Abbiamo creato le condizioni perché il lavoro sul Pnrr continui, indipendentemente da chi ci sarà”. Per il premier è comunque “essenziale e necessario per continuare l’azione di contrasto alla pandemia, di rilancio della crescita, dell’attuazione del Pnrr, che la legislatura vada avanti fino al suo termine naturale”. “E’ essenziale per continuare l’azione di contrasto alla pandemia, di rilancio della crescita, dell’attuazione Pnrr, è necessario che la legislatura vada avanti fino al suo termine naturale”, ha aggiunto. Per Draghi “l’arrivo della variante Omicron ha aperto una nuova fase della pandemia, domani si terrà una cabina di regia per capire il da farsi. I vaccini restano lo strumento di difesa migliore dal virus”.
“Le mascherine oggi sono previste all’aperto nel caso di grandi assembramenti, non è esclusa l’applicazione dei tamponi perché nel green pass c’è un periodo in cui la protezione delle due dosi decresce e in quel periodo può essere utile farli”, ha sottolineato il premier.
“Non ci sono ancora nuove proiezioni. Credo sia normale chiedersi se la pandemia continua a diffondersi potrà avere un impatto sulle previsioni di crescita per il 2022, finora non vediamo nulla per l’Italia, lo vediamo ad esempio in Germania – ha aggiunto Draghi -. Molto dipende dal contenimento della pandemia e per questo occorre prendere tutte le precauzioni possibile”.
“A Mattarella deve essere dato un messaggio di affetto, questo credo sia quello che provano gli italiani. Ha svolto splendidamente il suo ruolo con dolcezza e fermezza, ha attraversato momenti difficilissimi del suo settennato, ha scelto con saggezza. E’ l’esempio e il modello di Presidente della Repubblica”, ha poi sottolineato il premier.
Sul fronte europeo il presidente del Consiglio ha spiegato: “La mia visione critica delle regole del Patto di stabilità come erano prima è nota. Oggi è cambiato molto il quadro internazionale. L’Italia è in una buona posizione per far sentire la propria voce. La discussione è appena iniziata, andrà avanti per tutto il 2022. Occorre arrivare a un consenso, ed è importante che il consenso arrivi presto nel 2022, perché la sospensione del patto finisce nel 2023”.
(ITALPRESS).