VII Congresso FASI dell’Associazionismo degli emigrati sardi
VII Congresso FASI. Ha preso il via il VII Congresso della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia con il Consiglio Direttivo Nazionale per la ratifica delle regole congressuali con l’elezione delle due Commissioni, la prima per la Verifica poteri ed elettorale, la seconda per le tematiche congressuali che si occuperà dei temi dibattuti.Per affrontare la tre giorni di lavori presso il Centro Congressi dell’NH Hotel di Assago Milanofiori, al cospetto di circa 350 delegati, in rappresentanza dei 70 circoli, operanti in 11 regioni d’Italia e in 45 province (due in più rispetto al precedente Congresso che si era svolto a Quartu Sant’Elena nell’ottobre 2016), a cui aderiscono 33.000 sardi, sono stati eletti Presidente del Congresso Antonello Argiolas. Vice Presidenti Angelino Mereu e Pasqualina Pira.
Il primo intervento è stato di Arianna Censi, Assessora alla Mobilità del Comune di Milano, in rappresentanza del Sindaco Giuseppe Sala di cui ha letto un messaggio di saluto a nome della città ed encomio per la comunità sarda presente sul territorio.
Sostanzioso l’intervento di Alessandra Zedda, Vicepresidente della Regione Sarda e Assessora Regionale del Lavoro, con delega all’Emigrazione, che ha seguito i lavori per tutta la durata del Congresso. Un excursus sui due anni trascorsi nel suo ruolo istituzionale in particolar modo, ricordando il primo incontro sui trasporti a Saronno. La Zedda ha portato il saluto del Governatore della Sardegna, Christian Solinas.
Il tema dei trasporti rimane in primo piano nelle argomentazioni quotidiane che interessano le sorti sociali ed economiche dell’isola. Così Alessandra Zedda nelle sue parole, risalta il ruolo universale dei sardi nel mondo su come con abnegazione e dedizione si esaltano le peculiarità della lontana terra natia. Lo manifesta attraverso il suo ruolo istituzionale e la sinergia proficua avuta con il mondo dell’associazionismo sardo non solo in Italia, viste le sue esperienze d’incontro avute all’estero. Missionari illuminati per rappresentare la Sardegna nel mondo: l’emigrazione sarda ha un enorme valore esercitato dalle persone che s’impegnano quotidianamente attraverso le attività culturali dei circoli. Questo con enfasi è il messaggio che l’Assessora al Lavoro, evidenzia con forza e parsimonia.
La relazione di Serafina Mascia, Presidente F.A.S.I uscente che ha dato il benvenuto alla platea e agli ospiti presenti. Parole sulla nostra attualità, legata alla pandemia, alle persone che abbiamo perso una percentuale alta anche all’interno dei circoli. Serafina le ha ricordate tutte nel silenzio generale frammezzato da lunghi e toccanti applausi. Ma il desiderio di ripartire è forte e la gente sarda è gente determinata. Un momento toccante evidenziato dalla commozione della platea.
I nostri circoli – dice Serafina Mascia, ricalcando il documento di presentazione del Congresso – , nonostante le chiusure e le difficoltà dovute alla pandemia, hanno continuato a lavorare nelle modalità on line su numerose iniziative con grande generosità, ma l’emergenza vissuta e non ancora conclusa ci ha fatto comprendere ancora di più il valore della solidarietà, dell’aggregazione e delle occasioni di incontro: l’emigrazione non è solo memoria del passato, ma è una realtà in costante divenire con modalità inedite, imprevedibili, che dobbiamo saper comprendere in un incontro virtuoso fra passato e futuro, per aprire nuove strade nel segno della nostra identità e di un futuro di progresso e sviluppo per la nostra isola.
Serafina evidenzia il desiderio di portare avanti con forza le tematiche Congressuali rispettando tempistiche e ideali anche per dare un segnale a noi stessi. Abbiamo scoperto – evidenzia – nuove modalità per fare cultura, dove ci si riusciva ad incontrare e confrontare.
Il filo conduttore è stato certamente quello di tornare alla normalità attraverso i primi incontri per discutere, per cercare obiettivi, per fare programmi. E il fatto di ritrovarsi per questo VII Congresso, è un passo importante per il futuro dell’associazionismo.
La tematica calda dei trasporti, è stata successivamente ampiamente toccata dalla Mascia, che ha evidenziato le battaglie F.A.S.I. in tutti questi anni per legittimare le richieste attraverso i numeri nella bigliettazione fatte nei circoli, nel dialogo spesso complicato con i vettori dei trasporti.
