Per il sesto anno consecutivo, la presenza dell’archeologia e della storia della Sardegna al TourismA 2021
Storia della Sardegna. Un impegno ad essere presenti fortemente voluto dall’Assessore Regionale al Turismo, Gianni Chessa, che rinnova la presenza della Sardegna Archeologica già presente a Paestum e protagonista di Archeologika.L’intento è chiaro: proporre la storia della Sardegna e le sue peculiarità archeologiche protagoniste e veicolatrici di un turismo attento, il cui variegato patrimonio culturale ed ambientale rendono l’isola, a tutti gli effetti, un museo a cielo aperto in continua scoperta.
A Firenze 2021, coordinati dalla Casa Editrice Carlo Delfino, saranno presenti il territorio delle dolci colline e pianure produttrici dello storico grano sardo, con l’Unione dei Comuni della Trexenta, il territorio del Sinis con i sui Giganti di Monte Prama e le sue testimonianze archeologiche, non solo nuragiche che ne connotano un paesaggio unico nel territorio regionale, promosse dalla Fondazione Monte Prama.
Alle prestigiose ed uniche testimonianze del mondo prenuragico e nuragico, la Sardegna porta a Firenze il medioevo romanico che restituisce, della Sardegna, un paesaggio medievale e giudicale tanto originale quanto variegato, da nord a sud dell’isola, in un itinerario ricomposto dalla neonata Fondazione Sardegna isola del Romanico che unisce nella ben 70 comuni isolani, all’insegna di una storia della Sardegna Romanica troppo poco nota.
A rapire i visitatori del TourismA sarà però quest’anno, un unicum assoluto: la ricostruzione in proporzioni naturali della celebre tomba dei giganti di Coddu Ecchju di Arzachena (vedi foto di Nicola Castangia in allegato). con il tumulo di quasi dieci metri di lunghezza e la grande esedra e la stele centrale alta ben quattro metri 3
L’evento può dirsi straordinario a tutti gli effetti, se si pensa all’imponenza della riproduzione che sarà proposta nei giardini del Palazzo dei Congressi fiorentino dal 17 al 19 dicembre 2021
Dopo i Giganti di Monte Prama e le statue Menhir, lo spazio espositivo della Sardegna mira a stupire, ancora una volta, con le tombe dei giganti e la millenaria tradizione cultuale e funeraria nuragica delle tombe collettive dei Giganti curate dal laboratorio di archeologia sperimentale di Carmine Piras (link intervista in laboratori in allegato: https://we.tl/t-AZzwsjMrcB).
È la prima volta che una tomba dei giganti a dimensioni naturali varca il mare ed esibisce tutta la sua monumentalità.