Per il terzo anno consecutivo l’“Isola dei libri” farà tappa a Tempio Pausania coinvolgendo alcune tra le firme più interessanti degli editori sardi che, dal 10 al 12 dicembre saranno presenti allo Spazio Faber per dare vita alla terza edizione della rassegna “Qui c’è aria di cultura”.
Ideata e organizzata dall’Aes con il sostegno e il patrocinio del Comune gallurese e della Regione Sardegna, la manifestazione si può dire ormai di casa a Tempio, uno dei Comuni isolani in cui si registra il più alto numero di lettori, tanto da avere ottenuto negli ultimi anni il titolo di “Città che legge”.
Città che legge e di lettori buongustai, Tempio è anche, grazie all’Aes e alle scelte dei suoi amministratori, città che vuole saperne di più sulle primizie dell’editoria regionale. Leitmotiv della kermesse il rapporto tra uomo e paesaggio, inteso nella sua specifica accezione di “territorio espressivo di identità”, base delle più autentiche radici identitarie di una comunità. L’ingresso è gratuito previa presentazione del greenpass.
“Il tema – dichiara Simonetta Castia, presidente Aes – si lega al concetto di comunità, avendo come presupposto l’idea che i singoli ecosistemi ambientali e sociali conservino maggiore traccia e consapevolezza del senso di identità e della propria memoria, e si presta a esaltare il valore millenario, pluristratificato e denso di molteplici significati del patrimonio culturale dell’isola. Sensibilità, ricchezze e diversità che sono intimamente correlate alla bibliovarietà e all’attività della microeditoria di un territorio”.
La scelta del tema e le attenzioni che l’Associazione Editori Sardi sta dedicando a Tempio piacciono agli amministratori della città.
“Siamo lieti che anche nel 2021 sia possibile rinnovare la presenza di Aes a Tempio per la promozione dell’editoria sarda. Aes – tiene a precisare il sindaco Gianni Addis – svolge un ruolo encomiabile e fondamentale nel costruire la struttura della cultura che, ne siamo convinti, passa certamente attraverso la lettura, il libro e la diffusione delle idee che si realizza attraverso quelli”. Così anche l’assessora comunale all’Istruzione e alla Cultura, Monica Liguori: “Non c’è titolo più esaustivo di quello scelto per chiamare l’evento di promozione dell’editoria sarda. Della cultura – afferma – abbiamo bisogno come l’aria che respiriamo, perché, senza quella cultura, che certamente il libro porta con sé, non c’è vita, non c’è progresso. Quindi, ben venga Aes con il suo carico di idee e conoscenze che arricchiscono la consapevolezza di essere umani per gli esseri umani”.
Parole e apprezzamenti che sindaco e assessore avranno modo di ribadire venerdì 10 dicembre (ore 17) in occasione dell’inaugurazione della tre giorni.
Durante questi, l’impegno di editori e autori sarà in molti casi doppio: il pomeriggio, allo Spazio Faber, per incontrare lettori e presentare libri; la mattina, nelle scuole della città, ospiti di laboratori e reading organizzati da studenti e insegnanti. Insomma, per tre giorni, la città che legge avrà il suo bel daffare.
S’inizierà venerdì 10 dicembre, quindi, con l’inaugurazione e i saluti delle autorità. La prima giornata sarà moderata da Salvatore Tola (le successive, invece, da Francesco Giorgioni) e ospiterà, in alternanza, presentazioni di libri e focus su temi importanti: l’Omaggio a Grazia Deledda (Alfa Editrice) di Isabella Mastino, il libro illustrato “Il cacciatore” (Imago Multimedia) di Alberto Capitta, che dialogherà con Sara Puggioni, “Lo zodiaco nella Divina Commedia” di Gian Nicola Cabizza (Mediando), ennesimo tributo della città del giudice Nino Visconti al sommo poeta nell’anno della settecentesima ricorrenza della morte, e “Archeologia e Alta Gallura, viaggio nel passato”, excursus di Angela Antona e Nicola Castangia sulle splendide testimonianze archeologiche dell’Alta Gallura.
Sabato 11 il focus sulle tematiche ambientali sarà ancora più stringente e diretto. Dopo la presentazione di “Virus & Censure”.
“Il contagio mediatico” di Pier Giorgio Pinna (Mediando), instant book dedicato al legame tra comunità e pandemie in due secoli di cronache, seguiranno le presentazioni di “Grandi alberi e foreste vetuste della Sardegna” (Delfino), “Attaccati alle radici. Alberi di Sardegna” (Enrico Spanu Edizioni), con un confronto tra Ignazio Camarda, Lello Caravano, Bruno Merella e Enrico Spanu, che precederà la presentazione di “Terra muda” (Taphros) di Decimo Lucio Todde e Bruno Piccinnu. Si chiuderà domenica 12 dicembre, sempre allo Spazio Faber e con orario di inizio fissato alle 17, con gli ultimi tre libri in programma: “Edgar Allan Poe. Il mistero della morte” (Catartica) di Fabrizio Raccis, “I saggi raccontano” (Taphros) di Gisella Rubiu e “La scena nascosta (come ci vediamo)”, volume dell’antropologo Bachisio Bandinu edito da Il Maestrale.