Nell’ambito di Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei, domani a Sant’Antioco (Sud Sardegna) si terranno la masterclass del costumista Massimo Cantini Parrini, un focus sul cinema breve in Spagna con nove film in visione e una selezione di cortometraggi targati Sardegna.
Seconda giornata, domani (sabato 4) a Sant’Antioco (Sud Sardegna), di Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei, il festival del cortometraggio mediterraneo organizzato dal Circolo del Cinema “Immagini” (FICC), quest’anno alla sua edizione numero diciassette, in programma fino a mercoledì 8 dicembre.Si comincia alle 10.30, nell’Aula Consiliare del Comune, con la masterclass di uno dei più apprezzati costumisti in Italia e all’estero: Massimo Cantini Parrini. “L’archeologo della moda”, come è stato definito, porterà in dote al festival la sua grande passione per i costumi, il suo processo creativo apprezzato e riconosciuto anche a livello internazionale: nel 2020 è stato inserito tra i membri dell’Academy Awards, che ogni anno assegna la statuetta più ambita del mondo del cinema.
Alle 13, sulla pagina Facebook di Passaggi d’Autore, parte il primo appuntamento in streaming della serie Passeggiando con gli autori, con l’attrice Marta Bulgherini in conversazione con alcuni degli ospiti del festival ogni volta da un luogo diverso di Sant’Antioco, in questo caso dal Museo Archeologico Ferruccio Barreca. Massimo Cantini Parrini ha studiato all’Istituto d’arte di Porta Romana di Firenze, la sua città, al Polimoda e si è poi laureato in Cultura e Stilismo della moda all’Università del capoluogo toscano. Ha lavorato in tantissime produzioni cinematografiche, tra le quali Favolacce dei Fratelli d’Innocenzo, Il racconto dei racconti, Dogman e Pinocchio di Matteo Garrone, e Miss Marx di Susanna Nicchiarelli. Il suo palmarès comprende uno European Film Award per Dogman, quattro Nastri d’argento e tre Ciak d’oro. Col film Pinocchio di Matteo Garrone ha ricevuto la candidatura ufficiale agli Oscar 2021 per i costumi.
Focus Spagna
Nel pomeriggio, nella Sala Consiliare del Comune, spazio al Focus Spagna: la produzione di cortometraggi degli ultimi due anni nella penisola iberica verrà approfondita attraverso nove film in visione. Presenti alle proiezioni, i registi Jorge Muriel Mencía, Eloy Dominguez Serén, Abrahm López Guerrero, Javier Marco e Fernando Pomares.
Apertura alle 17.30 con A la cara (Face to face), vincitore del Premio come miglior cortometraggio ai Goya Awards 2021, del regista, produttore e montatore Javier Marco (2020, 14′): Lina è una nota conduttrice televisiva. Si reca a casa di un uomo che la insulta sui social network per avere con lui un vero confronto “faccia a faccia”. A seguire, Ehiza, del collettivo di registi baschi Hauazkena Taldea (2020, 5′), sequel del cortometraggio d’animazione “Homenaje a Tarzán” (“Omaggio a Tarzan”) realizzato nel 1969 dall’artista Rafael Ruiz Balerdi. Ehiza accetta la proposta estetica di Balerdi, ma lungi dallo sguardo coloniale dei film che hanno ispirato quell’opera, ritrae la crudezza della nostra stessa realtà: molestie, violenza e distruzione.
Lo efímero (The Ephemeral), del regista madrileno Jorge Muriel Mencía (2020, 20′), è stato candidato lo scorso anno ai Goya Awards. Racconta di due sconosciuti che si incontrano in un vagone della metropolitana. Entrambi portano con sé il loro passato. Entrambi si guardano a partire dal loro presente. Entrambi determineranno il loro futuro in quel fugace, effimero, viaggio vitale che li unisce per poco tempo. Il documentario Os corpos, di Eloy Dominguez Serén (2020, 11′), è girato in Galizia, dove ogni anno si svolge una delle più antiche forme di carnevale. Distribuite su più giorni, si alternano sfilate con felos e peliqueiros e personaggi che indossano abiti spettacolari. Le scene notturne di una folla festante acquistano, poi, un significato particolare sapendo che questa celebrazione ha avuto luogo appena dieci giorni prima del primo caso di Covid-19 nella regione.
