Il Consigliere Regionale della Sardegna, Emanuele Cera, interviene in riferimento al precario stato di salute della sanità oristanese e agli inopportuni recenti spostamenti del personale medico dagli ospedali del territorio.
“Si apprende del lento e progressivo indebolimento degli ospedali minori a scapito dei poli ospedalieri di Cagliari e Sassari”
“È notizia di questi giorni il trasferimento di uno specialista dall’Ospedale di San Gavino con conseguenti riduzioni e la chiusura di certe prestazioni sanitarie nel reparto di cardiologia. Questa situazione va ad aggiungersi ai deficit già presenti nei servizi esterni come gli ambulatori pediatrici, i pacemaker, le visite pre chirurgiche, lo scompenso cardiaco e i primi controlli.
L’ospedale di San Gavino riveste un’importanza fondamentale per il servizio che presta anche al territorio del Terralbese, e mi preme sottolineare, dichiara il consigliere Emanuele Cera, il grande lavoro compiuto con grande sacrificio di tanti medici e di tanti operatori sanitari che soprattutto nel periodo della pandemia sono stati utili e fondamentali per affrontare l’emergenza e l’eccezionalità di questo lungo periodo di crisi che non sembra destinato a concludersi presto.
È sempre notizia di questi giorni che sette medici specialisti in medicina di Emergenza Urgenza finora impegnati al Pronto Soccorso del Santissima Trinità – dove il Pronto Soccorso è stato chiuso – saranno assegnati rispettivamente, 4 al Policlinico e 3 al Brotzu, che sono già sufficientemente coperti, e nessuno è stato trasferito nell’Oristanese nonostante la grave carenza di medici.
Ritengo – prosegue il Consigliere Emanuele Cera – che non si possono spostare i medici dai piccoli ospedali che già si trovano in forte difficoltà e che gli stessi vengano mandati a Cagliari e a Sassari dove la Sanità ha decisamente maggiore copertura, mentre poco o nulla viene fatto per spostare personale medico e sanitario verso gli ospedali minori della Sardegna e in particolar modo ad Oristano e in quelli di Ghilarza e Bosa.
La Sanità per via della emergenza da Covid-19 sta attraversando un momento difficilissimo e in certi momenti la situazione del sistema sanitario è allo stremo.
Questi spostamenti risultano essere ingiustificabili, ribadisce il Consigliere Cera, e occorre un urgente riequilibrio. La Sanita ad Oristano e nell’Oristanese è al collasso, basti pensare che si sta andando avanti con un solo anestesista, mentre invece in altri territori ce ne sono addirittura in esubero. Circostanza che si ripercuote nei vari reparti, soprattutto Ortopedia dove la condizione si avvicina al collasso per impossibi- lità di effettuare interventi e dare riscontro ai pazienti.
La situazione sta diventando veramente paradossale, ingiustificabile e senza alcun senso. La politica sanitaria di questa maggioranza deve essere assolutamente rivisita. Anche la riforma sta andando avanti in una strada diversa rispetto a quella che si era ipotizzata e il decentramento delle funzioni e delle competenze non sta avendo i risultati auspicati. Se non ci sarà un efficace e celere correttivo questo importante obiettivo è destinato a naufragare.
Per questo motivo esorto nuovamente il Commissario dell’ATS Regionale e l’Assessorato alla Sanità ad attivarsi per aprire immediatamente un tavolo permanente di confronto con gli amministratori locali del territorio, e contemporaneamente adottare provvedimenti amministrativi straordinari ed urgenti al fine di restituire una Sanità degna di questo nome anche ai cittadini della Provincia di Oristano a garanzia delle prerogative costituzionali del “Diritto alla Salute”.
Occorre mantenere fede all’impegno assunto conclude il Consigliere Emanuele Cera, per ridefinire la Sanità dell’oristanese in una logica di riequilibrio della Sanità sarda, considerato che al momento vengono date delle risposte esclusivamente a certi territori a scapito di altri.
Questo riequilibrio necessariamente deve interessare quei territori che puntualmente vengono esclusi qua- li il Nuorese e la Gallura, ma soprattutto in modo particolare, questi provvedimenti devono interessare la provincia di Oristano.
Cagliari, 04/12/2021