Dal 10 al 12 dicembre a Cagliari il Primo Congresso degli Operatori Radiofonici Universitari italiani discute sul futuro della radiofonia universitaria. In arrivo nel capoluogo sardo i rappresentanti di oltre trentatré emittenti studentesche da tutta Italia.
A tre anni di distanza dal successo della tappa cagliaritana del FRU, il festival delle radio universitarie italiane, che nel 2018 ha riunito a Cagliari più di trentatré emittenti studentesche provenienti da tutta Italia, il capoluogo sardo sarà ancora protagonista abbracciando dal 10 al 12 dicembre il Primo Congresso degli Operatori Radiofonici Universitari italiani.
Una tre giorni promossa dall’emittente universitaria UniCa Radio con il sostegno del Comune di Cagliari, nella quale ancora una volta saranno protagoniste le rappresentanze di tutte le radio universitarie italiane appartenenti al circuito RadUni, per permettere la nascita di nuovi progetti e iniziative a livello nazionale ed internazionale.
Quale sarà il futuro della radiofonia e dei media tra i giovani? A questa e ad altre domande cercheranno di rispondere esperti e rappresentanti del settore per definire le linee guida delle attività di comunicazione e la linea editoriale di indirizzo che dovranno seguire le radio universitarie nel prossimo triennio in accordo con l’Agenda europea 2030 a livello nazionale ed europeo.
Un evento cruciale per la comunicazione e radiofonia universitaria nazionale, in grado di accogliere un bacino di utenza di un milione e settecentotrentamila studenti iscritti in tutta la nazione (fonte Miur anno 2019/2020), al quale parteciperanno per l’occasione uno o due delegati per ogni Ateneo, con il fine di contribuire a un sempre maggiore dialogo e rapporto di sinergia con tutte le emittenti presenti.
Le tre intense giornate, permetteranno di conoscere la città di Cagliari sotto un profilo turistico, nonché enogastronomico, costituendo una importante occasione per trasmettere la passione per la Sardegna e per definire le linee guida delle attività di comunicazione e la linea editoriale di indirizzo che dovranno seguire le radio universitarie nel prossimo triennio.
Al fine di migliorare la sostenibilità ambientale tutta la comunicazione sarà diffusa solo attraverso una modalità digitale. Questo permetterà di ridurre lo spreco di carta e allo stesso tempo permetterà ai partecipanti di avere i materiali relativi a brochure e presentazioni in formato tascabile e digitale. Si darà, inoltre, importanza all’utilizzo dei mezzi pubblici per gli spostamenti all’interno dell’area metropolitana, così da abbattere ulteriori occasioni di inquinamento.
Sarà cura dell’organizzazione chiedere al catering l’utilizzo di materiali eco-compatibili con l’intento di ridurre gli sprechi evitando l’eccesso di rifiuti prodotti nel corso delle tre giornate.
IL PROGRAMMA
La prima giornata del Primo Congresso degli Operatori Radiofonici Universitari italiani (venerdì 10 dicembre) si aprirà alle 9 con un momento di accoglienza presso l’Hotel Residence Ulivi e Palme e la registrazione di tutti i partecipanti al convegno.
Nel pomeriggio (alle 16) alla Mem – Mediateca del mediterraneo verranno aperti i lavori con i saluti istituzionali dell’assessore Alessandro Sorgia, seguiti dalla presentazione del programma del progetto “Europa Digitale” con la preziosa partecipazione di Antonio Mura di Europe Direct Regione Sardegna, occasione per affrontare al meglio la tematica del futuro delle radio universitarie italiane, sempre più orientate verso un processo digitale.
La rete Europe Direct (ED) è promossa dalla Commissione europea e conta 45 Centri in Italia e 424 nell’Unione europea con l’obiettivo di agire da facilitatrice tra l’UE e i cittadini a livello locale. Il Centro Regionale di Programmazione della Regione Sardegna coordina lo Europe Direct Regione Sardegna dal 2013, organizzando attività di informazione e comunicazione, iniziative e progetti rivolti ai cittadini e alle cittadine dell’isola per rendere più vicine e concrete le politiche e opportunità europee.