Ha vinto il Premio come miglior cortometraggio d’animazione ai Goya Awards Blue & Malone: casos imposibles (2020, 22′), di Abrahm López Guerrero: Berta visita il vecchio teatro dove la nonna lavorava la notte prima della demolizione. Scoprirà che non è completamente abbandonato. Mortando Malone e Big Blue Cat, i suoi vecchi amici immaginari, sono lì per aiutarla a risolvere un caso impossibile: recuperare la sua voglia di sognare. Due fratelli siriani attraversano illegalmente un confine per entrare in un paese occidentale. La sorella racconta questo viaggio in cui il presente, il passato o l’onirico si mescolano tra loro per diventare sia un sogno che un incubo del nostro mondo attuale. È la storia narrata nel cortometraggio El màrtir (The martyr), di Fernando Pomares (2020, 18′), regista catalano che combina live-action e animazione.
“Non sei l’unico a cui piace affacciarsi sul balcone a vedere come piove e sentire i cani che abbaiano. Ieri ti ho visto con il tuo ombrello rosso e ti ho riconosciuto”, è una citazione dal corto Los perros ladran (Dogs Bark), di Sergio Serrano (2020, 8′), il terzultimo titolo in visione. Un altro Carnevale, ma stavolta a Barcellona, quello raccontato nel film di finzione Las Infantas, della regista Andrea Herrera Catalá (2020, 12′): Ruth coinvolge sua figlia Rihanna in un carro di carnevale. Rihanna di solito si veste come un maschiaccio e Ruth vuole che tutti la vedano come una principessa, ma il tutù e la tiara sono un insopportabile imbarazzo per la docile Rihanna.
Chiude il ciclo di proiezioni targate Spagna Las Heltzear, di Mikel Gurrea (2021, 17′). Donostia, anno 2000, il conflitto basco è in atto. Mentre scrive una lettera al fratello assente, Sara, una scalatrice di quindici anni, si allena per l’arrampicata più difficile di tutta la sua vita.
Intrinas
Dalla Penisola Iberica alla Sardegna: la serata di domani (sabato 4), con inizio alle 21.30, è all’insegna di Intrinas, la sezione del festival dedicata alla più recente cinematografia isolana; in programma una selezione di otto cortometraggi realizzata in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission. What Remains (2021, 11′), il documentario di Marta Massa che apre la serie, intreccia interviste a due donne che parlano della loro relazione col corpo e su come si sia rotta durante la crescita. Il documentario traccia il loro viaggio emotivo, sensoriale e narrativo dall’infanzia all’età adulta, per elaborare l’eredità di uno sguardo opprimente e cercare di riappropriarsi di una propria irremovibile presenza.
Secondo corto in visione, Il Pasquino di Alessandra Atzori e Milena Tipaldo (2020, 3′), racconta la storia della celebre rivista satirica e di alcuni autori sardi che ne assunsero la direzione: Enrico Gianeri, Tarquinio Sini e Giovanni Manca. Il film mette insieme diverse tecniche, dalla stop motion all’animazione digitale dell’archivio della rivista e del materiale fotografico. La visione è accompagnata dalla voce narrante che, facendo il verso ai cronisti dell’Istituto Luce, recita in rima la coraggiosa battaglia che la rivista fece a colpi di vignette satiriche contro il potere.
Pneuma (2021, 18′), il cortometraggio documentario di Alberto Diana, va alla scoperta delle conoscenze secolari dell’arte organaria, tramandate di generazione in generazione, e custodite in un piccolo laboratorio della Sardegna centrale. Oltre il processo artigianale sembra celarsi un moto invisibile e inarrestabile, che sopravvive ai millenni: la rincorsa al soffio della natura, che per i greci antichi era anche lo spirito.
L’ultima Habanera di Carlo Licheri (2021, 18′) rievoca gli ultimi giorni della seconda guerra mondiale a Cagliari. Dietro le quinte di Radio Sardegna, l’annunciatore Ciccio chiede all’attrice Bruna di sposarlo, ma lei rifiuta, perché innamorata di un soldato americano di stanza in città. A causa dei loro sentimenti opposti, creano scompiglio durante una diretta radiofonica, quando arriva improvvisamente una notizia: la guerra è finita. Una giornata particolare, che l’anziano Ciccio rivive quando l’amata Bruna gli appare in una visione di fronte al mare.
Nel cortometraggio di animazione Il volo di Aquilino (2020, 8′) Davide Melis immagina l’incontro tra l’ormai anziano Aquilino Cannas, intellettuale, scrittore, editorialista e tra i poeti più noti e amati di Cagliari, e un fenicottero sulla sua terrazza. Tra i due nasce un dialogo commosso in lingua sarda, la lingua del poeta e la lingua che la “genti arrubia”, la “tribù” di fenicotteri che popola Molentargius, ha imparato a sentire da quando ha scelto lo stagno cagliaritano come dimora.
Efisio e Brunetto sono invece i protagonisti di Un piano perfetto (2019, 15′) di Roberto Achenza: due amici disperati che, nel tentativo di migliorare la loro situazione economica, tentano una rapina in un bar. Ma non tutto va come dovrebbe.
