Viaggio nella testa degli atleti prima di una importante prova sportiva con “Olimpicamente. Pensieri, parole, opere e… campioni” di Fonderia Mercury con adattamento e regia di Sergio Ferrentino in cartellone venerdì 3 dicembre alle 19 (turno A) e alle 21 (turno B) al Cine/Teatro “Olbia” di Olbia, sabato 4 dicembre alle 21 al Teatro “Tonio Dei”di Lanusei e infine domenica 5 dicembre alle 21 al Teatro “Antonio Garau” di Oristano sotto le insegne Stagione di Prosa 2021-2022 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Sotto i riflettori Alessandro Castellucci, Renata Bertolas e Michela Atzeni interpretano i testi di Gianmarco Bachi, Sergio Ferrentino, Luca Gattuso, Antonio La Torre, Mario Mucciarelli e Flavio Stroppini ispirati alle emozioni, le riflessioni, gli stati d’animo dei protagonisti negli attimi cruciali prima di una performance in cui si misurano i risultati di mesi o anni di allenamenti: l’estrema concentrazione, la speranza della vittoria o il timore della sconfitta, la perfetta padronanza del gesto, di ogni muscolo del corpo, la certezza delle proprie capacità, il rischio degli imprevisti, la volontà di superare se stessi.
. «Che cosa pensa un atleta mentre compie un’azione sportiva? Quali sono le parole che passano nella testa di chi sta correndo una maratona, di chi sta lanciando un peso, di chi sta lottando in vasca per vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi?» si chiede il regista Sergio Ferrentino: «”Olimpicamente” vuole dare una prospettiva inedita, una visuale nascosta, ma allo stesso tempo privilegiata» nel raccontare «l’ultimo centimetro dal traguardo, lo sforzo estremo per la medaglia d’oro, l’apoteosi della vittoria, ma anche l’istante della sconfitta».
Focus sui momenti cruciali di un’impresa sportiva con “Olimpicamente. Pensieri, parole, opere e… campioni”, uno spettacolo di Fonderia Mercury con adattamento e regia di Sergio Ferrentino in cartellone venerdì 3 dicembre alle 19 (turno A) e alle 21 (turno B) al Cine/Teatro “Olbia” di Olbia, sabato 4 dicembre alle 21 al Teatro “Tonio Dei” di Lanusei e infine domenica 5 dicembre alle 21 al Teatro “Antonio Garau” di Oristano per una tournée nell’Isola sotto le insegne della Stagione di Prosa 2021-2022 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno dei Comuni di Olbia, Lanusei e Oristano, della Regione Sardegna e del MiC/ Ministero della Cultura e il contributo della Fondazione di Sardegna.
Una pièce originale e coinvolgente che punta sull’ascolto, ricreando sul palcoscenico l’atmosfera di uno studio radiofonico, mentre il pubblico ascolta attraverso le cuffie il racconto appassionante di una indimenticabile performance atletica, di una prova fondamentale che segna la svolta di una carriera e di una vita con le parole dei protagonisti: sotto i riflettori Alessandro Castellucci, Renata Bertolase e Michela Atzeni danno voce ai moderni eroi ed eroine con un’antologia di testi “a tema” scritti da Gianmarco Bachi, Sergio Ferrentino, Luca Gattuso, Antonio La Torre, Mario Mucciarelli e Flavio Stroppini e le musiche originali di Gianluigi Carlone per condividere emozioni, riflessioni e stati d’animo di grandi campioni.
«Che cosa pensava Jesse Owens nello stadio di Berlino mentre correva i 100 metri di fronte allo stato maggiore nazista? Cosa c’era dietro allo sguardo smarrito di Muhammad Alì mentre accendeva il braciere olimpico di Atlanta? Cosa provava Abebe Bikila correndo solitario e scalzo nella notte romana delle Olimpiadi del 1960?»: “Olimpicamente” propone un viaggio nel tempo e nello spazio, nel tentativo di descrivere da un punto di vista inusuale, attraverso la testimonianza di donne e uomini dotati di uno straordinario talento, di tenacia e determinazione, capaci di stabilire e superare tutti i records, un’esperienza irripetibile e avvincente, che rappresenta soprattutto una sfida verso se stessi.
Un’opera corale e densa di suggestioni, in cui al canto degli aedi si sostituisce l’eco delle telecronache, mentre la tecnologia permette di ricreare le condizioni di una trasmissione radiofonica, con gli speakers davanti ai microfoni, pronti a documentare ogni attimo di una prestazione, quasi immedesimandosi in colei o colei che si accinge a correre i cento metri o una lunga maratona, si prepara al salto o al lancio, a una gara di nuoto o a un incontro di boxe o di scherma, a una partita di tennis, si appresta a eseguire una perfetta sequenza ginnica lasciando stupefatta la giuria, entrando nel mito (prima di una fuga per conquistare la libertà).