In linea con i suoi obiettivi Europe Direct Regione Sardegna, nell’ambito di “RadUni”, organizza un approfondimento dedicato alle politiche europee sulle nuove tecnologie dal titolo “Un’Europa pronta per l’era digitale”. La Commissione europea è decisa infatti a fare di questo decennio il “decennio digitale” europeo. L’Europa deve ora rafforzare la propria sovranità digitale e fissare norme, anziché seguire quelle di altri paesi, incentrandosi chiaramente sui dati, la tecnologia e le infrastrutture.
Questo importante cambiamento non può che generare nuove sfide e nuove opportunità. Interverranno esperti dello Europe Direct Regione Sardegna, dello Europe Enterprise Network e dello European Innovation Council.
NUR
A seguire (alle 17.30) a salire in cattedra sarà Giulia Degortes dell’Associazione Interculturale NUR, che si occupa di favorire lo sviluppo culturale e sociale locale attraverso la mobilità giovanile internazionale, la formazione interculturale e l’educazione non formale.
Verrà presentata per l’occasione la piattaforma Cagliari Metropolitan City of Learning, della quale l’associazione è partner locale di riferimento in collaborazione con la Città Metropolitana di Cagliari, e che si colloca nell’ambito del più ampio network internazionale delle Cities and Regions of Learning. Si tratta di una rete che promuove il riconoscimento delle competenze maturate in ambito non formale attraverso delle micro-credenziali digitali: i badge (Open Badges, sviluppati da Mozilla).
I badge sono uno strumento eco-friendly e sostenibile, visto che sostituiscono i soliti attestati in carta stampata, e in più sono flessibili, adatti alla generazione dei cosiddetti nativi digitali, condivisibili online tramite social media e con una veste grafica che li rende efficaci anche in ambito professionale, ad esempio per ravvivare un curriculum.
Sono già comuni in altre parti del mondo (negli USA in primis) e si stanno diffondendo sempre più in Europa, tant’è che proprio quest’anno la Commissione Europea ha lanciato delle consultazioni pubbliche riguardanti le micro-credenziali digitali e ha espresso la volontà di puntare su questo sistema. Tramite piattaforma, e tutte le piattaforme gemelle create per ciascuna delle città o regioni partner della rete, si risponde nello specifico a due esigenze: far incontrare la domanda e l’offerta di formazione sul territorio, e certificare le competenze degli utenti.
Le organizzazioni che fanno formazione sul territorio, specialmente in ambito non-formale, possono caricare le proprie attività e dar loro visibilità; gli utenti, a loro volta, possono navigare nella mappa interattiva della città, trovare le attività che corrispondono alle proprie esigenze di apprendimento, iscriversi e ottenere poi dei badge che ne attestino la partecipazione e le nuove competenze apprese.
In questo contesto, l’intervento della Degortes punterà a presentare la piattaforma e i progetti europei portati avanti insieme alle altre Cities of Learning, e nello specifico a presentare un pacchetto di badge creati appositamente per Unica Radio: saranno dei badge pensati per rappresentare e attestare ciascuna delle competenze che i diversi membri dello staff di una radio possiedono, sviluppano e maturano.
I badge saranno creati come un sistema standardizzato, senza “data di scadenza” e replicabile da qualsiasi altra redazione radiofonica nel proprio contesto locale. Verrà creato, inoltre, sulla piattaforma un evento a parte, con un suo badge specifico, per attestare la partecipazione dei presenti alla conferenza, in modo da permettere ai partecipanti di testare immediatamente la piattaforma e dar loro un esempio pratico delle sue potenzialità.
Ultimo appuntamento della serata vedrà Carlo Pahler (editore Unica Radio) impegnato nell’analisi legata ai diritti d’autore a fronte della nuova normativa europea sul copyright.
La giornata di sabato 11 dicembre verrà avrà i suoi appuntamenti dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 alla Mem– Mediateca del mediterraneo, luogo che ospiterà il Primo Congresso degli Operatori Radiofonici Universitari italiani, con i rappresentanti dei media universitari nazionali impegnati sull’analisi del futuro delle emittenti radiofoniche universitarie in Italia. Sarà questa l’occasione per il coordinamento tra le emittenti, il miglioramento del lavoro in sinergia e la definizione degli obiettivi comuni. Una occasione per riflettere insieme e conoscere il territorio.
