Giorgio Benvenuto (già Segretario Generale della UIL): “De Martino è stato protagonista della riforma del lavoro e anche su scala internazionale sui diritti civili. Ha fatto molto per l’Italia, era una persona che si impegnava per gli altri. Francesco De Martino si era battuto affinché nel simbolo del Partito Socialista ci fosse il libro, perché per convincere è fondamentale conoscere!”.
Salvatore Di Sarno (Sindaco di Somma Vesuviana): “Francesco De Martino è stato Accademico dei Lincei, Vice- Presidente del Governo, intellettuale”.
Ciro Raia (storico – intellettuale – scrittore ): “De Martino è coerenza, unità della Sinistra, riscatto dei lavoratori, della classe operaia!”
Omaggio floreale al Cimitero di Somma Vesuviana con il figlio Guido.
Poi al Teatro Summarte i vecchi amici, i rappresentanti delle istituzioni per: “Francesco De Martino – Decoro e Simbolo del Socialismo e dei Socialisti” con immagini inedite e testimonianze al Teatro Summarte – Via Roma – Somma Vesuviana (NA).
“Francesco De Martino ha fatto molto per l’Italia, era una persona che si impegnava per gli altri. De Martino è stato molto coraggioso a contrastare il Fascismo ed il Nazismo. La sua militanza era in un partito, il Partito D’Azione, vicino al Partito Socialista che aveva avuto come responsabili i fratelli Rosselli.
Questo partito aveva un motto che è quello che ha contraddistinto l’attività politica di De Martino: “Non mollare!”. De Martino, insieme ad un suo carissimo amico, Gaetano Arfè, diceva: “Nella vita si può essere sconfitti, ma non bisogna mai darsi per vinti. Puoi essere sconfitto ma devi continuare a lottare inesorabilmente perché le ragioni che sostieni, le ragioni di essere dalla parte di chi è più debole sono le ragioni che hanno dignità, hanno onore”.
Quindi aveva questa sua origine con il Partito D’Azione, un partito che si sciolse andando in parte nel Partito Socialista ed in parte tra repubblicani e comunisti. De Martino, uomo di grande cultura, di grande carattere perché rispetto ai comunisti che avevano la Falce e il Martello come simbolo che rappresentava l’unità tra gli operai ed i contadini, diceva: “Bisogna che ci sia la forza di lottare, di combattere ma bisogna anche conoscere, sapere”.
Francesco De Martino si era battuto affinché nel simbolo del Partito Socialista ci fosse il libro. Io che ero tra i metalmeccanici, ero sindacalista e dunque ero molto impetuoso, quando vedevo Francesco De Martino amavo dire: “Noi ci battiamo perché dobbiamo resistere un minuto più del padrone”. E lui diceva: “E’ giusto ma non basta. Devi anche conoscere, devi sapere perché per vincere bisogna convincere, avvincere le persone della ragionevolezza delle proprie posizioni”.
Francesco De Martino è stato determinante nelle prime vere riforme che si sono fatte in Italia negli anni ’60, ad esempio il primo centrosinistra. Ne dico una di queste conquiste che è quella più grande: riforma del lavoro. I lavoratori hanno avuto riconosciuta la dignità grazie all’azione di De Martino, dei sindacati, di un grande Ministro del Lavoro, amico di De Martino, proveniente dal Partito D’Azione, Giacomo Brodolini.
Francesco De Martino è stato determinante su scala internazionale per i diritti civili delle persone con l’aumento dell’età scolare. Una persona importante, indimenticata ed indimenticabile. Sandro Pertini amava dire che ai giovani : “Non bisogna fare prediche ma bisogna dare degli esempi” e noi possiamo dire che Francesco De Martino è un esempio straordinario per i giovani in quanto si è battuto, ha lottato, ha aperto una strada: “essere sempre dalla parte del mondo del lavoro!”. Lo ha affermato Giorgio Benvenuto, già Segretario Generale della Uil, intervenendo oggi a Somma Vesuviana alla giornata voluta dal Partito Socialista, in ricordo di Francesco De Martino.
“Francesco De Martino ha rappresentato coerenza, l’unità della Sinistra, il riscatto della classe operaia, la capacità di guardare al futuro e di costruire un Paese a misura d’uomo – ha dichiarato Ciro Raia, intellettuale, storico, scrittore – dove non devono esistere più le diseguaglianze. Un’eredità che abbiamo avuto e che probabilmente non siamo riusciti a rendere ancora produttiva perché ci siamo persi in egoismi ed antagonismi”.
E c’erano proprio tutti a rendere omaggio ad un grande statista: Francesco De Martino!
Due volte Vice Presidente del Governo con Rumor e Colombo, segretario nazionale del Partito Socialista Italiano dal 1963 al 1966, dal 1969 al 1970 ed ancora dal 1972 al 1976. Nel 1959, Pietro Nenni, gli affidò la guida della rivista Mondo Operaio ma De Martino è stato senatore, esponente di spicco del mondo accademico, docente della Federico II di Napoli, accademico dei Lincei. Nel 1971 fu il candidato delle sinistre alla Presidenza della Repubblica Italiana.
“Oggi con noi c’era anche il figlio Guido, commosso! Rapito dalle Brigate Rosse nel 1977. La mamma di Francesco De Martino, Elisa Angrisani era di Somma Vesuviana ed anche i figli Guido ed Antonino sono nati a Somma Vesuviana dove dal 18 Novembre del 2002 riposano le spoglie mortali di Francesco. De Martino statista, senatore – ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana nel napoletano – protagonista della storia d’Italia, protagonista della riforma del lavoro.
L’1 Giugno del 1991, il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga lo nominò Senatore a vita e proprio ben 50 anni fa, esattamente era il 1971, Francesco De Martino sfiorò la salita al Quirinale”. Somma Vesuviana ha voluto ricordarlo con l’inaugurazione della sede del Partito Socialista in via Filippo Turati, ma prima l’omaggio floreale al cimitero e poi “Francesco De Martino – Decoro e Simbolo del Socialismo e dei Socialisti” con immagini inedite e testimonianze al Teatro Summarte.
Presenti amici storici come l’avvocato Antonio Cimmino.
Ed è stato anche Roberto Cimmino, attuale segretario cittadino del Partito Socialista a ricordare il senatore:
“Questa giornata ha restituito un poco di storia al senatore Francesco De Martino – ha affermato Roberto Cimmino, segretario cittadino del Partito Socialista Italiano – ed oggi Somma Vesuviana inizia a scrivere pagine in onore di una figura che ha dato tanto”