Ma sono anche altri i momenti cruciali affrontati in questi ultimi cinque anni di Presidenza. Oggi diventa necessario riprogrammare il futuro con nuove idee anche al cospetto di una emigrazione che inesorabile continua a colpire la Sardegna con nuove dinamiche. Quale sarà il futuro dei nostri circoli? E’ questo l’aspetto prioritario dei dibattiti nelle associazioni. E’ necessario investire nei giovani ascoltando le loro progettualità e assecondando le loro visioni del futuro.
Particolarmente propositivi anche il dialogo con le istituzioni della Regione Sarda, attraverso la figura dell’Assessora Alessandra Zedda, che ha compreso anche i momenti di difficoltà dovuti alla chiusura a causa del covid.
Manteniamo la nostra base di volontariato con aspetti solidaristici, ma siamo – dice la Mascia – una risorsa enorme per l’isola per i tanti aspetti di promozione.
E’ stata strutturato dalla F.A.S.I. in questi anni anche il progetto Sarda Tellus che riguarda la promozione dei prodotti sardi e dei suoi territori.
Necessità per concludere, guardare in faccia la realtà che sottolinea per carenze di risorse umana, la difficoltà di qualche realtà associazionistica. Ma la F.A.S.I. si adopererà per mantenerli in vita, affidandoli a giovani risoluti e determinati. Ma è imprescindibile dare fiducia, sempre.
Dobbiamo farci conoscere e far rammentare la nostra storia – chiude la Presidente F.A.S.I. uscente, commossa e riconoscente per i dieci anni vissuti alla guida della Federazione. Un ringraziamento per i membri dell’Esecutivo che lasciano, come Paolo Pulina, Antonello Argiolas, Mario Ledda, Simone Pisano.
A corollario della prima giornata del VII Congresso F.A.S.I., sono intervenuti:
Roberto Mura, Consigliere regionale della Lombardia, ha portato il saluto dell’istituzione che rappresenta. Ha raccontato brevemente il suo dialogo personale con l’isola, viste le origini sassaresi.
Elvira Serra, giornalista e scrittrice, componente del Comitato ministeriale per le celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Grazia Deledda, racconta tratti esistenziali del Premio Nobel per la Letteratura, dal carattere forte e volitivo.
Giorgio Macciotta, Presidente Casa Gramsci di Ghilarza che ha raccontato gli aspetti dell’emigrazione sarda nei primi anni cinquanta, quando in massa si lasciava la propria terra. E il ricordo della figura di Antonio Gramsci attraverso l’universalità del suo pensiero.
Michele Cossa, Presidente Commissione Speciale Insularità del Consiglio regionale sardo. Il percorso dell’approvazione il 3 novembre scorso dopo un lungo percorso burocratico a cui hanno aderito notevolmente gli emigrati sardi, del riconoscimento delle misure necessarie per gli svantaggi derivanti dall’insularità
Una pagina straordinaria per la Sardegna e per i sardi. Abbiamo finalmente davanti a noi la possibilità di invertire la rotta e ridare dignità alla Sardegna e a tutti i sardi – spiega Cossa -. Da questo momento abbiamo la responsabilità di andare fino in fondo affinché nessun giovane sardo possa più avvertire l’insularità come freno rispetto alla propria volontà di fare, intraprendere, creare ma, al contrario, possa trarre da questa condizione la forza per crescere e far crescere la nostra Isola. L’introduzione in Costituzione del principio di insularità – chiarisce – è la madre di tutte le battaglie per il futuro della Sardegna.
I primi saluti arrivano dalle Federazioni delle Associazioni sarde dell’estero, come Marga Tavera dall’Argentina. Massimo Zedda consigliere regionale ex sindaco di Cagliari. Gianni De Candia presidente della Cooperativa del Messaggero Sardo. Onorevole Salvatore Deidda – Camera dei Deputati.
Dopo il dibattito congressuale c’è stata l’inaugurazione della mostra “Io apro all’Unesco”. In chiusura il saluto di Leonardo Marras, presidente della Fondazione Maria Carta, che ha aperto lo spettacolo di canti e musiche tradizionali sardi condotto da Giacomo Serreli con il gruppo a tenore “Su populu sardu” di Oliena e il duo fantafolk con Andrea Pisu alle launeddas e Vanni Masala all’organetto. A seguire la proiezione dei filmati “No Potho Reposare” e “Freemmos”.
M.Perlato