Questa mattina a Cagliari, presso la sede dell’Arcidiocesi, Confartigianato Imprese Sud Sardegna, con il Presidente Fabio Mereu e il Segretario Pietro Paolo Spada, e Coldiretti Cagliari, con il Direttore Regionale Luca Saba, hanno consegnato al Vescovo di Cagliari, Monsignor Giuseppe Baturi, la statuina raffigurante un imprenditore che usa la tecnologia quale nuovo personaggio del presepe 2021.
Obiettivo dell’iniziativa è aggiungere ogni anno al presepe figure che parlino del presente ma anche del futuro.
Realizzata in cartapesta dalla maestria artigiana, è l’emblema degli uomini e delle donne di buona volontà impegnati, con le loro aziende, a costruire un futuro nuovo, all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità.
Le rappresentanze territoriali dell’Associazione dei Coltivatori e degli Artigiani, stanno replicando l’iniziativa su tutto il territorio regionale e nazionale, per valorizzare la tradizione del presepe che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando.
Con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Coldiretti e Confartigianato, vogliono dare il proprio contributo, per diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile.
“L’anno scorso fu un’infermiera con la mascherina anticovid a ricordare il debito che ci lega in tempo di pandemia a tutti coloro che operano nella sanità – ha affermato Fabio Mereu, Presidente di Confartigianato Sud Sardegna – quest’anno è l’imprenditore che ha affrontato le difficoltà della pandemia per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante le limitazioni e i lockdown”.
“Vuole essere un augurio alle imprese, agricole e artigianali – ha continuato il Direttore di Coldiretti Cagliari Luca Saba – a chi persevera nell’utilizzo della manualità e mantiene vivo il lavoro “artigianale” e il saper fare tradizionale pur non disdegnando la tecnologia, come ben simboleggia la statuina in cartapesta. Allo stesso tempo è anche un ringraziamento per il lavoro che svolgono per la comunità e per la passione che ci ripongono in una attività spesso dura e sacrificante che prosegue e rappresenta il vero made in Italy in una comunità sempre più globalizzata. Un dono che non poteva che essere dato ai Vescovi, la casa di tutti, affinchè ci proteggano e sostengano anche nel nuovo anno”.
“In questo 2021, portiamo nel Presepe il simbolo dei milioni di artigiani e piccoli imprenditori italiani che hanno saputo reagire alla crisi e oggi sono pronti a contribuire alla ripartenza del Paese – ha sottolineato Pietro Paolo Spada, Segretario di Confartigianato Sud Sardegna – la statuina, è l’emblema degli uomini e delle donne di buona volontà impegnati, con le loro aziende, a costruire un futuro nuovo, all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità. Imprenditori che usano gli strumenti digitali e tecnologici per rilanciare le radici profonde della nostra tradizione produttiva, dell’eccellenza manifatturiera made in Italy”.
“Abbiamo voluto rappresentare così l’operosità e il saper fare che animano i nostri imprenditori – hanno concluso Mereu e Spada – protagonisti dello sviluppo economico ma anche attori sociali partecipi della vita delle comunità territoriali. Rinnoviamo la tradizione del Presepe con un segno di speranza: la vitalità e l’ingegno dei nostri imprenditori, il loro slancio per costruire la rinascita economica e sociale dell’Italia”.