Portovesme srl, primo produttore di zinco e piombo in Italia, ha annunciato l’intenzione di fermare la produzione di zinco a causa “degli spropositati prezzi dell’energia”. Oggi la presidente della commissione Lavoro della Camera – Romina Mura (Pd) – ha incontrato i rappresentanti sindacali.
“Si deve evitare in qualsiasi modo la fermata della linea produttiva alla Portovesme srl, occorre costruire un tavolo nazionale con Governo, azienda, Enel, sindacati, per trovare una soluzione che risponda all’emergenza, e poi bisogna lavorare su interventi strutturali a livello europeo, per arrivare a un approvvigionamento e stoccaggio congiunto che limiti l’impatto delle oscillazioni dei costi dell’energia.
Inaccettabile l’atteggiamento della Regione, che non è in prima linea in questa contingenza, mentre altre Regioni come il Veneto di Zaia sono già impegnate a provare in tutti modi a evitare fermate di processi produttivi che hanno impatti sull’occupazione” – afferma Mura.
“E’ essenziale attivare nella legge di bilancio il fondo di cui ha parlato il ministro Giorgetti – ha spiegato la parlamentare – per sostenere le Pmi e le aziende energivore di fronte a un insostenibile aumento dei costi dell’energia. In questo fondo ci deve essere Portovesme e per questo indirizzerò al Ministro un’apposita interrogazione.
Non possiamo rischiare che Portovesme si fermi: sarebbe l’impoverimento di mille famiglie e il colpo di grazia al Sulcis e alla Sardegna in generale. Inoltre – ha aggiunto Mura – c’è il serio rischio che fermando una linea di produzione così importante si metta a rischio una fetta di mercato che potrebbe trovare un altro canale”.