Ultimi due appuntamenti dell’anno per il Festival Spaziomusica e il Festival Signal Reload, rassegne dedicate alla musica di ricerca e di improvvisazione, acustica ed elettronica e alle sue immediate derivazioni, che proseguono la loro pluriennale collaborazione con una due giorni dal sapore natalizio.
Domani (mercoledì 8 dicembre) alle 21 aprirà il trio Pororoca del batterista e compositore Alessandro Cau, accompagnato da Federico Fenu al trombone e Tancredi Emmi al contrabbasso. La formazione prende il suo nome dalla lingua tupi (lingua indigena del sudamerica) e significa “grande rumore distruttore”, con l’intento di cambiare direzione, facendolo in maniera inaspettata, prendendo in prestito linguaggi della musica del mondo e dandogli una connotazione diversa da quella per la quale è nata.
Musiche, dunque, caratterizzate da un linguaggio jazzistico contemporaneo intriso di contaminazioni in cui composizione ed improvvisazione si fondono e diventano irriconoscibili.
Chiuderà la due giorni musicale la performance di musica contemporanea “Space Memory” (produzione originale Spaziomusica) a cura dei compositori Fabrizio Casti, Sandro Mungianu e Roberto Zanata, composizione audio video immersa in uno spazio sensibile, dove i piani scivolano, i contorni vibrano, i corpi sembrano sfumare, dando origine a equilibri che un niente può spezzare, a uno spazio che si riforma man mano che lo si ascolta, che lo si sguarda, lo si annusa, lo si tocca.
Come dire di questi suoni che respirano, che ansimano? Di questo spazio senza peso, senza forza, senza ombra? Qualcosa che dipende da come ci si muove dentro, da come ci si sposta, da come si reagisce, si diventa parte attiva nella stratificazione di questo spazio, invadendolo di naturalezza e consequenzialità. Si diventa dispositivo musicale che innesca espressività altre, pensieri altri. Poi il silenzio, i rumori, le tensioni, i passi, l’aria, i respiri, il fiato e poi ancora… le parole, in modo sempre uguale, sempre simile e sempre diverso.
Il Festival Spaziomusica si inserisce nelle più ampie attività di 10 nodi, la rete dei festival d’autunno a Cagliari, nata per lasciare tracce, edificare luoghi, per costruire l’occasione di un confronto sui nuovi linguaggi artistici, come spazio comune di ospitalità della scena internazionale, co-produzioni originali, contesto crocevia di sperimentazione.
La due giorni è realizzata con il contributo del MiC (Direzione generale spettacolo dal vivo), Regione Autonoma della Sardegna, (Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport) e del Comune di Cagliari, (Assessorato alla Cultura, Pubblica Istruzione, Sport, Spettacolo e Politiche Giovanili) in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica Giovanni Pierluigi da Palestrina di Cagliari e dell’Università degli Studi di Cagliari.
L’ingresso a tutti gli appuntamenti è gratuito.
Spaziomusica
L’attività del festival attivo nella scena sarda da quattro decenni, intende continuare la sua esplorazione nel campo del sonoro contemporaneo. Esplorazione che a partire dal segno della musica scritta e dal suono di quella improvvisata si allarga fino al risonante ad include il paesaggio sonoro di oggi generando una visione fantastica del nostro abitare il mondo.
Questa visione si mostra nelle nuove produzioni musicali, nei laboratori e nelle attività didattiche e viene tematizzata nei suoi convegni e seminari. Non mancano i riferimenti alle particolarità sonore della Sardegna legate sia alla lingua che al paesaggio naturale esplorate in progetti specifici. L’attività dell’anno 2018 prevede la realizzazione di produzioni originali che si propongono di esplorare il campo della musica d’avanguardia e le sue innumerevoli escursioni.
Escursioni multimediali, ma anche escursioni che più profondamente sconfinano e interagiscano con altri linguaggi espressivi, come il movimento corporeo e la gestualità, la perizia solista, il mondo delle immagini.
TiConZero
Un centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare. Nasce nel 1995 come Associazione culturale. Si occupa di musica d’avanguardia, elettronica e sperimentale. Ha scelto da subito l’ambito della ricerca musicale ed è diventato nel tempo un luogo in cui si favoriscono gli scambi artistici, un laboratorio dove si progettano nuove produzioni e attività didattiche, puntando sulla trasversalità dei linguaggi.
Attraverso una fitta trama di interazioni con il teatro, la danza, le arti visive, TiConZero intercetta e rielabora gli sfaccettati segnali dell’espressione artistica che gravitano intorno alla musica. I progetti che propone sono dedicati a quel pubblico che avverte la necessità del rinnovo dei linguaggi, che desidera espressioni di segno innovatore, che ambisce a percorsi mentali originali e prospettive alternative a quelle preconfezionate dalle logiche del consumo culturale.