Una terrazza al centro di Cagliari. Una crew formato scanzonata banda che negli anni ha quadrato il cerchio e fatto quadrato per dare forma e vita al festival Sulla Terra leggeri e alle sue appendici. Tredici racconti tredici scritti apposta per poi essere narrati al pubblico presente da scrittori e scrittrici, giornaliste e giornalisti, artigiani e volti della tv e artisti e attori e premi Strega e psicologi e pensatori e persone e tanti amici che amano sovente ritrovarsi per stemperare la dolcezza del Natale tra pagine e parole velenosi a far da antidoto alle solite feste.
Racconti e leggerezza condivisi nel ricordo di un caro amico che ci ha lasciato troppo presto, scrittore da palco geniale e molte, molte altre cose: Elio Satta. Questo sarà il primo reading senza di lui, persona perbene e ragazzo dolcissimo, che se n’è andato a Sassari poco più di un anno fa.
Accadrà, ancora, dopo stagioni complesse e complicate vissute sul pianeta e sbrogliate dietro una mascherina a colpi d’amuchina e disinfettanti all’odor di pino silvestre e di distanze stabilite e ribadite sino ad essere responsabilmente accorciate, della volontà di esserci ancora e di non cedere al semplice buonismo da festività contrastandola con l’ironia spiazzante di chi la realtà la vive dietro una scrivania e sul campo da padel, bordo mare e in centro città, dietro un bancone o sui sentieri dell’isola a fare trekking mentre racconta storie. Il tutto impreziosito, disturbato e inframezzato dalle incursioni in musica affidate al suonare e cantare dell’ensemble “Tre uomini e una Camba“, con Renzo Cugis, Samuele Dessì, Enrico Marongiu e Marta Camba.
Chi sarà con noi? Tanti. Carichi, Belli, bellissimi, cinici, tutti super greenpassati, sorridenti e giustamente velenosi come da richiesta: Maria Francesca Chiappe, Bachisio Bachis, Paola Soriga, Francesca Serra, Veronica Secci, Dario Dessì, Lele Pittoni, Massimiliano Medda, il premio Strega 2017 Helena Janeczek, Nicola Mameli, Ivan Paone, Pina Doi e Giovanna Ferraro. Una sana dose di letture, di desideri irrealizzati e da realizzare sotto l’albero, di ballate e di buone intenzioni, di auguri da fare e di cari amici da ricordare. I posti a sedere sono 80, senza prenotazione: si entra sino ad esaurimento e muniti di greenpass.
A interagire con loro, fra assist al bacio e presentazioni stralunate, Flavio Soriga e Nicola Muscas. Dietro le quinte, in platea, alla tastiera dello schermo, fra gli scaffali d’una neonata libreria o a disegnare oltre confine Michela Calledda, Riccardo Atzeni (sua la locandina), Paola Soriga, Francesca Panzica, Giovanni Dessole.
Tutto si realizza grazie al fondamentale contributo della Fondazione di Sardegna. E all’Associazione Camera a Sud che fra riunioni virtuali, fiumi di parole in chat e incontri al vertice attorno a tavole imbandite continua a festeggiare il suo Natale, acido, da quella prima edizione all’Ampurias, storico cagliaritano da Giovanni Peresson e Flavio Soriga passando per quelle di Sassari e Roma e ancora Cagliari in compagnia di autrici e autori fra cui Christian Raimo, Errico Buonanno, Claudio Morici, Antonio Pascale, Teresa De Sio e tanti ancora. E ancora. E ancora.
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