La bellezza assoluta del gesto atletico, la potenza e l’eleganza, la precisione dei movimenti, ben calibrati, trasformano l’azione sportiva in qualcosa di (quasi) sovrumano, non alla portata dei comuni mortali, che sembrano ammantati della luce della gloria: eppure dietro ogni risultato sono sacrifici e fatica, sudore e impegno, in cui la naturale inclinazione per la corsa o per il volo, l’agilità e la forza, vengono coltivati e esasperati, per ottenere il miglior esito possibile e valorizzare al massimo qualità e capacità individuali.
Nello sport si conferma in un certo senso la natura divina degli esseri umani, la capacità di lottare contro i propri limiti oltre che che contro le leggi fisiche e la forza di gravità, e non mancano le testimonianze sulla lealtà e la generosità dei campioni, incarnazione di quello spirito sportivo riportato in auge dalle Olimpiadi moderne fondate da Pierre de Coubertin.
Sui palcoscenici dell’Isola rivivono storie e azioni memorabili di alcuni dei più famosi e amati atleti in una versione teatrale di “Olimpicamente”: nata come serie di audiodrammi prodotta da Fonderia Mercury per Audible e in onda sulla Rete Due della Radio Svizzera Italiana, trova la sua prosecuzione nell’incontro tra attori e pubblico all’interno di una sala – ora finalmente di nuovo possibile dopo la “sospensione” degli spettacoli e la “chiusura dei teatri” a causa della pandemia. Una sintesi e una selezione dei cinquantuno testi (comunque disponibili in rete) per un evento che unisce il fascino intramontabile della radio alle gesta di campioni leggendari, ormai entrati nell’immaginario collettivo, con i loro trionfi e le loro sconfitte, gli infortuni e le “rinascite”, i records e le medaglie, oltre alla loro personalità e alla loro eccezionale bravura, ancora una volta protagonisti in una gara fino all’ultimo respiro.
Il “catalogo” di “Olimpicamente” spazia da “Abebe Bikila – L’ultimo re” a “Wilma Rudolph – Il vento in quattro”, passando per le storie di “Andre Agassi – Parte di me”, “Carl Lewis – Uno,due, tre e mezzo” e “Cathy Freeman – I’m free”, “Edwin Moses – Tredici passi” e “Eric Moussambani – L’anguilla africana”, “Florence Griffith Joyner – C’era una volta Flo” e “Jesse Owens – L’oro dell’Alabama”, “Josefa Idem – Vincere”, “Muhammad Alì – Senza tremare, mai”, “Nadia Comaneci – Aria e silenzio”, “Novella Calligaris – La riga nera”, “Il sole in un sorriso – Ondina Valla” e ancora “Pietro Mennea – Indicando la luna”, “Richard “Dick” Norris Williams – Coincidenze incrociate” e “Roger Federer – Game, set, match”, “Sara Simeoni – Ti porto in volo”, “Sebastian Coe e Steve Ovett – Il campione si è perso”, “Sergey Bubka – Non fanno per me” e “Son Kitei – Un giorno a Berlino”. Atleti leggendari, i cui nomi e le cui imprese appartengono alla memoria delle generazioni passate e saranno tramandati a quelle future, come una moderna epopea, ricordati e celebrati ogni volta che su una pista o su un campo, in una palestra o in una piscina si svolgono gli allenamenti dei futuri campioni, che traggono ispirazione dai successi (come dai fallimenti) dei loro maestri.
«Che cosa pensa un atleta mentre compie un’azione sportiva? Quali sono le parole che passano nella testa di chi sta correndo una maratona, di chi sta lanciando un peso, di chi sta lottando in vasca per vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi?» – si chiede il drammaturgo e conduttore radiofonico Sergio Ferrentino, che firma la regia di “Olimpicamente”, e sottolinea: «tutti i racconti, anche quelli di sport, nascono con la voglia di rispondere ad alcune domande».
«Gli eventi sportivi sono stati raccontati in molti modi: trasmissioni televisive, approfondimenti giornalistici, biografie romanzate, retrospettive cinematografiche. “Olimpicamente” vuole dare una prospettiva inedita, una visuale nascosta, ma allo stesso tempo privilegiata: raccontare i pensieri degli eroi sportivi durante i loro gesti atletici. L’ultimo centimetro dal traguardo, lo sforzo estremo per la medaglia d’oro, l’apoteosi della vittoria, ma anche l’attimo dell’addio, il record perduto, il sorpasso dell’avversario, l’istante della sconfitta».
Storie di sport, ma anche (auto)ritratti di donne e uomini tesi verso la vittoria, in un istante di assoluta concentrazione, con la consapevolezza che negli istanti successivi si deciderà il futuro, nella durata di una singola, emblematica performance, che vale il sacrificio e l’impegno di una vita.