Nautica, un 2021 in crescita: la Sardegna tappa quasi imprescindibile nel bacino del Mediterraneo
Obiettivo primario: analizzare i transiti delle imbarcazioni da diporto in Sardegna durante l’anno che va a concludersi e delineare percorsi strategici di azione.
L’indagine, promossa da Assonautica nord Sardegna in collaborazione con l’Ufficio studi della Camera di Commercio di Sassari, è stata elaborata non solo per delineare lo scenario ma per certificare, se mai ce ne fosse stato bisogno, che la nautica da diporto rappresenta una risorsa di assoluto valore per l’intero sistema economico isolano.
Il campione dal quale è scaturita l’analisi ha riguardato ventitrè porti turistici della Sardegna lungo tutti i suoi 1900 chilometri di coste.
E i risultati sono stati più che soddisfacenti, se si considera il periodo. I nostri porti hanno visto transitare, rispetto ai due anni precedenti un buon numero di imbarcazioni registrando una crescita tra il 10 e il 40%. Tutto questo per il 95% delle strutture portuali interpellate. Non solo, sempre dello stesso tenore numerico (tra il 10 e il 40%) anche la nazionalità estera delle imbarcazioni.
“Ci attendevamo in parte questi dati rispetto allo scorso anno – spiega il presidente di Assonautica nord Sardegna, Giovanni Conoci, supportato nella sua azione dal comitato esecutivo composto da Benedetto Fois, Matteo Luridiana, Paolo Murenu e Marco Rau- ma è stato più che confortante rilevare una crescita rispetto al 2019. A dimostrazione che la nautica da diporto può contare su buoni margini di crescita. A partire dall’offerta fornita dagli approdi e dai servizi.”
Tra questi i diportisti tedeschi sono i primi a preferire la Sardegna e i servizi forniti dagli attracchi costieri, seguono i francesi, gli spagnoli, gli inglesi, i russi. Dall’analisi territoriale si è rilevato che il flusso turistico è differente a seconda della localizzazione dei porti. Sia nel nord ovest che nel nord est, la presenza dei tedeschi, comunque, rimane quella più assidua.
“La nautica da diporto è un segmento che fornisce un elevato valore aggiunto a tutto il sistema economico territoriale – sottolinea Conoci- in grado di mettere a sistema un gran numero di altre filiere, dal turismo fino all’enogastronomia, capaci di incrementare la proposta territoriale. Non a caso la nostra Isola resta per chi va per mare una tappa quasi imprescindibile nel bacino del Mediterraneo. Una tappa dall’indiscutibile appeal che può contare su consistenti margini di crescita.”
Circa la tipologia dell’unità da diporto -la cui lunghezza media si attesta in larga misura tra i 10 e il 24 metri- poco meno del 70% dei diportisti utilizza un’imbarcazione a vela, il restante 30% quella a motore. Da un’analisi più dettagliata emerge però che nei porti della costa nord orientale prevalgono le imbarcazioni a motore, con numeri importanti sia di maxi yacht che di giga yacht. Per queste ultime tipologie la Sardegna è divenuta un tradizionale waypoint (o punto di percorso) nelle loro rotte.