Girato in vari centri della Sardegna, Una nuova voce di Peter Marcias (2021, 13′) si presenta come una sinfonia di immagini e suoni della natura: alberi, boschi, campi, animali; vanghe e picconi che dissodano la terra. Lo sguardo di uomini e donne verso un punto indefinito; il gesto dei bambini che piantano gli alberi. Un atto d’amore e d’impegno per l’equilibrio durevole del pianeta; in una parola: sostenibilità. Il titolo del film, spiega Marcias nelle se note di regia, “è partito da quando il CSV Sardegna Solidale ha cominciato a girare l’Isola per piantare gli alberi, e noi con la nostra piccola troupe siamo andati con loro filmando decine di gesti d’amore, in posti bellissimi e cari, giardini, piazze e comunità (…) A venire fuori è appunto “Una nuova voce”, un breve film su un’iniziativa che mobilita la Sardegna per salvaguardare la natura, l’ambiente, il paesaggio e di riflesso l’intero pianeta”.
Di notte c’erano le stelle, di Naked Panda (2019, 12′), è il primo episodio della webserie antologica “The Shifters, la Terza Missione”, parte di un progetto portato avanti insieme all’Università degli Studi di Cagliari ed il Crea UniCa in risposta al tentativo di fare terza missione in modo innovativo. Ogni episodio infatti è nato partendo dalle ricerche universitarie condotte in Ateneo e trasformate in una sceneggiatura. Il sito internet ed i canali social arricchiscono gli episodi offrendo la possibilità di approfondire gli argomenti tramite i featurette che raccontano i retroscena dell’episodio, il blog, i paper scientifici ed i podcast dei ricercatori. L’impatto dei cambiamenti climatici è il tema di questo primo episodio, Di notte c’erano le stelle, ambientato in un futuro lontano, in cui la Terra è profondamente inquinata e il cielo perennemente annebbiato.
Ad approfondire lo sguardo sui cortometraggi in programma nella serata di domani (sabato 4) la presenza in sala dei registi Carlo Licheri, Alberto Diana, Marta Massa, Roberto Achenza, degli attori di Un piano perfetto Stefano Deffenu e Andrea Carboni, e gli sceneggiatori di Il volo di Aquilino Francesca Mulas e Giacomo Pisano.
Anticipazioni sulla giornata di domenica 5
La giornata di domenica, 5 dicembre, comincerà alle 13 con un nuovo appuntamento in streaming con Marta Bulgherini, stavolta in collegamento dal Museo del Mare e dei Maestri d’Ascia sul lungomare di Sant’Antioco in compagnia di alcuni ospiti del festival.
Alle 17.30 nella sala Consiliare prende il via una serata ricca di proiezioni, con la presenza dei registi Fulvio Risuleo e Kassim Yassin Saleh. Si comincia con otto cortometraggi della sezione Intrecci Mediterranei: I gotta look good for the Apocalypse di Ayce Kartal (Turchia, 2021, 6′); The news di Lorin Terezi (Albania, 2020, 23′); Mirella di Kassim Yassin Saleh (Italia, 2021, 15′); Haut les coeurs di Adrian Moyse Dullin (Francia, 2021, 15′); Luz de presença (A present light) di Diogo Costa Amarante (Portogallo, 2021, 19′); Noir-soleil di Marie Larrivé (Francia, 2021, 20′); La cattiva novella di Fulvio Risuleo (Italia, 2021, 13′); Hors jeu flagrant di Sami Tlili (Tunisia, 2020, 20′).
Alle 21.30 spazio invece a quattro titoli dal Sarajevo Film Festival, presenti la regista moldava Olga Lucovnicova e il greco Manolis Mavris, di cui si proietteranno rispettivamente My uncle Tudor (Moldavia, 2018, 20′) e Brutalia, days of labour (Grecia, 2018, 26′). Planuri de Vacanta (Summer planing) di Alexandru Mironescu (Romania, 2019, 26′) e Bjelko di Almir Zoletić (Bosnia Erzegovina, 2019, 27′) gli altri due corti portati in dote dal festival balcanico.
Tutti gli appuntamenti in programma sono a ingresso gratuito e si terranno nel rispetto delle prescrizioni anti Covid-19, con accesso consentito solo ai possessori di green pass.
Informazioni e aggiornamenti sul sito www.passaggidautore.it e alla pagina www.facebook.com/passaggidautore.
La diciassettesima edizione di Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei dal Circolo del Cinema “Immagini” (FICC) con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Sant’Antioco, della Fondazione Sardegna Film Commission e della Fondazione di Sardegna, con il patrocinio del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna e della Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna, dell’Unicef-Italia e del Touring Club Italiano.