chiunque voglia visionare le opere potrà comunque contattare, su appuntamento, il seguente indirizzo email : [email protected]
Maria Jole Serreli è pittrice, scultrice, fiber artist e performer, capace di declinare i differenti linguaggi dell’arte contemporanea secondo una cifra personale e sempre riconoscibile. Nata a Roma nel 1975, vive e lavora in Sardegna a Marrubiu. La sua prima mostra personale risale al 1999. Nel 2010 vince la borsa di studio “Workshow, laboratori creativi in rete” con residenza artistica a San Sperate, presso la Scuola internazionale di scultura: qui conosce Pinuccio Sciola, alla cui memoria e al cui magistero rimane profondamente legata. Prende parte a numerose esposizioni in autorevoli sedi in Italia e in Europa, tra le quali l’Università di Pisa, il Macro Testaccio di Roma, l’ArtMooreHouse di Londra, Amburgo, Parigi; poi anche in Cina all’Eachway Century Fashion Museum di Shenzhen (a cura di Barbara Santoni) e a Chongqing, ospite di un importante progetto governativo sulla ceramica, attualmente in corso. Nel 2020 all’EXMA di Cagliari una speciale mostra personale dal titolo A casa mia avevo tre sedie, curata da Simona Campus, afferma la sua crescita artistica. Fonda a Marrubiu The Art House Space, progetto di casa-atelier e futura residenza artistica, dove è ospitato anche il suo studio. Artista poliedrica, è stata premiata al Lìmen Arte 2015 di Vibo Valentia.
Articolo precedenteSanta Teresa Gallura – Auditorium Comunale “Nelson Mandela”, stagione di prosa: “Viaggio tra storia ed emozioni”
Articolo successivo Covid, Draghi “Abbiamo bilanciato libertà e sicurezza”