MANOVRA BILANCIO 2022 – I pensionati artigiani sardi apprezzano lo sforzo del Governo per conciliare interessi di società civile, imprese, consumatori e soggetti deboli. Paola Montis (Presidente ANAP Sardegna): “Strada giusta ma fare di più su caro bollette e sulle pensioni”.
L’ANAP Sardegna, l’Associazione dei Pensionati Artigiani diConfartigianato, apprezza lo sforzo del Governo nel conciliare i
diversi interessi di categorie, classi sociali, imprese, consumatori,
soggetti deboli nella Manovra di Bilancio 2022 in discussione al
Senato su tematiche assai divisive quali quelle delle tasse, del
welfare, delle pensioni, in un contesto in cui il Paese ha enorme
bisogno di politiche espansive per consolidare e rendere stabile la
ripresa in atto. I pensionati artigiani sardi,
infatti, ritengono che sul tema del fisco sia abbastanza equilibrata
l’impostazione che vede l’impiego di 7 miliardi su 8 per la riduzione
delle tasse a lavoratori, pensionati, famiglie, a patto che i redditi
dei nostri pensionati, che hanno una tassazione tra le più alte in
Europa, non subiscano ulteriori discriminazioni fiscali e si tutelino
i redditi più bassi aumentando per loro la “no tax area”.
“A proposito di redditi – commenta Paola Montis, Presidente di ANAP
Sardegna – viene riaffermata la necessità della rivalutazione piena
delle pensioni dal 1° gennaio 2022, ponendo termine finalmente alle
parziali o nulle rivalutazioni che si sono susseguite per legge negli
ultimi anni che hanno portato a importanti svalutazioni degli importi
pensionistici”. “Sarebbe, inoltre, necessario non solo un recupero,
seppur graduale, delle somme perdute – continua la Presidente – ma
anche la riforma del meccanismo di rivalutazione annuale calcolata
dall’ISTAT, adottando l’indice dei prezzi al consumo armonizzato per i
paesi dell’Unione europea (IPCA), includendo i generi di prima
necessità, le spese farmaceutiche, le prestazioni specialistiche non a
carico del Servizio Sanitario Nazionale, le spese per le assistenti
familiari”.
Dall’ANAP Sardegna arriva anche l’apprezzamento per la definizione,
nella Legge di Bilancio, dei Livelli essenziali delle prestazioni
sociali per la non autosufficienza: “Questo costituisce il primo passo
per una riforma di civiltà invocata a gran voce da noi e da larghi
settori delle associazioni, dei cittadini, del volontariato –
sottolinea la Montis – nonché l’aumento dello stanziamento per il
Fondo per la Non Autosufficienza, anche se va sottolineato che tali
risorse sono assolutamente inadeguate per cominciare ad avviare
cambiamenti efficaci almeno nel campo della domiciliarità, come ha
avuto modo di sottolineare anche il “Patto per il welfare e la non
autosufficienza”.
Poi un passaggio sul “caro bollette”, essendo i pensionati,
specialmente gli ex lavoratori autonomi che hanno importi medi di
pensione molto bassi, molto toccati dagli aumenti che si sono
verificati in questi ultimi tempi, pur ritenendo che sia un passo
molto positivo quello di aver previsto la destinazione, in Legge di
bilancio, di risorse per alleviare l’impatto degli aumenti sui
consumatori “auspica che il Governo e il Parlamento destinino allo
scopo ulteriori risorse per il sostegno di quanti non sono in grado di
pagare importi maggiorati per servizi da considerare vitali”.
Infine, ANAP Sardegna apprezza le norme contenute in Legge di Bilancio
che stanziano maggiori risorse per il Fondo Sanitario Nazionale, per
la lotta al Covid con farmaci e vaccini, per il personale medico,
nonché per lo smaltimento delle liste di attesa.