“Siliqua – dichiara la sindaca della cittadina Francesca Atzori – è l’ultimo appuntamento del progetto Vivere la Terra una iniziativa che ha visto concretizzarsi le idee e le richieste dei 4 comuni facenti parte dell’Unione dei comuni. Purtroppo gli appuntamenti del 20 e del 30 dicembre sono stati penalizzati dalle recenti restrizioni in vigore dal 24 Dicembre che vietano tutte le feste o simili all’aperto e la consumazione di bevande. Nonostante ciò – continua Atzori – abbiamo scelto di confermare il concerto in programma mercoledì 29 Dicembre che vede tra i protagonisti la nostra bravissima cantante e compaesana, Elisa Marongiu”.
Il programma della due giorni ha subito delle variazioni a causa delle nuove misure di prevenzione COVID. Forti limiti quindi agli eventi che potenzialmente avrebbero potuto causare un aumento di contagi ma via libera a due degli appuntamenti maggiormente caratterizzanti il Festival Vivere la Terra.
Mercoledì 29 dicembre, a Siliqua, sarà quindi una giornata all’insegna della musica con le note e le suggestioni del concerto Sonus de Paschiscedda. Alle ore 19 nei locali del Monte Granatico di via Umberto I i canti sacri della tradizione popolare sarda eseguiti a cura del Maestro Orlando Mascia, da Elisa Marongiu, da Bruno Camedda e Asael Camedda, incanteranno e guideranno i partecipanti alla riscoperta di un repertorio musicale ricco di storia.
Giovedì 30 dicembre, confermato anche l’appuntamento con inaugurazione, all’Esagono comunale di via Oslo, del Murale realizzato dall’artista Davide Pils con il coinvolgimento dei ragazzi del territorio. “L’opera – anticipa la Sindaca di Siliqua – sarà dedicata, in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri che nella Divina Commedia cita il conte Ugolino, al nostro amato Castello di Acquafredda”.
La sera del 30, inoltre, il coro Boxis Nodias di Siliqua si esibirà con una diretta online dedicata a tutta la comunità sarà possibile seguire l’evento sui canali social del coro su Facebook e su Youtube.
“Come Amministratori Comunali siamo molto dispiaciuti di non poter fare di più – conclude Atzori – ma la tutela della salute pubblica viene prima di tutto. Rimane comunque una grande soddisfazione per avere collaborato con grande unità e passione insieme agli amministratori e alle realtà locali per la buona riuscita dell’evento. Quella del festival Vivere la Terra è sicuramente un’esperienza da riproporre, speriamo, senza restrizioni e senza le preoccupazioni che comporta una pandemia ma con la stesso desiderio di promuovere il territorio e di creare momenti di partecipazione sociale. Obiettivi che per le nostre comunità sono fondamentali per lo sviluppo culturale ed economico. In conclusione permettetemi di dedicare un ringraziamento all’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo che ha curato e seguito l’organizzazione, all’Assessore alla Cultura di Siliqua, Isacco Fanni, per l’importante supporto organizzativo, e alla Fondazione Banco di Sardegna per avere finanziato l’iniziativa e ai quattro sindaci colleghi di Vallermosa, Villaspeciosa e Decimoputzu per aver creduto nell’iniziativa e di aver scelto di portare avanti l’evento”.
Il Festival Vivere la Terra si avvia verso la sua conclusione. L’evento, che per un mese ha animato e promosso le bellezze e le peculiarità del territorio dei Nuraghi di Monte Idda E Fanaris è stato promosso dall’Unione dei Comuni “I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris” che comprende i Comuni di Decimoputzu, Siliqua, Vallermosa e Villaspeciosa, sostenuto dalla Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla P.I. BB. CC ed è organizzato dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo. Mercoledì 29 dicembre e giovedì 30 dicembre a Siliqua andranno in scena gli ultimi eventi nel calendario del Festival.