Dopo anni di attesa il porto di Cagliari avrà finalmente un nuovo “Distretto della cantieristica“, destinato ad insediamenti industriali, artigianali e commerciali, nel settore delle attività della cantieristica per la nautica da diporto.
Sono entrati, infatti, questa mattina nel vivo i lavori nel cantiere nell’avamporto di levante del Porto Canale che, in 390 giorni (naturali e consecutivi) ridisegneranno l’area, creando le prospettive per nuovi insediamenti produttivi, con la possibilità di ospitare imbarcazioni con lunghezze fuoritutto fino a 100 metri.
Ad occuparsi della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori, dall’importo complessivo di 27 milioni di euro, l’Ati Rti composta da R.C.M. Costruzioni e Consorzio Integra, con un ribasso del 46,575% sui tempi di esecuzione. Una volta completato il progetto consentirà anche il refitting di megayacht, termine con il quale si comprendono tantissimi interventi, che vanno da una piccola riparazione, fino al rinnovo dell’intera imbarcazione.
“Questo intervento che doterà Cagliari di una vera e propria cittadella della nautica – hanno dichiarato Elio ed Eugenio Rainone, alla guida della Rcm – si avvia in un momento di grande soddisfazione per il nostro gruppo che ha superato indenne il difficilissimo momento vissuto con l’emergenza pandemica come attesta la stimata classifica del più prestigioso quotidiano economico nazionale e premia la scelta ed il coraggio del nostro gruppo di non arretrare, di non fermarsi ed anzi di puntare ad un incremento delle dotazioni strumentali e tecnologiche. Cagliari sarà un ulteriore banco di prova per testare capacità, professionalità e competenze”.
Si tratta di un’opera importante ed attesa da tempo dall’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna, la più estesa geograficamente in Italia, comprendendo l’intera isola e ben 8 porti da gestire, oltre Cagliari anche Olbia, Golfo Aranci, Porto Torres, Oristano, Porto Vesme, Santa Teresa di Gallura ed Arbatax.
L’intervento doterà Cagliari di una cittadella della nautica suddivisa in 15 lotti, dei quali uno di 5 ettari, per consentire l’insediamento di un cantiere in grado di fornire servizi di alaggio e varo, di carenaggio, di manutenzione/riparazione e di rimessaggio invernale, per megayacht.
Altri 4 avranno una superficie di circa 1.35 ha, dimensionati per consentire l’insediamento di cantieri in grado di fornire lo stesso tipo di servizi per imbarcazioni di lunghezza fino a 35-40 metri, 4 di circa 1.25, per imbarcazioni fino a 20-25 metri ed infine 6 più piccoli per imbarcazioni fino a 12-15 metri, rimessaggi, laboratori artigianali ed altre attività complementari con la nautica (falegnamerie, idraulici, elettricisti, arredatori ed altro). Prevista la realizzazione di una viabilità interna per l’accesso da terra ai singoli lotti che avranno tutti un affaccio diretto a mare, tranne quelli di minori dimensioni, nella porzione più interna del Distretto. Per questi è prevista la realizzazione di un canale navigabile, largo 50m e lungo circa 270m.
La protezione dello specchio acqueo del Distretto sarà realizzata con un molo di sopraflutto (molo Sud) e da un molo di sottoflutto (molo Ovest). Lungo il molo guardiano di levante, inoltre, sarà aperto un varco di circa 80m per realizzare un accesso indipendente alle imbarcazioni dirette alla nuova darsena che, quindi, non impegneranno l’imboccatura del porto Canale che rimarrà ad esclusivo transito delle navi commerciali. La quota di progetto dei fondali della nuova darsena e del relativo canale di accesso è di -5m s.m. mentre quella del canale interno, che verrà utilizzato da imbarcazioni più piccole (fino a 25m di lunghezza) è pari a -3.50m s.m.
Per la realizzazione dei piazzali del molo sud e della banchina est e per quello dietro la banchina di riva del Distretto è previsto l’impiego dei sedimenti provenienti dai dragaggi dei fondali del porto di Cagliari.