Mtv nasce il 1° Agosto 1981 come canale rivoluzionario per poter trasmettere ventiquattro ore su ventiquattro musica non stop; il progetto iniziale prevedeva la trasmissione di musica rock and roll.
Il suo aspetto rivoluzionario, però, porta con sé qualche critica di fondo.
La censura contro Rick James
La questione sul razzismo viene portata a galla da Rick James che lamentava la mancanza di video di artisti neri su Mtv: su 65 video solo 3 erano di artisti neri e il suo video “Super Freak” era stato considerato dai major di Mtv “più adatto ad un locale per spogliarelli”. Ovviamente molti artisti erano d’accordo con Rick James, Mtv, ovviamente, non lo era.
Ma la discriminazione non inizia sul canale Mtv: le radio a quei tempi trasmettevano in diverse stazioni le canzoni di “bianchi” e in altre quelle dei “neri”. In tv, però, l’effetto visivo è immediato ed amplificato, e lo sono state anche le reazioni.
La reazione di David Bowie
La reazione più incisiva è stata certamente quella di David Bowie, nel maggio del 1983, durante l’intervista che gli fece il Vj Mark Goodman su Mtv.
David Bowie: “Volevo chiederti una cosa se posso. Ho guardato Mtv negli ultimi mesi e ho notato che ci sono pochissimi artisti di colore. Come mai?”
Mark Goodman: “Vogliamo dare spazio ad artisti che rispecchiano la musica che vogliamo trasmettere su Mtv”.
David Bowie: “Ma ci sono tanti artisti neri che fanno ottimi videoclip e mi sorprende non siano nel palinsesto”.
Mark Goodman: “Il nostro intento è trasmettere musica che piaccia a livello nazionale, siamo una stazione rock and roll. Per me gli Isley Brothers o anche gli Spinners sono importanti, ma per un diciasettenne non saprei…”
David Bowie: “Potrei dirti quanto sono importanti gli Isley Brothers o Marvin Gaye per un diciasettenne nero. Anche lui è parte della società no?”
Mark Goodman: “Ma dobbiamo piacere anche agli spettatori al di fuori di New York o Los Angeles, ad esempio a Poughkeepsie o nel Midwest. Prendi una qualsiasi città del Midwest: sarebbero terrorizzati alla vista di Prince, che trasmettiamo, o da una sfilza di volti neri che fanno black music. Non possiamo dire all’improvviso “è giusto così” ma dobbiamo educare il pubblico poco alla volta”.
David Bowie: “Interessante, grazie mille”.
Alcune considerazioni
Da una parte Bowie ha usato nella maniera più forte il suo privilegio e la sua forza artistica per far sentire quella voce e per farla sua, per amplificare e rendere importante una problematica rilevante per poi far scaturire una discussione e dei cambiamenti.
Dall’altra il conduttore si trovava decisamente in crisi e, ad anni di distanza da quell’intervista, rimpiange l’intera situazione ma soprattutto le assurde risposte che aveva fornito a Bowie.
Dopo l’intervista le cose cambiarono anche, e non solo, con l’ingresso nel mondo della musica Michael Jackson. Mtv non poteva decisamente farselo scappare!
Il riflesso di quei tempi, tempi (non troppo) lontani ci ricordano che queste battaglie si combattono ogni giorno e non bisogna smettere mai di lottare per questi valori. Essere rappresentati è fondamentale per sentirsi parte integrante della società.
Bowie aveva sfruttato la sua visibilità e il suo privilegio per questo dimostrando, ancora una volta, la sua grandezza di uomo e artista.
Elena Elisa Campanella