L’ultimo giorno (domenica 12 dicembre) sarà dedicato alla visita di Cagliari, con passeggiata guidata presso l’Orto Botanico centro importante nel Mediterraneo, la cui superficie è di circa 5 ha, occupa la porzione inferiore della Valle di Palabanda, il cui fondo si allarga dalla porzione più elevata, maggiormente acclive e accidentata, che ospita le Roccaglie della Biodiversità, sino all’ingresso situato nella parte più bassa, presso il quale si trova il settore delle Gymnospermae.
Il giardino sorge su un’area archeologica compresa tra l’Anfiteatro Romano, l’Orto dei Cappuccini (nel quale vi è una cava utilizzata per la costruzione dell’Anfiteatro, in seguito utilizzata come carcere e infine come cisterna) e la cosiddetta Villa di Tigellio, un’area archeologica che presenta i resti di alcune domus romane e di un coevo edificio termale. L’Orto ospita tre cisterne a bottiglia di epoca romana in buono stato di conservazione, di cui una visitabile, alcune vasche di probabile origine romana e un pozzo quasi certamente più recente.
Il giardino confina con l’Anfiteatro Romano lungo il lato di nord-est nella parte alta della valle, con il Dipartimento universitario di Economia e Commercio a nord, con il Viale S. Ignazio da Laconi lungo i lati nord e ovest e con l’Ospedale Civile lungo il lato est e sud-est (fonte Unica).
A seguire verranno chiusi i lavori presso l’Hotel Residence Ulivi e Palme.
Unica Radio
La webradio degli studenti dell’Università di Cagliari è figlia di un progetto universitario nato nel 2007, finanziato attraverso i fondi dedicati alle attività culturali dell’Università di Cagliari e il fondo regionale dell’ERSU Cagliari. L’emittente è una realtà che coinvolge gli studenti e il territorio con partecipazione e numeri in costante crescita.
Negli anni ha attivato diverse collaborazioni con emittenti nazionali tra le quali LA7, RAI, Radio Rai, m2o, Gruppo Editoriale L’Espresso e con associazioni no profit universitarie. Il suo obiettivo principale è rivolto alla promozione di cultura, eventi e informazione.
Porta avanti le passioni degli studenti, ne valorizza le attitudini ed evidenzia le innovazioni del presente. Unica Radio si caratterizza come una emittente sociale: sfrutta la rete e la tecnologia per comunicare con gli studenti e con i giovani. La stazione radio è sempre presente negli eventi culturali e nelle manifestazioni del territorio. Unica Radio ha diretto tecnicamente il World College Radio Day, giornata mondiale delle radio universitarie coordinando la regia mondiale.
Ha ricevuto per l’impegno e la valenza tecnica il ringraziamento dell’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L’emittente è testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari, partecipa al progetto Europeo Europhonica all’interno del Parlamento di Strasburgo e di Bruxelles promosso dall’Associazione Raduni.
Unica Radio è la prima radio universitaria in Italia a trasmettere in DAB+ e a diffondere i suoi contenuti attraverso le principali piattaforme di streaming (Spotify, Google Music su tutte).
Il circuito RadUni
Il 26 marzo 2006 a Firenze nasce RadUni. Un gruppo di persone, che da mesi costruiscono legami e condividono esperienze, decidono di essere i promotori in Italia della diffusione e del radicamento del modello delle college radio americane e anglosassoni. Portare in Italia l’esperienza della radiofonia universitaria diventa la mission dell’associazione. Al momento della fondazione dell’associazione, esistevano nella penisola solo poche radio universitarie.
A fare da apripista furono le emittenti universitarie di Siena e Teramo, rispettivamente Facoltà di Frequenza e RadioFrequenza. Strutturate e complete, trasmettevano su web e in simulcasting su FM. Facoltà di Frequenza è, inoltre, la prima web radio universitaria italiana, on-line dal 2000 e in simulcasting dal 2001.Dal 2004, Verona con FuoriAulaNetwork e le realtà di Padova (RadioBue), Pavia (PaviaLiveU) e Trento si aggiungono nel panorama delle radio universitarie italiane.
In queste città, gruppi di studenti, dopo aver mosso i primi passi anche in radio locali, sognavano di aprire una propria web radio d’ateneo.Nel 2006, 18 persone – tutti studenti o giovani professionisti, si danno appuntamento a Firenze e danno vita al primo raduno nazionale delle radio universitarie. Da qui il nome RadUni.Da quell’incontro, oggi il team si compone di più di 200 soci e 33 radio universitarie sparse su tutto il territorio nazionale.